La verità sul caso Harry Quebert – Il romanzo e l’adattamento
Ehilà lettori!
In questo venerdì di fine novembre voglio presentarvi un romanzo e il suo adattamento a serie tv che si è concluso di recente.
Sto parlando de La Verità sul Caso Harry Quebert dello scrittore svizzero Joel Dicker, pubblicato in Italia da Bompiani nel 2013. Questo libro, un thriller in cui il passato e il presente di una tranquilla cittadina del New Hempshire si intrecciano in risvolti oscuri, è stato ed è tutt’ora un caso letterario, registrando moltissime vendite e dando al giovane autore fama internazionale.
La verità sul caso di Harry Quebert
Si tratta di quello che potremmo definire “un bel mattone”, ovvero un librone di circa cinquecento pagine che però scorre velocemente, invogliando il lettore a continuare la lettura pagina dopo pagina.
La storia si apre con un breve flashback al 30 agosto 1975, dove attraverso una conversazione tra una donna e la stazione di polizia veniamo a sapere che una giovane ragazza è stata vista correre nei boschi intorno alla cittadina di Aurora mentre era inseguita da qualcuno.
È questo infatti l’evento che dà il via alla trama, che poi si sposta nel 2008, trent’anni dopo la scomparsa della ragazza, Nola Kellargan. In quello che è il presente del libro conosciamo la voce narrante, Marcus Goldman, giovane scrittore promettente che ha raggiunto la fama con il suo romanzo d’esordio.
Marcus si sente molto legato al suo mentore, l’autore di successo Harry Quebert, che è stato il suo professore al college, nonché mentore. Così, in cerca di ispirazione per il suo nuovo romanzo, Marcus va a trovarlo ad Aurora, sperando che la quiete della cittadina e la vicinanza all’oceano possano risvegliare la sua creatività.
Proprio durante questo suo soggiorno però succede qualcosa che avrà ripercussioni enormi su tutti i cittadini di Aurora: nel giardino della casa di Harry Quebert viene ritrovato il cadavere della giovane ragazza scomparsa trent’anni prima, Nola, insieme a un manoscritto del romanzo che l’ha reso famoso, le Origini del Male.
Harry viene additato subito come principale sospettato e arrestato, facendo così crollare l’ammirazione che la cittadina che ha visto nascere il suo capolavoro provava per lui. Eppure Marcus non riesce a credere che l’uomo che tanto stima sia stato capace di qualcosa di così orribile. Decide quindi di iniziare una sua indagine per scoprire chi c’è veramente dietro la morte di Nola, chi è l’assassino che è rimasto nell’ombra per ben trent’anni.
Ma la verità è tutt’altro che facile da scovare, soprattutto quando è nascosta nella memoria degli abitanti di un’anonima cittadina che fino ad allora era sconosciuta al mondo intero.
Mi fermo qui per non rivelarvi troppo, questo è un romanzo che va divorato gustandosi ogni scoperta e rivelazione. Ma voglio parlarvi della miniserie di 10 episodi che ha ispirato.
Tra i protagonisti troviamo un volto noto agli amanti delle serie tv, Patrick Dempsey, il dottor Sheperd in Grey’s Anatomy, che qui riveste i panni del tormentato scrittore Harry Quebert. Accanto a lui abbiamo Ben Schnetzer, che interpreta Marcus Goldman, e Kristine Froseth come Nola Kellergan.
Punti di forza
Il dibattito sulla fedeltà degli adattamenti rispetto ai libri di origine è molto acceso e si protrae ormai da anni, se ne è discusso moltissimo e si continua a farlo. Beh, con La Verità sul Caso Harry Quebert posso assicurarvi che è stato fatto un lavoro magistrale: la serie tv è riuscita a dare vita sullo schermo alle stesse atmosfere del romanzo, sia per quanto riguarda le ambientazioni sia per il ritmo della storia stessa.
I dialoghi soprattutto sono praticamente uguali a quelli del libro, guardando gli episodi si ha la netta sensazione di star guardando i personaggi prendere vita dalla pagine.
Gli attori, tanto le loro versioni più anziane quanto le controparti più giovani, sono stati bravissimi a livello di recitazione, hanno saputo emozionare anche chi, come me, aveva letto il romanzo e sapeva già come sarebbe andata a finire.
Voglio fare una menzione speciale anche alla fotografia e alla colonna sonora, due elementi fondamentali per creare l’atmosfera adatta e che hanno arricchito la storia originale.
La particolarità di questo romanzo, e di conseguenza della serie tv, è che i personaggi ci vengono presentati attraverso le apparenze e la reputazione che si sono costruiti o che è stata cucita loro addosso nel tempo. Ma via via che la verità viene a galla questi veli di bugie o verità a metà cadono, uno dopo l’altro, svelando cosa c’è realmente al di sotto. Non che alla fine che si può davvero dire chi è dei buoni e chi dei cattivi, se veramente è possibile fare una divisione tanto netta con personaggi così umani e di conseguenza imperfetti.
E anche quando sembra che ogni mistero sia stato svelato, Joel Dicker riesce a sorprendere il lettore diluendo la verità fino alle ultime pagine, rovesciando le rivelazioni e le certezze.
Conclusioni
La Verità sul Caso Harry Quebert è un romanzo, e adesso anche una serie tv, che tiene incollati alle pagine – o allo schermo – e non lascia andare, neanche quando si arriva alla fine. E il suo adattamento è uno dei più fedeli e aderenti all’opera originale che abbia mai visto.
Spero di avervi incuriositi almeno un po’!
A presto,
Sourwolf Blake
[…] l’autore inserisce qualche scambio di battute tra Harry e Marcus sull’arte della scrittura. Qui ci ha pensato […]