Inauguriamo così una nuova rubrica, family! Ms Raynor & Ms Poison al vostro servizio per recensire qualche film che ci ha particolarmente stuzzicato!
Il primo della lista? Beh, The Titan.
È un film di fantascienza del 2018, diretto dal regista tedesco Lennart Ruff. I protagonisti della pellicola sono Sam Worthington – conosciuto anche per Avatar e La Battaglia di Hacksaw Ridge -, Taylor Schilling – Piper Chapman in Orange is the New Black – e Tom Wilkinson – Full Monty.
Presentato al Festival Internazionale del film fantastico di Gérardmer, Netflix ha acquistato i diritti per la distribuzione mondiale.
Sovrappopolazione e guerre hanno reso la Terra del 2048 un posto desolante e inospitale, afflitto da piogge radioattive, inondazioni, carestie e inabitabilità di una crescente porzione di territori. Per fare fronte all’emergenza, il Prof. Martin Collingwood – Tom Wilkinson – viene messo alla guida di un ambizioso progetto, che si prefigge l’obiettivo di salvaguardare il genere umano attraverso la colonizzazione di Titano, uno dei satelliti di Saturno. Il tenente dell’areonautica militare statunitense Rick Janssen – Sam Worthington – viene selezionato insieme ad altri colleghi per un esperimento che modificherà il DNA dei partecipanti per renderli in grado di sopravvivere all’atmosfera di Titano, così diversa dalla terra. Così i corpi dei “prescelti” cominciano a mutare. Queste modifiche però causano anche effetti collaterali che mettono a rischio la loro vita. In particolare, quella di Rick e della sua famiglia.
La carta de “la terra al collasso” è tipico topos di film di fantascienza e viene utilizzata da Lennart Ruff in modo intrigante e potenzialmente esplosivo. Difatti, The Titan dopo aver giocato la carta tipica in maniera pazzesca perde completamente l’attenzione dello spettatore in quanto la fantascienza – per quanto sia fatta anche di fantasia – si basa anche su principi fisici e scientifici. Ma ad un certo punto, qualcosa si perde. Le profonde riflessioni psicologiche e morali vanificano lo sprint iniziale, affossando il film in un banale dramma familiare in cui “l’amore vince su tutto e anche sull’istinto animale”. Non solo, crea una sfibrante attesa per una svolta che avverrà solamente negli ultimi minuti: proprio quando ormai lo spettatore ha perso interesse e – nella maggior parte dei casi – si è addormentato.
Dico bene, Ms Raynor?
Concordo, Ms Poison. Non ho visto molti film simili a The Titan, ma a una prima visione mi sono resa conto che qualcosa non andava. Parte come un film di fantascienza in un mondo prossimo all’apocalisse, aveva un pizzico di sopravvivenza alla Hunger Games, poi si è presentato come una storia d’amore tra il protagonista e la moglie e infine aveva anche un messaggio d’amore per tutta l’umanità. Penso sia stato superficiale su tutti i temi: voleva aggiungere troppe cose senza approfondirne veramente nessuna. La fantascienza, come anche tu hai detto, si basa su fatti scientifici solidi: molte cose mi sono sembrate azzardate. Inoltre a parte la trasformazione e il fantomatico viaggio nello spazio di cui non si vede nulla, di fantascienza ce n’è ben poca. La sopravvivenza era dovuta da fattori involontari (dipendeva da come il corpo reagiva alla trasformazione) e si susseguono sfide e lotte tra i vari partecipanti che poi non hanno un senso fondato: all’inizio pensavo si stessero allenando in vista del viaggio poi si è perso di vista anche quello. La storia d’amore è carina ma non era la cosa che desideravo vedere e, a parte i protagonisti, che erano molto belli insieme, e Tally – Nathalie Emmanuel – gli altri personaggi erano poco caratterizzati. Volendo dare al film un messaggio per l’umanità, penso che la caratterizzazione sarebbe stato un passaggio molto importante. I personaggi per me si muovevano senza senso e alcune loro azioni non mi sono tuttora chiare. Il finale era completamente a caso. Sembrava una brutta copia, a livello di immagini, di una sequenza di 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick. Un po’ noioso. Penso che il problema derivi soprattutto dal fatto che non sia chiaro il suo intento: fantascienza? Storia d’amore? Fantasy? Altrimenti penso che avrebbe potuto avere una buona base.
Ms Poison concorda con me o ha altro da aggiungere?
Possiamo dire che questo film non ha i presupposti per avere la forza di essere un film di fantascienza. Anzi, certe scene rientrano quasi nell’orrido. Ma la mia collega ha già detto tutto.
A voi la parola,
Ms Raynor & Ms Poison.
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