Un magico viaggio con “Mary e il Fiore della Strega”
Il 14 giugno di quest’anno è uscito, nei cinema italiani, un nuovo film d’animazione giapponese, targato Studio Ponoc. Questo nome potrà non esservi familiare, ma sono sicura che i disegni lo saranno. Infatti, l’inconfondibile stile che per anni ha caratterizzato le creazioni dello Studio Ghibli viene qui riproposto in tutto il suo stupefacente splendore. Lo Studio Ponoc viene definito l’erede dello Studio Ghibli, anche se, personalmente, penso che le creazioni di Miyazaki siano ad un livello ben più alto.
Gli spazi ampi di campagna, le foreste, i piccoli paesini.. Tutti luoghi che abbiamo già visto in questi film d’animazione, capaci di trasmetterci serenità, pace, ma anche quella giusta dose di spiritualità e, soprattutto, curiosità. Tuttavia sappiamo che la particolarità delle ambientazioni di questo tipo di film è ben altra.
Mary è la nostra protagonista. Una giovane ragazza dai capelli rossi o, come lei continua a definirsi, “pel di carota”. Annoiata ed impaziente di cominciare l’anno scolastico in una nuova cittadina, passa le sue giornate aiutando il giardiniere della zona (che, ahimé, ha avuto un ruolo più marginale di quello che pensassi) e facendo consegne per conto della prozia con cui vive. Con Mary andiamo alla scoperta di un mondo nuovo, magico, ai confini con la realtà. Due micetti, Tip e Gib, la conducono all’interno della foresta, dove troverà un potentissimo e magico fiore, il fiore della strega, così speciale da donarle dei poteri magici stupefacenti, ma solo per un tempo limitato!
Così, a cavallo della sua nuova scopa volante, la piccola neo-streghetta finisce in un’università per maghi, dove può sfoggiare tutto il suo nuovo potere, senza comprendere bene da dove esso derivi. La rettrice, Madama Mumblechook, e uno dei professori, il Dottor Dee, sono impressionati dalle capacità di questa giovane strega e non vedono l’ora che cominci a frequentare le loro lezioni.. Almeno finché non capiscono che dietro a questo suo enorme potere si cela il famigerato fiore, elemento chiave per portare avanti i terribili esperimenti sulla metamorfosi che stavano conducendo. Infatti, scopriamo che questi due personaggi nascondono qualcosa di losco, e che sono proprio loro gli antagonisti del film!
Tra varie peripezie, Mary riesce infine a salvare i suoi amici, scongiurando la riuscita degli esperimenti dei due cattivi.
Ho sicuramente apprezzato il tema della magia e della scuola per maghi, che però, forse nel modo in cui è stato impostato e rappresentato, mi ha subito fatto pensare ad Harry Potter (o forse semplicemente perché sono cresciuta con questa saga, quindi l’accostamento, per me, è stato immediato). Naturale anche il collegamento con Kiki Consegne a Domicilio, anche se i due film sono distanti l’uno dall’altro.
Quello che mi ha lasciata un po’ delusa è stata la caratterizzazione dei personaggi, quasi del tutto assente. La storia ruota attorno a Mary, questo è chiaro, ma nessuno dei personaggi secondari la accompagna costantemente nel suo percorso, nessuno le fornisce consiglio nel momento del bisogno o la guida alla scoperta di questo magico mondo. Per esempio, come ho già accennato prima, pensavo che il giardiniere assumesse un ruolo più rilevante (l’ho subito associato a Kamaji, noto personaggio de La Città Incantata!)
Come ultima cosa, credo che il finale potesse essere sviluppato meglio, l’ho trovato un po’ troppo affrettato per i miei gusti!
Nonostante i disegni e l’aura mistica che ha caratterizzato il film, credo proprio che la trama potesse essere sviluppata meglio. Non si propone come film d’animazione per (giovani) adulti, ma per una fascia d’età nettamente più bassa, che sono sicura avrà apprezzato appieno la storia e i disegni, sempre stupendi.
Anche se stare al livello delle aspettative non è per niente facile, spero comunque che prossimamente lo Studio Ponoc ci proponga qualcosa di stupefacente, proprio come ha fatto lo Studio Ghibli a suo tempo.
E voi amici, avete visto Mary e il Fiore della Strega? Fateci sapere che cosa ne pensate in un commento!
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– Eleven’s Eggo
Ciao, anch’io sono rimasto abbastanza deluso dal film, nel mio blog ne ho fatto una recensione abbastanza critica. Mi è parso un film in pieno stile Ghibli ma molto più per bambini. Come hai detto tu, la trama è poco sviluppata e sembra riprendere idee già vista senza aggiungere molto di nuovo
Mi fa piacere non essere l’unica a pensarla in questo modo! Forse avevamo delle aspettative più alte appunto perché i disegni ci riportano proprio al mondo Ghibli.. Chissà però, magari in futuro ci proporranno qualcosa di più 🙂
Speriamo, ma ho i miei dubbi