Ehilà lettori!
Come promesso, oggi vi propongo qualcosina di intrigante riguardo a Il Destino della Rosa Blu”. Un paio di settimane fa vi ho svelato la cover, adesso invece voglio presentarvi i quattro protagonisti di questo fantasy romance dalle tinte misteriose e… spinose.
Alexandra Rose, l’autrice del romanzo, ha scelto quattro estratti in cui ci viene dato un piccolo assaggio dei personaggi principali e della magnifica Algos, la terra in cui si sviluppano le vicende.
Questi quattro protagonisti ci appaiono, nei primi capitoli, come persone del tutto diverse tra loro e senza apparenti legami o connessioni. Beh, non c’è niente di più sbagliato: su Algos aleggia una profezia oscura che potrebbe cambiare radicalmente il futuro del regno e i quattro protagonisti ne sono al centro. Curiosi di sapere qualcosa in più su di loro?
La prima che conosciamo è una giovane erborista dai lunghi capelli rossi e con una grande forza d’animo, nonché voce narrante che ci accompagna nei primi capitoli introducendoci al suo mondo.
“Le lacrime iniziarono a pungerle gli angoli degli occhi e prima di accorgersene si ritrovò a singhiozzare, in preda a una sofferenza tale da mozzarle il respiro. Strinse le lenzuola tra le dita, come se avesse potuto trovare in quel gesto il sostegno di cui aveva necessità. Non aveva più nulla da perdere e neppure un altro luogo in cui vivere. Era sola e poteva contare soltanto sulle proprie forze.
“Dentro di te c’è un potere immenso.” Le parole del Lord le riecheggiarono nella mente. I suoi occhi verdi animati da una luce tenace sembravano arderle dentro ed ebbero la capacità di scuoterla. Perché lei era così importante per Re Thanatos e per i Ribelli? Aveva a che fare con il tatuaggio sulla sua pelle, ne era convinta; forse grazie alla rosa blu e ai poteri sopiti avrebbe potuto aiutare Lord Andreia a evitare un massacro come quello che aveva spazzato via il borgo in cui era nata e cresciuta. Quel pensiero le regalò un piccolo barlume di coraggio.
Elìnor ripensò alle vite degli abitanti del villaggio che la guerra appena accennata aveva dilaniato, come se ognuna di quelle anime fosse soltanto un mero granello di sabbia in un oceano di ingordigia. Venne sopraffatta da una collera improvvisa, così potente da raggiungerle il cervello in un’unica ondata. Fu nel rammentare la sua vita precedente, che prese la sua decisione.
Elìnor seppe che avrebbe combattuto, per loro e per se stessa. Non importava che fosse solo una ragazza qualunque, un’erborista e curatrice, lei si sarebbe impegnata, avrebbe imparato a brandire un’arma e a combattere. Decise che sarebbe scesa in battaglia, se necessario, perché la morte di sua madre non sarebbe rimasta impunita.
Se quello era il suo destino, pensò, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano e soffocando l’ultimo singhiozzo, non l’avrebbe di certo accolto in lacrime.”
***
Il nostro secondo protagonista è un ragazzo dal passato difficile e dal carattere fiero capace a volte di apparire arrogante seppur mantenendo un certo fascino.
“Dorian temeva che di quel passo suo zio Thanatos avrebbe messo le mani su una Terra del tutto disabitata, e l’unico motivo per cui se ne dispiaceva erano le numerose vite che uno stregone sconosciuto aveva sacrificato in nome di un dio oscuro e potente.
Dopo qualche giorno si erano imbattuti nelle lande desolate attorno alla spettrale città di Ostfort. Dorian aveva alzato il capo, incuriosito dai mormorii di sorpresa che serpeggiavano tra i soldati, e aveva osservato con stupore l’enorme torre. Costruita con grigie pietre fredde, era abbarbicata sul promontorio che colava a picco sul mare in tempesta. La volta celeste era violacea e ricoperta da nubi plumbee che, rabbiose, gettavano lampi. I corvi con un occhio solo avevano riempito l’aria con i loro acuti crocidii, volteggiando nel cielo oltre le spesse mura come a sfidare gli stranieri a oltrepassarle. Le onde del mare si ingrossavano e si infrangevano sugli scogli, rimbombando quasi quanto i tuoni, e il profumo di salsedine misto all’acre odore di pesci impregnava l’aria circostante.
Dorian era rabbrividito portando una mano sul fodero della spada, pronto a sfoderarla in qualunque momento. La magia nera di quel luogo era palpabile, sembrava estendersi come un’onda a ogni battito d’ala dei corvi e lo aveva portato a chiedersi chi mai potesse avere il coraggio di abitare un luogo simile. C’era molta oscurità ad Algos, più di quanta avesse mai creduto possibile. Aveva sempre pensato che la malvagità iniziasse e terminasse a Freyden, nel castello di suo zio, dipinta sul volto di Eric.
