
Digimon: Avventure Digitali!
Buon pranzo a tutti da Shadow! Se vi ricordate l’ articolo di settimana scorsa sui Pokémon, avevo accennato che coloro i quali avevano votato Team Digimon non avrebbero dovuto disperare. Oggi sono qui per mantenere la mia promessa.
L’anime è composto da ben otto serie – ideate da Akiyoshi Hongo a partire dal 1999 – prodotte dalla Toei Animation. In ordine cronologico abbiamo: Digimon Adventure, Digimon Adventure 02, Digimon Tamers, Digimon Frontier, Digimon Savers, Digimon Fusion Battles, Digimon Adventure tri. – composta in realtà da 6 film, definiti capitoli, secondo sequel di Digimon Adventure – e Digimon Universe: Apply Monsters.
Il termine Digimon non è altro che l’abbreviazione di Digital Monsters – mostri digitali italianizzandolo – che vivono in un universo parallelo al nostro chiamato Digiworld, sviluppato grazie alla vasta rete di comunicazione presente sul pianeta.
Le diverse serie hanno un fattore comune: durante il primo episodio i protagonisti umani – tali Digiprescelti – vengono a contatto con le creature digitali attraverso bizzarrie scenette degne degli anime giapponesi.
La peculiarità che caratterizza ogni singola serie è l’introduzione di una nuova tipologia di Digievoluzione: ad esempio nella seconda serie, oltre alla Digievoluzione normale abbiamo la presenza della Armordigievoluzione e la DNADigievoluzione. Questi nuovi metodi porteranno i combattimenti ad un nuovo livello tale da far avere allo spettatore lotte mozzafiato: in Digimon Tamers viene introdotta la Digievoluzione Matrix, particolare metodo che permette la fusione fra Digimon e Digiprescelti, creando così una nuova potentissima digicreatura.
Questo anime ha una grandissima peculiarità, ovvero la possibilità, una volta finito lo scontro, che il Digimon torni alla forma base e non rimanga per sempre digievoluto. Questo secondo me è il nodo cruciale. Nei Pokémon questa caratteristica è stata sviluppata da Nintendo e Game Freak ed introdotta in 6° generazione come Mega Evoluzione.
Ammettetelo: tutti noi da piccoli passavamo interi pomeriggi attaccati allo schermo a fare maratone dei nostri cartoni preferiti, e perché no, a volte anche fingere malesseri per saltarci la scuola in modo da vedere la fine di uno scontro che ci ha particolarmente entusiasmati. Insomma noi siamo la generazione di Rai 2, Italia 1, K2, Jetix – perdonatemi se ne ho dimenticato qualcuno – cresciuti con tutta una serie di valori – sperando sia così per i più – imparati grazie a cartoni che hanno segnato un epoca, fra i quali ritroviamo proprio Digimon.
Detto questo anche per oggi ho finito. A presto, Shadow!
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