I Nani di Tor’Harn vol. II°
Bene avventurieri, avvicinatevi ancora una volta al vostro Nabbo per udire come prosegue la vicenda dei valorosi nani. Forse prima di allietarvi con la storia, gradireste conoscere meglio i membri che compongono questo gruppo? Io allora vi narrerò di chi sono, ma prestate attenzione poiché se non avete letto il primo volume alcune informazioni vi priveranno della sorpresa. Avventurieri avvisati, mezzi salvati.
Colui che guida il gruppo si chiama Thabolt Strongfist, capo degli esploratori di Bazor-Tam, è un personaggio su cui fin dal primo volume aleggia il mistero, è un capo saggio che riesce a vedere oltre le apparenze ed il pregiudizio (pregio molto importante poiché porterà a trovare un possente alleato), come arma usa una strana balestra con munizioni tutti i dolori+1.
Il secondo membro che vi presento è il nano Filbur Dawnlight, guaritore e studioso dell’Ordine del Sottosuolo. È il classico guaritore del gruppo, colui che sa tutto sulle creature che si incontrano e che tutti bramano dopo le battaglie. In diverse occasioni ha curato e salvato il gruppo grazie alla sua sapienza magica.
Il terzo personaggio è Gordon Mountbreaker, ex soldato scelto del Palazzo della Pietra, è un veterano di guerra, usa una grande ascia bipenne più grossa di lui. È il nano badass, quello che ha la testa più dura della pietra che scava (o del metallo che sfonda in questo caso), Thabolt lo definisce: “ Il nano più stupido e saggio che conosce”. Sicuramente è il personaggio a cui mi sono affezionato di più leggendo, adoro il rapporto che si crea tra lui e Marthas Kalstorm.
L’ultimo nano del gruppo è Marthas Kalstorm, esploratrice e guida dei baratri. Adoro il rapporto che traspare con Gordon, un rapporto che si identifica come quello tra allieva e mentore, spesso lei mostra di essere più coraggiosa del resto del gruppo e badass allo stesso modo del suo maestro. La frase che mi viene in mente pensando a lei è: “ Sesso debole a chi?”. L’ultimo personaggio è Rurk- Drak No’Uss, guerriero sciamano Kur’ua della tribù di Tsuk. Lui non è un nano, è di razza umana ed è un Kur’ua, ovvero una popolazione barbarica nomade che vive nella parte settentrionale di Tor’Harn. Il rapporto con il resto del gruppo inizialmente è conflittuale, ma i vecchi rancori devono essere messe da parte. Rurk si dimostrerà un guerriero saggio e forte, riuscendo ad ottenere il raro rispetto di Gordon e Marthas.” In questo secondo volume dei Nani di Tor’Harn i nostri protagonisti mostreranno le loro qualità per affrontare i molti pericoli che dimorano nelle profondità del suolo: Ingegno per superare i dirupi impossibili, Saggezza per decifrare antiche rune, Forza per abbattere i nemici e Spirito di Sacrificio per salvare il gruppo.
Ebbene sì, in questo numero scritto da Nax, disegnato da Mario del Pennino e colorato da Noiry Lee si affronterà il tema del sacrificio per il bene del party, un tema che trovo molto interessante, poiché molto presente nelle campagne GDR! Uno degli avventurieri darà fondo ad ogni sua energia, in primis il coraggio, per abbattere un potente nemico al di sopra delle possibilità del party.
Ho trovato i discorsi sul sacrificio del personaggio molto belli, mi hanno toccato da vicino, dalle parole dei componenti del gruppo ho proprio sentito trasparire il rispetto e l’amore che provavano per il caduto, inoltre credo che sia esattamente quello che si vorrebbero sentire in ogni party, quando un PG si immola per il bene degli altri.
La morte di un personaggio la vedo sempre come una cosa grandiosa, l’apice massimo a cui un eroe può giungere, morire in modo epico e onorevole in combattimento raggiunge il climax narrativo più alto possibile..
Questo, dei tre volumi, è quello che preferisco proprio per questa tematica di sacrificio, è da leggere.
Il Nabbo della porta accanto!