Le Profezie di Fryne – la volontà degli dei e quella degli uomini

Le Profezie di Fryne – la volontà degli dei e quella degli uomini

Agosto 15, 2018 0 Di thenerd

Dal GDR al libro

Benvenuti lettori di The Nerd’s Family!

Oggi sono qui ospite della bravissima Sourwolf Blake per parlavi del romanzo di Poison El: Le Profezie di Fryne. Il mio focus non sarà tanto sul genere, lo stile o l’editrice, ma su come è fisicamente nato, perché dovete sapere che questo romanzo è stato prima vissuto e poi scritto. Vi chiederete come sia possibile tutto questo: ebbene questo fantasy è nato da una stupenda campagna di Pathfinder giocata con il nostro party qualche anno fa.

Sono certo che molti Master abbiano sempre sognato di rendere la propria campagna un racconto/libro, ma badate bene che non è una cosa da tutti. Una caratteristica fondamentale del GDR, in questo caso parliamo di Pathfinder, è chiaramente la divisione in turni, la quale permette a tutti i giocatori di partecipare e ruolare.

Quando si traspone una sessione in un racconto bisogna stare molto attenti a non cadere in questo errore, perché una pagina deve essere scorrevole ed evitare questa divisione,  per aiutarmi a spiegare questo fenomeno vi faccio un piccolo esempio usando il mio pg:

GDR -> Vedo il mio avversario, vado in Ira , carico, Tiro per colpire, colpisco il nemico,  critico e lo abbatto.

Libro come non deve essere -> Avvistato il nemico,  vado ira e carico verso di lui,  mi preparo per colpire, colpendolo sono fortunato e lo abbatto.

Libro come dovrebbe essere ->  Pochi metri avanti a me stava in piedi il temibile guerriero, in un breve momento ci scambiamo uno sguardo di sfida. Sento dentro di me ribollire il sangue, una rabbia sovrumana si impossessa del mio corpo, rendendomi più feroce ogni istante che passa.  Le mie gambe si muovono da sole e corro verso il nemico con la mia arma alzata per sferrargli un unico e fatale colpo.  Quando sono ormai a portata il mio fendente si conficca tra il suo collo e la spalla, lasciando il guerriero morto esalare gli ultimi respiri tra il suo sangue caldo.

Le Profezie di Frane

Questo spero che vi abbia fatto capire cosa intendo. Poison El è stata molto brava a rendere meno a scatti la lettura, inserendo descrizioni  e stati d’animo della protagonista Ivy. Ho apprezzato moltissimo come l’autrice sia riuscita a prestare fede ai personaggi che abbiamo creato e ruolato assieme, ma allo stesso tempo sia riuscita a mostrarceli sotto un punto di vista diverso, ovvero quello del suo personaggio.  Quando siamo seduti ad un tavolo siamo noi che ruoliamo assieme ad altri e facciamo fatica a capire come il nostro personaggio sia visto da fuori, avendo rivisitato la campagna in romanzo questo è stato possibile ed io ho apprezzato moltissimo questa cosa.

Per quanto riguarda la trama non è chiaramente identica alla campagna, perché molte scene sono state tagliate, modificate o adattate secondo esigenze editoriali. Sono stati inseriti nuovi personaggi, nuovi eventi e nuove relazioni per rendere il tutto più adatto al lettore e al mercato. Leggendo il libro ho apprezzato queste cose perché non mi ha annoiato, anzi avendo vissuto questa avventura posso dire che è stata migliorata e condita nel miglior modo possibile. Sicuramente ci sono margini di miglioramento e sono certo che Poison El ne sarà in grado.

Vi ho rubato abbastanza tempo con le mie chiacchere da giocatore di ruolo, ora lascio la parola a Sourwolf Blake e ricordatevi di tifare per Dean nel romanzo, se non sapete chi sia leggetevi il libro.

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Ehilà lettori!

In questo articolo voglio parlarvi di un libro che per me e un po’ per tutta la Nerd’s Family ha un posto speciale. Come ha già anticipato il Nabbo nella sua introduzione, si tratta de Le Profezie di Fryne della nostra Giulia. Come per ogni recensione che si rispetti, partiamo con la carta di identità del romanzo e la trama!

Titolo: “Le Profezie di Fryne”                                  
Collana: E-sordisco
Autrice: Giulia Previtali
Data di pubblicazione: luglio 2017
Editore: Astro edizioni
Disponibile in ebook


“Il regno di Fryne è luogo di pace governato da uomini retti, giusti, o, almeno, così gli ambasciatori e i messi dicono, perché la realtà e la storia spesso divergono. Un tempo, ci fu una guerra durata anni di cui pochi osano parlare e di cui molti oggi non ne conservano che il vago ricordo, ma durante la quale gli dèi stessi, decisi a creare un futuro degno del loro credo, intervennero creando il panico e contrastando tutto ciò che l’uomo aveva creato.

Tra profezie che intrecciano passato e presente, il mondo confiderà in una ragazza dagli occhi cangianti e i suoi compagni umani, forse troppo umani per un compito così difficile. La strada è in salita e impervia. Per salvare l’umanità, Ivy dovrà sacrificare ciò che ha di più caro. Sarà pronta ad accettare il proprio destino e salvare il mondo da una guerra catastrofica e un dominio di sofferenza?”


La copertina invece è a cura di Barbara Astegiano.

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Direi che è il momento di cominciare! Userò alcune citazioni dal libro per trasportarvi direttamente nella sua atmosfera e farvi avere un assaggio di questo regno fantastico.

Le Profezie di Fryne è un romanzo fantasy che ha come protagonista una ragazza tutt’altro che tranquilla, Ivy Abbandon, caratterizzata da una folta chioma di ricci rossi e da un animo passionale.

