Onigiri Calibro 38 e il Giappone

Ottobre 30, 2017 0 Di Poison El

Mi si prospettava una giornata molto lunga e complicata, quando sono arrivata in anticipo di mezz’ora a Milano Porta Garibaldi. Il festival “Visioni del Mondo”, sebbene fosse particolarmente interessante, sembrava non finire mai.

Quella mattina, di sfuggita, incrocio una ragazza che conosco. Io sono ancora completamente immersa nell’ultimo documentario che ho visto, ma riesco a riconoscere chiaramente Onigiri Calibro 38.

Subito mi saluta. Gentilissima e affabile, cominciamo a chiacchierare del più e del meno. Così, emerge l’idea di un’intervista a lei, al suo libro, al suo viaggio in Giappone.

Accetta e decidiamo di risentirci appena le domande saranno pronte.

Non passa molto tempo e – con l’ansia di disturbare – mi ritrovo a scriverle che è tutto pronto, e che quando preferisce possiamo vederci per l’intervista.  Lei mi risponde in pochi minuti e ci accordiamo nel giro di alcuni giorni sulla data.

Nonostante il ritardo dei treni, riesco ad arrivare – trafelata – alla caffetteria prescelta. Non appena arrivo sventola la mano per farsi vedere e la raggiungo. Noto che ha un libro con dei kanji tra le mani e mi spiega che sta studiando per un esame di Giapponese.

Prendo un caffè, mentre lei continua a sorseggiare il suo.

Questo posto ha l’aria di una caffetteria italiana con i retrogusti di Starbucks. Non so come sia possibile, ma è così.

Mi siedo finalmente di fronte a lei che cerca di mettermi a mio agio come può.

Cominciamo così l’intervista, mentre registro e l’ascolto con sincero interesse. Così penso “ci siamo” e leggo la prima domanda che mi sono preparata.

 

Poison El: Cosa ti ha portato a scrivere un libro?

Onigiri Calibro 38: Ho sempre amato leggere. I libri mi sono stati vicini sia nei momenti belli, sia nei momenti brutti nella mia vita. Mi hanno dato tanto e io volevo… dare quel qualcosa, quel conforto che mi è stato dato anche agli altri.

 

Poison El: Quanta parte autobiografica vi è nel libro?

Onigiri Calibro 38: Mi fanno spesso questa domanda. E devo dire… tanto. Tante mie esperienze sono inserite, ma assolutamente – visto che mi chiedono spesso anche questo – non mi hanno mai picchiato! Quella scena è metaforica, romanzata insomma!

 

Poison El: Cosa importeresti della cultura giapponese in quella italiana?

Onigiri Calibro 38: Questa domanda mi piace molto! Credo che entrambe le culture abbiano da imparare qualcosa l’una dell’altra. Gli italiani sono troppo… come dire… mollaccioni? Sì, diciamo così. Potrebbero prendere un po’ di energia e meticolosità dalla cultura Giapponese. Però, al contrario, i Giapponesi sono troppo rigidi e dovrebbero essere un po’ più… scialli? Sì, direi scialli in questo caso.

 

Poison El: Parlami del tuo viaggio in Giappone.

Onigiri Calibro 38: Sono dieci anni che faccio avanti- indietro. In genere parto due volte all’anno, quest’anno se riesco tre. Sono andata a marzo, ad agosto e andrò anche a dicembre. Stupendo. Mi trovo sempre bene là. Sai, io paragono il mio amore per il Giappone come per un ragazzo. Sento le farfalle nello stomaco prima di andarci, sento un buco allo stomaco quando me ne vado.

 

Poison El: Vivresti in Giappone?

Onigiri Calibro 38: Non lo so. Ho sentito testimonianze troppo discordanti! Alcuni dicono “assolutamente sì” e altre dicono di essere proprio scappate.

 

Poison El: Una piccola curiosità… in Cina, noi europei siamo “Waiguoren” cioè Stranieri, diversi. Capita così anche in Giappone?

Onigiri Calibro 38: Ammetto di non conoscere il cinese, ma sì. Siamo gli stranieri, i diversi. Alcune volte chiedono anche di fare foto con loro. Siamo diversi per loro.

 

Poison El: Qual è la tua città preferita?

Onigiri Calibro 38: Tokyo. È dinamica. Al contrario di Hosaka che è prettamente “artistica” da un certo punto di vista. Ha tanta arte, molte opere delle quali sono patrimonio dell’Unesco – e loro se ne vantano particolarmente! Ho visto diverse città ma Tokyo rimane la mia preferita.

 

Poison El: Quando è nata la tua passione per i teen drama?

Onigiri Calibro 38: Ricordo che era il mio primo anno di università e le mie compagne di corso me ne parlavano continuamente! Così mi hanno scritto una lista e ho cominciato da quella. Dai più famosi… poi mi sono spostata anche a drama coreani… anche se preferisco sempre quelli giapponesi.

 

[Qui mi ha consigliato di vedere “Goblin” di cui ho già visto il pilot! Appena lo finisco ne parleremo come si deve J]

 

Poison El: Cosa consiglieresti agli scrittori esordienti?

Onigiri Calibro 38: Leggere. Leggere tantissimo. Sembra banale, ma è importante. Inoltre, la tecnica è importante certo… ma la cosa importante è fare esperienze. Certo, la fantasia è sempre importante, ma se vivi tanto hai tanto da raccontare. E credo che sia quello l’importante.

 

Poison El: L’intervista è finita. Grazie davvero e a presto!

Ringraziamo – ringrazio io soprattutto – Onigiri Calibro 38 di averci permesso di intervistarla. È sempre un piacere stare in sua compagnia!

 

-Poison El