Filosofia dei Fumetti: Teschio Rosso

Filosofia dei Fumetti: Teschio Rosso

Nella giornata della memoria ho deciso di ricordare che l’estremo nazionalismo ed il razzismo vivono ancora oggi nella nostra società, forse vi chiederete come. Ho deciso di riportare un discorso di Teschio Rosso ( potente leader Nazista) che porta molte similitudini a discorsi di leader politici attuali. E’ sempre molto facile pensare che l’epoca della intolleranze sia finita con la chiusura dei campi (sia tedeschi, sia russi ecc ecc) ma la realtà è che questa forma di intolleranza vive ancora tra di noi ed è più forte che mai.
<< Che partecipazione! Aumentiamo ogni volta che vengo in visita, grazie, amici, per il vostro coraggio e la vostra dedizione alla causa. Sono appena tornato dall’Europa, la mia patria, in realtà. E sapete cos’ho visto? Un esercito invasore. I Cosiddetti “rifugiati”, a milioni, che attraversano il continente, portando con loro il loro credo fanatico e i loro crimini. Attaccano le nostre donne, bombardano le nostre città e come reagiscono i nostri Leader? Li respingono e rafforzano i confini, come è nostro dovere sovrano? Certo che no. Dicono “Ecco, prendete il nostro cibo, prendete le nostre case, prendete il nostro stile di vita e poi prendete le nostre vite”. Disprezzabile. Quindi è bello essere qui, dove alcuni sanno ancora come combattere. Quando ero giovane, c’era una grande guerra e i nostri due paesi erano nemici, ma entrambi le parti, concordavano, su certe cose. Le responsabilità di una nazione: proteggere la terra con la forza, preservando l’eredità e la cultura del popolo, offrendogli opportunità. Guardate il mondo oggi, guardate il guscio morto che un tempo erano gli stati uniti, come possono cadere i potenti! Chi è protetto, vi chiedo? In volo, ho saputo di questi coraggiosi patrioti che combattono l’appropriazione illegale delle loro terre da parte del governo, a chi appartiene la terra se non al popolo? Per il vostro governo sono questi i trasgressori e gli intrusi criminali che si beffano dei vostri confini? No, loro sono protetti, certo! Ma è solo l’inizio, l’intera vostra cultura è sotto assedio. I principi su cui poggia il vostro paese perduto in nome della “tolleranza”. La vostra religione, il vostro credo, il vostro senso di comunità, gettati come spazzatura. E non potete nemmeno esprimere dissenso o sarete definiti dei fanatici. E chi beneficia di tutto questo, se non gli avvoltoi che si nutrono di cadaveri? I banchieri che rubano le vostre case e i politici che le acquistano? Bè che vi chiamino come vogliono. Io so chi siete realmente, siete l’inizio di una rivoluzione. I primi che vedono il crollo della vecchia guardia e la strada verso la gloria >>

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Il Nabbo della porta accanto!