All’inizio del libro la troviamo intenta in un viaggio accompagnata da due ragazzi, Silver e Loogan, incaricati dalla sua famiglia di tenerla al sicuro.

Attraverso alcuni flashback e ricordi della nostra protagonista possiamo ricostruire il suo passato, segnato dalla convinzione di non essere come le altre ragazze, di avere tutto un altro destino: quello di diventare una guerriera. Guidata da una forte determinazione, la giovane Ivy ha iniziato questa trasformazione sotto le direttive da Castiel, un cavaliere disonorato che accetta di insegnarle a combattere e che le consegna l’arma che l’accompagnerà anche nel suo viaggio.

Ma non si tratta di un processo semplice, anzi: diventare una guerriera, rafforzarsi nel corpo e nello spirito andando contro il volere della madre, è un’esperienza dura però fondamentale per Ivy.

Quel giorno comprese che voler diventare una guerriera, non bastava per esserlo. Aveva percepito le lacrime premere per uscire e tutti i ricordi, i sensi di colpa le avevano stretto il petto in una morsa dolorosa. Le immagini degli errori commessi si erano ammassate le une sulle altre facendo vacillare la sua tenacia e le sue certezze.

Ivy è una protagonista molto umana, pur essendo per metà elfa. I capitoli narrati da lei rivelano debolezze e insicurezze in cui tutti possiamo riconoscerci: dubbi sull’aspetto fisico, sui sentimenti che si provano, sulle proprie scelte e sul cammino intrapreso. Ma nonostante questo la nostra guerriera dai capelli rossi non si lascia scoraggiare da niente, dimostra anzi di avere una forte determinazione.

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Ivy non è l’unica ad avere un passato complesso. Anche Silver, da lei soprannominato Tankill, ha vissuto esperienze non proprio piacevoli che lo hanno indurito e hanno lasciato segni e cicatrici tanto nella sua anima quanto sul suo corpo.

“La pioggia cominciò a scrosciare senza sosta con al seguito lampi e fulmini. Silver odiava quelle gocce fredde, gli ricordavano gli anni di prigionia. Anni in cui non poteva vedere la luce del sole e della luna quando voleva; anni in cui la pioggia filtrava dalla finestra facendolo gelare. Erano notti e giornate dure quando accadeva.

Strane cannule attraversavano le vene principali del suo corpo. All’interno vi scorreva un liquido rosso. Quello strano aggeggio posto sul soffitto si attivava ogni due ore per cinque minuti. Cinque minuti di interminabile sofferenza in cui il suo sangue veniva aspirato, come se gli prosciugassero la vita. E lui rimaneva immobile a urlare, ad aspettare la morte… che mai sopraggiungeva.

Fu la voce di Ivy a riportarlo alla realtà. Non sapeva come ci era finito, ma era a terra in ginocchio. Aveva permesso ancora una volta a quei ricordi di bloccarlo.”

Leggendo il libro è subito chiaro quanto l’autrice stessa sia legata a questo personaggio così complesso e dal passato immerso nell’ombra. I capitoli e le scene narrate dal suo punto di vista sono intensi e carichi di emozioni. Attraverso i suoi occhi infatti scopriamo una vita difficile e tutto il rancore e la sofferenza che Silver si porta dietro.

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Nonostante Le Profezie di Frane non sia una storia d’amore, il rapporto tra Ivy e Silver può essere considerato un po’ il cuore della trama. Si tratta infatti di una relazione molto importante nella crescita di entrambi i personaggi, soprattutto di Ivy.

 “«Sei più coraggiosa persino di me. Mi spiazzi, Ivy», ammise.       

«Combatto per le cose importanti», rispose sicura.

«Sei la ragazza più strana che abbia mai incontrato», sussurrò, anche se in realtà avrebbe voluto dirle che era l’unica di cui non poteva, e non aveva mai potuto, fare a meno.

Increspò le labbra, sfiorandogli il petto.

«Sì, Steyna l’aveva previsto».”

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Un altro aspetto importante del libro è la mitologia, il fitto intrico di religioni e culti che caratterizzando il Regno di Fryne. Nel corso del romanzo incontriamo vari dei e dee, ognuno legato a un preciso elemento, come la distruzione, il cielo, le stelle o le illusioni. Tutti loro influenzano la vita delle persone e soprattutto quella dei protagonisti: è infatti Oberion, il dio della distruzione, ad affidare a Ivy e i suoi compagni la missione che dovrà portare a termine per assicurare la salvezza del Regno e che richiede che venga pagato il prezzo più alto.

Il finale del romanzo lascia una sensazione dolceamara, non è il classico “e vissero per sempre felici e contenti”, anzi. È un finale che ho trovato molto più realistico ed emozionante, nonostante abbia un po’ odiato Giulia, lo ammetto. Nonostante questo, la fine de Le Profezie di Fryne dà speranza, porta a credere che esista un futuro migliore nonostante le sofferenze del passato, che non è mai troppo tardi per diventare una persona migliore e riscattarsi.

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La mia recensione si conclude qui, spero che il Regno di Fryne vi abbia incuriositi! Ammetto di essere un po’ di parte, perché ho seguito la crescita di questo libro leggendolo in anteprima, ma posso assicurarvi che dietro ci sono tantissima passione e impegno, che traspaiono soprattutto nella caratterizzazione e introspezione dei personaggi.

Se volete leggerlo, vi lascio il link de Le Profezie di Fryne dove potete acquistarlo.

Grazie per essere stati con me, e con il Nabbo, anche in questa recensione!

A presto,

Sourwolf Blake & Il Nabbo della Porta Accanto