In quel viaggio aveva imparato che il mondo in cui abitava era marcio in profondità e si era chiesto se ciò sarebbe mai potuto cambiare. Si ricordò dell’uomo a cui aveva tolto la vita in quel villaggio a pochi chilometri dal confine con la Terra di Helàn e si lasciò sopraffare dalla pietà. Quanto Eric e Thanatos conoscevano del mondo che si accingevano a conquistare? Dorian dubitava che avrebbero davvero agito per cambiare le sorti di tutte le persone, che ogni giorno erano vittima della magia nera o della follia di un assassino bramoso di sangue. In segreto sospettava che l’esistenza delle due Guardiane delle Rose e quei sogni così reali avessero un ruolo, un ruolo importante che avrebbe stabilito l’ordine e spazzato via la morsa oscura che stritolava Algos e che, ben presto, lo avrebbe ridotto in cenere.”
***
La terza protagonista è coraggiosa, spietata e sempre accompagnata dal suo fedele corvo, Cerberus, guida una ciurma di pirati da una razzia all’altra. Ammetto che, leggendo la prima stesura de Il Destino della Rosa Blu su Wattpad, lei è stata il personaggio che mi ha colpito di più.
“Osservò il tatuaggio della rosa rossa e fu quasi intimorita nel notare che un nuovo intreccio di spine si era aggiunto al disegno.
Sollevò la mano che stringeva la sciabola e vide la lama brillare sotto la luce della luna. Con decisione si lacerò la pelle, per tentare di strapparsi via quel tatuaggio misterioso nato dal sangue di una ferita.
Ricordò con estrema chiarezza la voce di suo padre sussurrarle che ciò che nasceva dal sangue era un segno nefasto. Dovette reprimere un grido di dolore, mentre la lama affilata le trapassava la cute e la macellava per eliminare la traccia di quella maledetta rosa rossa.
Quando terminò aveva il fiato corto e il sudore le imperlava la fronte. Il sangue colava denso e copioso dalla nuova e brillante ferita, scivolando fino all’incavo del seno, ma Delilah non se ne curò. Continuò a osservare con impazienza la spalla per vedere se la rosa rossa sarebbe riapparsa. Passò una manciata di minuti e, quando fece per tirare un sospiro di sollievo, la pelle macchiata di sangue si ricucì come per magia. Il tatuaggio riapparve proprio dove si era trovato fino a pochi istanti prima.
Non importava quante volte ci provasse, la rosa rossa non se ne sarebbe mai andata, come una pianta che aveva messo radici nella sua carne e avesse bisogno del suo sangue per poter sopravvivere.”
***
Quarto e ultimo protagonista, è un personaggio oscuro e decisamente… particolare. Si tratta niente di meno che del principe erede al trono di Algos, una posizione che desidera con tutto se stesso e per cui è pronto a fare davvero di tutto.
“La sagoma vigorosa ed elegante di Eric si stagliava accanto alla vetrata, immobile e silenziosa come se facesse parte anch’essa dell’arredo. Aveva una spalla appoggiata alla parete di pietra, e le braccia, fasciate da una camicia, erano incrociate al petto nerboruto in una posa che denotava alterigia e superiorità.
L’espressione era congelata in un’eterna indifferenza, emergeva dal buio della notte grazie al fascio di luce che gli dipingeva a metà il volto piacente, velato da un curato strato di barba bionda. Il barbaglio lunare si specchiava dentro i suoi occhi d’onice e i corti capelli d’oro sembravano rilucere come sottili fili bianchi.
Nessuna parvenza di emozione gli ammorbidiva i lineamenti del viso. Lo sguardo era fisso in un punto lontano, oltre il pallore spettrale della luna, immerso nelle tenebre del manto celeste come a voler trovare conforto nel buio notturno.
Il castello di Freyden si trovava sprofondato in un silenzio sonnolento, spezzato di tanto in tanto dal tubare di una civetta o dal lugubre lamento di una cornacchia appollaiata sulle mura merlate. Eric osservò con curiosa attenzione le terre oltre le fortificazioni e d’un tratto il riverbero annidato nelle sue iridi assunse una vaga accezione sinistra, impercettibile a un’occhiata esterna.”
***
Voglio viziarvi ancora un po’, quindi vi lascio le prime righe della profezia:
“Eclissi di luna e di sole, quattro anime legate dal sangue”
Curiosi? Spero di sì!
E, adesso che conosciamo i quattro personaggi che animano le pagine del libro, è il momento di darvi qualche informazione riguardo la pubblicazione de “Il Destino della Rosa Blu”:
Titolo: Il Destino della Rosa Blu – l’ascesa (Primo Libro)
Data di pubblicazione: 18 luglio 2018 Genere: Fantasy Romance
Saga: Il Destino della Rosa Blu (Duologia)
Numero pagine: 385
Selfpublishing su Amazon
prezzo: ebook 2,99 euro; cartaceo: 15 euro
Pronti per avventurarvi nelle terre di Algos de Il Destino della Rosa Blu? Se volete qualche dettaglio, curiosità o estratto in più, vi lascio il link della pagina autrice di Alexandra Rose!
Spero di avervi incuriositi!
A presto,
Sourwolf Blake
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