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Titans – Premiere

Bentornati a tutti! Sono qui per parlarvi della serie TV ideata da Akiva Goldsman, Geoff Johnse Greg Berlanti, basata sul fumetto DC Comics, Giovani Titani: sto parlando di Titans!

All’attivo conta 7 episodi trasmessi dei 12 che compongono la prima stagione. A sorpresa, una settimana prima della messa in onda del pilot, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione.

Purtroppo è nata sotto una cattiva stella: la campagna promozionale non è stata delle migliori, le carte che sono state giocate nemmeno. La scelta del cast è stata quella che ha inciso maggiormente sulle lamentele da parte degli spettatori (talvolta un filino esagerate, ma solo un filino eh). Va anche detto che la cronica sfiducia di critica e grande pubblico su qualsivoglia prodotto targato DCè elevata, tanto da far perdere la voglia di creare qualcosa di nuovo.

Titans

Titans è la serie con la quale è stata inaugurata la piattaforma DC Universe, nella quale verranno trasmesse in seguito anche Doom Patrol e Swamp Thing (che attendo con ansia). Il primo episodio, quello pilot, ha come titolo “Titans” (fantasia portami via). Di seguito la trama.

Dick Grayson (BrentonThwaites), giovane detective di Detroit, dopo aver abbandonato Gothamnon ha certamente abbandonato il suo ruolo di protettore delle strade. Vi starete chiedendo: chi è costui? Bene: non è altri che Robin!

I primi due atti che compie dopo un anno di assenza sono sgominare una banda intenta al traffico di droga e punire un padre violento che il tribunale era riuscito a fermare. Tutto questo ovviamente con l’uso di un’eccessiva violenza. Dick ha lasciato Gotham a seguito dei continui screzi con BruceWayne, suo padre adottivo e mentore dopo la morte dei genitori durante un “incidente” al circo, ne tantomeno con il suo alter ego, Batman. L’allontanamento non è stato facile per il ragazzo, ma il terrore di divenire piano piano come il Cavaliere Oscuro è troppo.

Messosi la vecchia vita alle spalle, l’arrivo in città di misteriosa ragazza, tale Rachel Roth (Teagan Croft) crea una serie di eventi che vedono Robin coinvolto in una situazione inspiegabile e sovrannaturale. Difatti la ragazza è fuggita da Traverse City, dopo che ha assistito all’assassinio della madre adottiva da parte di un uomo. Dentro di se è porta un’oscura e devastante presenza ultraterrena, che fa di lei un’arma spaventosa e che in mani sbagliate potrebbe creare non pochi problemi.

Nel frattempo, in Austria si risveglia a seguito di un incidente stradale un’affascinante donna, rimasta illesa nella colluttazione, che subito si mette ad indagare sulle azioni precedenti al sinistro: scopre così di chiamarsi Kory Anders (AnnaDiop) e che la sua vita è in pericolo, essendo inseguita dagli scagnozzi di un tale Konstantin Kovar, un boss criminale. Quando questo cerca di ucciderla a sangue freddo, dei latenti poteri alieni si risvegliano in lei, originando del fuoco celestiale dal suo corpo, che incenerisce seduta stante Kovar. A fine episodio notiamo una tigre verde aggirarsi per un negozio di videogame, con l’intento di rubarne qualcuno.

La violenza nella narrazione

Ma passiamo ora alla recensione vera e propria. Una cosa fra tutte possiamo certamente asserire: la violenza che compare in questo primo capitolo è decisamente elevata. Durante la narrazione possiamo vedere colpi di pistola aprire in due crani come se fossero noccioline, arti spezzati con una sonorità impressionante, facce che vengono grattugiate su vetri acuminati che nemmeno coil parmigiano reggiano e per finire, ciliegina sulla torta, corpi carbonizzati, pronti per essere usati come carbonella. A seguito di ciò, è chiaro che il pubblico a cui è rivolta la serie è decisamente maturo. Una cosa importante però manca: una storia ben cementata e coinvolgente. Per carità, non sto dicendo che non mi sia piaciuta – ho adorato questo primo episodio, così come tutti quelli successivi – ma manca un vero e proprio climax, che colleghi i quattro filoni principali (uno per ogni Titan), per ora troppo scollegati fra loro, lasciando il tutto eterogeneo e distaccato.

Da questo episodio pilot si può evincere chiaramente che il background di Dick e di Rachel è il migliore: personaggi carichi di emozioni, interpretati molto bene, con un fascino oscuro molto interessante. Starfire la ho trovata troppo impostata, e l’amnesia che la ha coinvolta mi ha lasciato leggermente perplesso, ma con l’avvenire dovrò ricredermi.

Se dovessi trovare una scena per la quale sono rimasto senza parole è la parte iniziale, dove Robin si scontra con la banda di trafficanti e con un liberatorio “Fuck Batman”manda al diavolo il mentore, prendendone le distanze.

Devo essere sincero: sono rimasto piacevolmente gasato alla fine dell’episodio, tanto da non vedere l’ora di osservare ciò che nei successivi sarebbe stato mostrato, incuriosito dalla storia dei protagonisti (ebbene è una mia grave mancanza non aver letto nulla sulle origini dei Titani). Se dovessi dare un voto all’episodio, un bell’8/10 credo sia tutto meritato.

Bene ci vediamo alla prossima con il secondo episodio, intitolato “Hawk and Dove”!

Un saluto da Shadow!

Shadow

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