Ciao Andrea! Benvenuto in questa breve intervista! Allora, parlaci un po’ di te e del tuo libro.
Ciao, grazie per avermi dato la possibilità di questa intervista! Chi è Andrea? *si guarda dietro di lui* ah, ma parli di me! Andrea è un ragazzo che vive a Palermo, ha 27 anni e gli piace mangiare la pasta al forno. Sono uno scrittore, o almeno ci provo. Mi piacerebbe fosse questo il mio mestiere da adulto.
Avevo diciannove anni. Ero appena uscito dalla travagliata Maturità che ho dovuto conseguire in un istituto che non sentivo più “Mio” e allora mi sono ritrovato a chiedermi cosa avrei fatto da grande. Così, sapendo di voler scrivere qualcosa inerente a Harry Potter, ho aperto Word e ho cominciato a scrivere una fan fiction. Un crossover, per l’esattezza.
Comico/demenziale/parodia. Di solito, è questo il genere che mi viene meglio, sai? Così, in quel caso, abbiamo trovato Albus Silente “rivisto” nei suoi lati più… oscuri, e anche tutti gli altri personaggi che ho voluto inserire, presi da manga come Dragon Ball e Death Note. Inoltre, parlano in dialetto palermitano. Più demenziale di così… poi, però, mi sono messo a scrivere davvero, provando qualcosa di originale, in quanto volevo scrivere storie che nessuno aveva finora letto. Dopo anni, finalmente posso dire di esserci riuscito. Quello che sta per uscire è il terzo libro.
Giangiorgio è l’uomo della porta accanto, un uomo medio senza neanche troppe qualità, principale responsabile dell’inquinamento acustico della sua città. Un giorno, però, mentre passeggia fischiettando, arriva un’ape stufa di impollinare e allora decide di attaccarlo, pungendolo sul labbro. Al suo risveglio, Giangiorgio si accorge di avere tutti i poteri della povera ape e, col tempo, imparerà che la vita di un supereroe non si ferma agli autografi e le comparsate in televisione.
Quel giorno di dicembre del 2009, quando scrissi il mio crossover. Prima, non avevo mai scritto niente, eccetto forse una raccolta di scenette che hanno visto protagonista un certo “Zocchi”, ma risale alle elementari e peraltro mi è rimasto solo un foglietto di quelle avventure.
Sì, sia io che i miei primi lettori (i ragazzi di EFP) abbiamo convenuto subito che fosse questo il genere per me. Ho provato a scrivere fantasy (la mia passione segreta), il giallo, persino un rosa, ma la vena comica è presente in tutte queste versioni. Poi, però, ho voluto scavare molto più a fondo del comico, aggiungendo molta demenzialità e un pizzico di nonsense. Penso che accostare una mela a un telefono sia molto divertente.
Del Crossover ti ho già raccontato, quindi parlerò un po’ del mio primo libro. “Le avventure del Puntatore”, uscito su Amazon nel 2014. Racconta di una serie di gag vedenti protagonista il puntatore, ossia la freccetta del computer, quella bianca. Grazie a questa storia, ho potuto constatare che la vita nel monitor non è così tranquilla come la si pensa. Ad aiutare il puntatore c’è l’immancabile Mouse, Risorse del Computer e l’improbabile inglese Tasty la Tastiera.
No, è stata una cosa che è andata avanti nel tempo. Anzi, a dirti la verità volevo smettere dopo Crossover *ride*, ma poi un mio amico mi ha suggerito di andare avanti con qualcosa di originale e da allora non ho più smesso. Adoro scrivere, è l’unica cosa che so fare. Non so riparare tubi, non so aggiustare le macchine e non sono un deltaplano, perciò…
Leggo molto fantasy e i grandi classici. Attualmente sono impelagato con la lettura del Conte di Montecristo, lettura che consiglio caldamente a tutti per la scorrevolezza con cui è scritto. Hugo, impara.
Come ho già detto prima, Giangiorgio è uno a cui piace fischiettare. Mi piacerebbe se pensaste a lui come un fischiettatore professionista, anche se la sua professione è restauratore di pere d’arte. Ha circa trentacinque anni e vive da solo, anche se settimanalmente va a trovare suo nonno, Pino, nascosto fra la corteccia di un pino. O comunque parla con un pino. Un giorno, però, la sua vita viene sconvolta grazie a un’ape, acquisendone tutti i poteri. Sa quindi creare la cera, produrre miele e pungere; ma non è l’unico dotato di poteri, perché gli ho affiancato Carola, la donna-Vespa, golosa di polli allo spiedo. Saranno una bella coppia, ho preparato per loro diversi nemici molto… singolari.
Volevo scrivere la mia Divina Commedia personale, un qualcosa che non avrei superato, perché ci avrei messo tutto me stesso e tutte le mie conoscenze sull’umorismo e la cultura generale. Ad oggi, posso dire di avercela fatta: dal capitolo 13 e mezzo fino a un ananas sentenzioso, Giangiorgio e gli altri personaggi hanno tutti una storia da raccontare e da soli reggerebbero l’intera narrazione, perché hanno motivo di essere. Tutto qui. Non volevo scrivere qualcosa di profondamente sensato o di filosofico, ma far passare il messaggio che una risata è molto meglio di un minuto triste. Penso solo a tutte le persone che si annoiano dal medico: penderebbero l’Uomo-Ape e leggerebbero, no? Spero quindi che possa piacere.
Il libro uscirà su Bookabook fra sei mesi, purché io raggiunga il famigerato goal di 200 prevendite entro 180 giorni. Quindi, se vi ho convinto, potete seguire questo link e scaricare gratis una piccola anteprima, fatta di estratti dai vari capitoli: Le Avventure dell’Uomo-Ape.
Inoltre, a chiunque prenoterà, basterà contattarmi e riceverete in regalo uno dei due libri finora scritti precedentemente, a vostra libera scelta!
Ciao Giulia, ti ringrazio per le domande ^^ e ciao a voi Nerd family! Alzerete le mani al cielo per donarmi un po’ di energia? 😉
-Poison El
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