Gotham: dove tutto è iniziato
Bentrovati a tutti! Avendo da poco finito la visione della prima stagione di Gotham, oggi pubblico subito la recensione, aggiungendo i miei pareri sulla serie che – come ben sappiamo tutti – alla fine della 5° stagione porterà Bruce Wayne a indossare le vesti di Batman.
A differenza di ciò che si può pensare, questo non è un serial su Batman, ma una serie incentrata su Jim Gordon. Egli è nuova recluta del GCPD – Dipartimento di Polizia di Gotham o Gotham City Police Department – e viene affiancato dal partner Harvey Bullock. Jim deve risolvere l’omicidio che ha scosso le fondamenta della città, facendo scattare una serie di meccanismi nella malavita che getteranno Gotham nel caos. Ovviamente sto parlando dell’assassinio dei coniugi Thomas e Martha Wayne. Durante l’indagine, Gordon incontra il giovane Wayne, Bruce, ora sotto la tutela del maggiordomo Alfred, al quale fa una promessa: sarà lui ad arrestare l’assassino.
Notando scarsi risultati da parte di Gordon, Bruce decide egli stesso di iniziare sue personali indagini, le quali lo porteranno a scoprire e combattere la corruzione che dilaga nella sua società, la Wayne Enterprises.
Jim sarà costretto a confrontarsi con due delle famiglie mafiose più importanti di Gotham, i cui capi sono Don Carmine Falcone e Don Salvatore “Sal” Maroni.
Gordon è deciso infatti a debellare il marcio che scorre nelle vie della città, volendo far trionfare il bene sul male. Jim dovrà guardarsi le spalle non solo da scagnozzi assoldati per metterlo a tacere una volta per tutte, ma anche dai suoi colleghi, troppo terrorizzati per prenderne le difese. Solo a seguito di alcuni eventi, riusciranno ad accettare gli sforzi della “matricola” che in breve tempo riuscirà ad ottenere molti consensi, primo su tutti quello del capitano del GCPD.
Durante le vicende narrate verremo a contatto con molti personaggi, alcuni dei quali diverranno i super criminali contro cui Batman dovrà scontrarsi: partendo da una giovanissima Selina “Cat” Kyle (Catwoman), testimone oculare dell’omicidio Wayne; Oswald Cobblepot (il Pinguino), maldestro criminale al soldo dei pezzi grossi della mafia, che mira al trono di Gotham; Edward “Ed” Nygma (l’Enigmista), medico legale del GCPD; Butch Gilzean (Solom Grundy), tirapiedi di Fish Mooney, successivamente al servizio di Oswald; Jonahtan Crane (lo Spaventapasseri). Infine vediamo un accenno a due dei criminali più pericolosi per Gotham: sto parlando di Jerome Valeska (il Joker) e di Ivy Pepper (Poison Ivy).
Devo ammettere che la serie mi ha rapito fin dal primo momento per le distanze che prende nei confronti del fumetto, riadattandolo come un poliziesco. Gotham viene quindi rivisitata: a prima vista sembra moderna, con tutti gli agi ed i comfort che il XXI secolo ha portato. Non lasciatevi ingannare: sembra molto più vicina ai noir degli anni ’30 più che ad una serie action recente. Difatti chi avrà visto qualche puntata può notare come costumi e location sono distaccati dalla Gotham dark e gothic che i numerosi film – e fumetti – ci hanno sempre mostrato.
Gli episodi si susseguono in un turbinio di colpi di scena, casi da risolvere e nuovi nemici da affrontare. Alcuni sembrano più vicini ai protagonisti di quanto si possa pensare. Questo rende la visione degli stessi molto piacevole e scorrevole. Dal mio punto di vista non ho trovato grossi difetti in questa prima stagione. L’unica pecca – se così si piò definire – è il poco spazio lasciato ad alcuni personaggi che avrebbero meritato di più (vedi Nygman).
Anche per oggi abbiamo terminato. E voi cosa ne pensate di Gotham? L’avete vista o volete iniziarla? Arrivederci a tutti, Shadow!