Il mondo mi odia – ovvero quella volta in cui ho sfondato lo sfigometro di Elena Sole Vismara
Ecco a voi la recensione di un fantastico romanzo, propostoci da Elena Sole Vismara! Ecco a voi Il mondo mi odia – ovvero quella volta in cui ho sfondato lo sfigometro!
Per chi non sapesse come me all’inizio cosa fosse un romanzo di formazione eccovelo spiegato a parole di Wikipedia:
“Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l’integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall’interno.”
Come accennato precedentemente si tratta di un romanzo di formazione scritto da Elena Sole Vismara ed autopubblicato, uscito il 15 giungo scorso.
La trama: attuale e fresca, ma il mondo mi odia!
Ethan, ragazzo di 17 anni, vive in una famiglia che ormai va a rotoli. Il padre ha perso il lavoro e si crogiola durante le giornate di ozio a casa fra TV ed alcool, la madre non si cura minimamente della casa, se non per fare la spesa. Come la definisce lo stesso protagonista: fa la puttana. Come se non bastasse il nonno è ricoverato in ospizio, dove la figlia – e di conseguenza madre di Ethan – lo ha relegato dopo la morte della moglie. Il nostro protagonista è il tipico ragazzo che si è visto costretto crescere prima del tempo: per potersi permettere dei vestiti decenti con cui andare a scuola e per comprarsi i libri, ha dovuto trovarsi un lavoro come barista; è lui che gestisce la casa e la rende vivibile, dal prepare i pranzi e le cene, al fare la lavatrice. L’incontro, forse provvidenziale con una simpatica vecchietta di quartiere, tale Aida, fa si che il suo mondo fatto di scuola-casa prenda una piega meravigliosa ed inaspettata.
“E dire che lui vorrebbe solo sentirsi normale, accettato… uguale a tutti gli altri. Avere uno straccio di possibilità con la ragazza dei suoi sogni. E andarsene, sì, andarsene, mandando a quel paese coloro che gli hanno sempre reso la vita un inferno. Facile? Per niente! Certo, non proprio quella che lui avrebbe desiderato, ma fare lo schizzinoso non è qualcosa che uno come lui si possa permettere. E forse, in fondo, nemmeno lo vuole… Soprattutto quando sono due occhi chiari, ironici e attenti, a seguire ogni sua mossa.”
Amore non corrisposto – Il mondo mi odia!
Ovviamente come tutti i ragazzi della sua età corre dietro ad una ragazza, la Betta, che non potrà mai vederlo come possibile candidato fidanzato, senza amici veri – Loka a parte, suo compagno di banco – e bullizzato dai tipici “fighi” della classe. Insomma: Ethan è proprio uno sfigato con la S maiuscola. Sembra proprio che, come viene ribadito più volte all’interno del libro, la frase “mai una gioia” sia stata coniata appositamente per lui.
Come accennato prima la sua vita monotona cambia radicalmente quando incontra Aida, la quale lo prende sotto la propria ala trattandolo con tutte le riverenze rivolte ai nipoti. Un altro momento “clue” si può ritrovare nel momenti in cui inizia un rapporto di amicizia con Melissa – detta la Farina – : la loro prof di inglese, in comune accordo con il consiglio di classe, ha affiancato ad uno studente bravo uno meno bravo, in modo da far salire i voti di quest’ultimo.
Crescita interiore
La crescita personale di Ethan si noterà parecchio. Vi saranno sollevamenti dello sfigometro personale – a volte raggiungeranno picchi altissimi – e momenti di gioia – che il lettore non potrà fare altro che amare. Vedremo così stravolta la vita di una ragazzo che ormai aveva toccato il fondo.
Molto bello l’epilogo della storia, che contrapposto ai primi 2/3 capitoli ci presenta il protagonista con una situazione profondamente rinnovata. Il padre ha trovato un lavoro stabile e di conseguenza può contribuire economicamente in casa; lui si è fidanzato con Melissa. La madre fuori casa sembra aver trovato una nuova vita. La scena della famiglia, seduti a pranzo da Aida il giorno di Natale è bellissima. Non a caso è contrppposta alla scena iniziale dove la madre di Ethan sta litigando con il padre lanciando piatti per tutta la cucina.
Che dire: trovo geniale il modo in cui sono stati trattati questi temi, anche i più seri, tale da strappare sempre al lettore un sorriso. Il linguaggio utilizzato è scorrevole e permette una piacevole lettura, anche se a volte sfocia in un linguaggio scurrile, che a mio avviso non appesantisce per nulla il tutto. Anzi fa scappare quel sorriso in più. Nel complesso Il Mondo Mi Odia rimane attuale e capitolo dopo capitolo, permette di appassionarsi alle vicende sempre di più!
Con questo io vi lascio e ci troviamo alla prossima! Au revoir, Shadow!
Grazie mille 🙂