Death Note: manga, anime e… live action?!
Ciao a tutti! Sono Roe Callen ed è il primo articolo che scrivo qui! Come primo argomento, ho deciso di parlarvi di Death Note, uno dei miei anime preferiti che vanta un manga, un animee purtroppo anche una live action su Netflix.
Il manga è uno Shōnen di genere drammatico, psicologico, soprannaturale e thriller con un bel po’ di mistero; scritto da Takeshi Obatae disegnato da Tsugumi Ohba. Il primo numero della prima edizione è uscito il 19 ottobre 2006 in Italia, edito da Planet Manga, ma è un’opera ancora viva nel cuore di tutti gli appassionati e anche nelle fumetterie. Giusto per fare un esempio, il numero 1 è giunto ormai alla decima ristampa. Mica male, eh?
Ma passiamo alla trama vera e propria e vediamo perché è così interessante.
Il protagonista è Light Yagami,un diciassettenne particolarmente annoiato. La storia vera e propria comincia quando trova un quaderno nero per terra, molto simile a un block notes,e lo raccoglie. Questo quaderno, lanciato sulla Terra da un Dio della morte, cambierà il corso degli eventi e della vita dello stesso Light. Light scopre che il quaderno ha il potere di uccidere le persone e lo usa per fare giustizia nel mondo, eliminando i criminali; così facendo, però, diventa egli stesso un assassino e la polizia di tutto il mondo cerca di catturarlo. Figlio di un sovrintendente della polizia giapponese, Lightnon ha solo loro alle calcagna: ben presto, infatti, lo cercherà l’FBI e anche il più grande detective dell’universo di Death Note. Lui non si fa chiamare con il suo nome, preferisce che lo si chiami L. Ha risolto già numerosi casi internazionali, servendosi persino di multiple identità fittizie. Viene chiamato dall’Interpol per indagare sul caso Kira. Egli inizia presto a sospettare di Light, ma – pur scoprendo sull’esistenza dei Death Notee della natura soprannaturale degli omicidi – non riesce a trovare prove decisive per confermarne la colpevolezza.
Così ha inizio una guerra a colpi di Death Note e di indagini, tra il più grande criminale di tutti i tempi e il più bravo investigatore del momento.
Trovo l’anime un buon approccio alla storia per chi non vuole cimentarsi nella lettura del manga. Mentre il film… è una brutta copia di non si sa cosa. Dell’anime? Del manga? Non si capisce. È fatto, per cavalcare l’onda, ma, a parte i nomi modificati (Light Yagamiè diventato Light Turner, per esempio), cambia davvero tutto: L, che nell’anime vediamo con una pelle bianchissima, è di colore. Misa, la ragazza che aiuta e si innamora di Lightnel manga, diventando il secondo Kira, è mora, anziché bionda.
Per me, il film è un grandissimo NO. Ma lascio a voi la scelta.
Vi dico, invece, che è un’opera di grande successo soprattutto per il messaggio che vuole trasmettere: come dicevo prima, il bene trionfa sempre e ci insegna che non è giusto farsi giustizia da soli.
Ve lo consiglio fortemente. Oltre che per il fatto che è un classico intramontabile, anche per i disegni fantastici del manga e per l’anime fatto bene. Potete iniziare anche dal film, se vi va, ma a vostro rischio e pericolo. Se inizierete dal film, però, è sicuro: apprezzerete ancora di più anime e manga!
Roe