Serie TV d’azione per ragazzi, è stata realizzata dalla Saban Entertainment. Composta da 20 stagioni, non comprende tutte quelle uscite in Giappone, ma parte dalla sedicesima serie di Super Sentai, in particolare dalla Zyuranger: difatti la Saban ha deciso di non acquistare tutte i diritti di tutte le serie nipponiche. Ecco a voi i Power Rangers!
I Power Rangers non sono altro che umani o simil umani (vedi Power Rangers Zeo, ove i protagonisti sono degli alieni) in grado di trasformarsi da una forma naturale, priva di poteri, mediante un Morpher – oggetto tecnologico o magico che esso possa essere – si trasformano in un guerriero superumano avvolto in un costume, che gli si adatta come un guanto e che funziona da armatura, e da un elmetto molto resistente con visore opaco, che in molti casi serve a proteggere la sua identità.
Può succedere che un ranger non trasformato possegga abilità particolari, spesso legate ai poteri da Power Rangers – come nel caso di Power Rangers Dino Thunder.
Le squadre dei Rangers sono composte principalmente da cinque ragazzi molto diversi fra loro – caratterialmente sostanzialmente – fra i quali colui che diventa Red Ranger prende il ruolo di capo squadra. A questi cinque possono essere affiancati successivi nuovi Rangers – numero variabile da stagione a stagione. In alcuni casi la squadra base è composta invece da tre elementi, ai quali solo successivamente vengono aggiunti altri due o tre Rangers.
Ogni costume è abbinato a un colore specifico, generalmente rosso, giallo e blu, affiancati altri due colori fra rosa, verde, nero o bianco. I Rangers vengono identificati generalmente grazie al colore (“Ranger Rosso“, “Ranger Blu”, etc…). I colori sono unici in una squadra, ma come in ogni campo esistono le eccezioni alla regola. Se dovesse apparire un nuovo Ranger, a questo viene conferito un nome alternativo (come Navy per il blu e Crimson o Quantum per il rosso). Ogni Ranger aggiuntivo (come il sesto Ranger standard) ha regolarmente modifiche aggiuntive al costume che lo differenziano da quelli “principali”.
Ogni stagione (o “generazione”) di Power Rangers è incentrata attorno a un gruppo di ragazzi – generalmente teenager – guidato da un mentore. Essi attraverso svariate vie vengono scelti per ottenere i morphers, strumenti grazie ai quali vengono loro conferiti superpoteri. Questi saranno loro utili per combattere i seguaci di diversi malvagi, che vanno da demoni ad alieni, passando per i robot. Per potersi trasformare i personaggi devono eseguire una sequenza di azioni e recitare una formula. Nel corso delle serie, i Power Rangers impareranno l’importanza del lavoro di squadra e della perseveranza man mano che combattono nemici sempre più potenti. Lo schema degli episodi è ciclico: i ragazzi si trovano assieme fino a che non compare un segnale di allarme che gli avvisa dell’imminente pericolo. Questo è dato da un nuovo potentissimo mostro scatenato per annientarli, al cui seguito vi sono gli scagnozzi generalmente sempre debolissimi. Prima che un mostro venga sconfitto i protagonisti subiscono una prima batosta, che li porterà a riflettere sui valori sopracitati; con un rinnovato spirito combattivo sconfiggeranno il nemico.
Prima di eliminarlo definitivamente questo cresce fino a proporzioni gigantesche, forzando i Power Rangers a usare i famosissimi Zord. Potendosi unire permettono la formazione di un potentissimo robot guerriero noto come Megazord, al quale si possono assemblare ulteriori Zord, formando così il potentissimo Ultrazord. Gli zords hanno sia forme animalesche, come nella maggior parte delle serie o possono rappresentare veicoli, come in Power Rangers RPM. Un’altra forma che possono assumere è quella di veicoli di soccorso, dinosauri o navicelle spaziali.
Credo che tutti, se non la maggior parte di voi, abbiano visto almeno un episodio dei Power Rangers. Ogni volta che una stagione volgeva al termine rimanevo amareggiato, poiché tutti i personaggi conosciuti ed amati fino a quel momento sarebbero stati dimenticati in favore di nuovi.
A volte però, questa sensazione non c’era: infatti in alcuni casi la serie successiva sarebbe stata una continuazione della precedente, con nuovi poteri e nuovi nemici da affrontare, e questo mi rallegrava non poco.
Da amante dei dinosauri e degli animali non ho potuto non amare tutte quelle stagioni nelle quali gli Zord avevano sembianze tali da ricordare i sopracitati. Con questo vi saluto, un abbraccio, Shadow!
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