LOST… Sei tu lui?
Se avete voglia di mistero, LOST è senza dubbio la serie che fa per voi.
La seconda stagione complica ulteriormente la situazione.
Riepiloghiamo: la botola è stata aperta; la zattera è stata attaccata da “pescatori” che hanno rapito Walt. Ci aspettiamo dunque delle risposte.
LA BOTOLA
La prima scena ci presenta un uomo mai visto prima che digita dei numeri su una tastiera. Scopriremo presto che si tratta di Desmond, nuovo interessante personaggio, che impareremo a conoscere grazie all’uso dei soliti flashback. Desmond si trovava all’interno della botola da nonsisabene quanto tempo con un solo compito: continuare a inserire i numeri 4, 8, 15, 16, 23, 42 in un computer, ogni 108 minuti (numeri che sappiamo essere una persecuzione per il povero Hurley). “Sei tu lui? Cosa disse il pupazzo di neve all’altro pupazzo?” chiede a Locke quando lo incontra, proponendogli l’indovinello per capire se fosse lui quel lui. Ma chi è questo lui che Desmond aspettava? E così, veniamo a conoscenza del Progetto Dharma, anche se non capiamo bene di che cosa si tratti. Come al solito, il mistero si infittisce.
LA ZATTERA E LA SEZIONE DI CODA
La zattera, come ricordiamo, era stata distrutta e i nostri tre impavidi amici (Sawyer, Michael e Jin) sono ri-trasportati a riva dalla corrente. È proprio qui che vengono attaccati da altre persone, che poi scopriremo essere i passeggeri che si trovavano nella sezione di coda dell’aereo, sopravvissuti anche loro. Conosciamo dunque i nuovi personaggi che, anche se quasi tutti s’inseriscono nella trama solo per un breve periodo, modificano la storia. Per esempio, la morte di Shannon è provocata dalla new entry Ana Lucia. Ripercorriamo così i momenti dall’incidente aereo a quel giorno, e scopriamo che i nostri nuovi amici non se la sono cavata molto bene: sono stati spesso attaccati dagli “Altri”.
Molto interessanti sono gli intrecci che caratterizzano il passato di alcuni personaggi (ad esempio l’incontro tra Jack e Desmond allo stadio o quello tra il padre di Jack e Ana Lucia). Ciò che deduciamo da questi incontri antecedenti è la presenza di un disegno più grande, un destino comune che li ha condotti su quell’isola.
L’INGANNO DI HENRY GALE
Ed ecco che, nella seconda metà della stagione, viene catturato “uno degli Altri” (titolo del quattordicesimo episodio). A dire il vero, io sono rimasta col dubbio fino alla fine: è uno degli altri, o un pover’uomo naufragato sull’Isola? Ci si presenta come Henry Gale, precipitato lì con la moglie (a detta sua morta successivamente per una malattia misteriosa), con la quale viaggiava a bordo di una mongolfiera. Fortunatamente viene smascherato, ma un personaggio inaspettato arriva in suo soccorso. Stiamo parlando di Michael che, scappato per andare alla ricerca di Walt, stipula un patto con gli “Altri”: se avesse liberato “Henry Gale” e condotto da loro Jack, Kate e Sawyer, avrebbero liberato il figlio.
FINALE DI STAGIONE
Il finale si divide in due storyline: quella che vede protagonisti Kate, Sawyer e Jack, rapiti dagli altri; e quella che riguarda la botola.
Michael, svolto il suo compito per gli “Altri”, abbandona l’Isola col figlio. Conosceremo il destino dei tre rapiti solo nella prossima stagione.
Alla botola, invece, Locke e Desmond decidono di non digitare più i numeri. Per tutta la stagione ci siamo chiesti che senso avesse digitarli, o se il non farlo avrebbe davvero causato una qualche catastrofe. Ed ecco che Desmond collega tutto.. Il 22 settembre 2004, giorno dell’incidente aereo dell’Oceanic 815, aveva tardato a inserire la combinazione. La rivelazione lo convince a digitare i numeri, ma Locke glielo impedisce distruggendo il computer. Così, Desmond si ritrova costretto a utilizzare la “chiave di emergenza”, che sprigiona un’abbagliante luce nel cielo.
E poi? Beh, non sarebbe un finale di stagione degno di LOST se non restassimo con delle questioni in sospeso. Non ci resta quindi che guardare la terza stagione!
– Eleven’s Eggo