Come le strette di mano, gli animali domestici, le carote crude, molte cose sono preferibili se non sono scivolose. In special modo le scarpate. Ecco perché vi imploro di non guardare.
Di nuovo, Lemony Snicket (che ricordiamo essere lo pseudonimo di Daniel Handler, l’autore) ci suggerisce di non guardare tutte le sfortune che capitano agli orfani Baudelaire e ci ricorda dove avevamo lasciato la seconda stagione di Una Serie di Sfortunati Eventi.
Vi avviso, cari amici, che la recensione contiene spoiler.
La serie, che si trova ora alla terza ed ultima stagione, vede le vicissitudini dei poveri Baudelaire che, rimasti orfani per colpa di un incendio doloso nella loro casa, vengono sballottati da un tutore inadatto all’altro. In tutto questo, sono inseguiti dal malvagio Conte Olaf, che brama la loro fortuna, anche a costo di ucciderli per ottenerla. Se volete, trovate le recensioni delle prime due stagioni qui e qui.
Anche in questa stagione, che presenta solamente 7 episodi, i pericoli non mancano e le sfide da superare sono tantissime.
Avevamo lasciato gli orfani in una situazione critica. Dopo aver dato fuoco al Carosello Carnivoro, il Conte Olaf, avendo scoperto i loro travestimenti da fenomeni da baraccone, ha rapito la piccola Sunny e lasciato che Violet e Klaus precipitassero, a bordo di una roulotte, verso una Scivolosa Scarpata (titolo delle prime due puntate della terza stagione). Per fortuna, però, grazie all’ingegno di Violet i due Baudelaire maggiori riescono a salvarsi.
Ho trovato l’inizio un po’ lento, ma c’è anche da dire che ho letto i libri durante l’estate (non vedevo l’ora di vedere come finisse) e quindi sapevo già che cosa sarebbe accaduto, fatto che probabilmente mi ha resa impaziente di arrivare ai punti cruciali.
Altro cambiamento in questi nuovi episodi è stato sicuramente l’introduzione di nuovi ed interessanti personaggi.
Kit Snicket (Allison Williams), sorella di Lemony e Jacques, che è riuscita ad entrare in possesso (anche se per poco) della misteriosa zuccheriera ed è… Incinta! Come i Baudelaire, Kit si trova sul Monte Manomorta, dove è anche collocato il Quartier Generale dei VF (Volontari del Fuoco).
Alcune delle nostre domande ricevono, finalmente, una risposta. Nella Pratica Snicket, che i ragazzi avevano trovato nell’archivio dell’Ospedale Heimlich, era scritto che c’era un superstite dell’incendio, che noi avevamo ipotizzato potesse essere uno dei genitori Baudelaire. Scopriamo subito che in realtà si tratta del terzo gemello Pantano, Quigley (Dylan Kingwell), anche lui sul Monte Manomorta in cerca dei suoi fratelli e che non esita nemmeno un secondo ad aiutare Violet e Klaus.
Ecco, però, che subito spuntano altri arcicattivi: l’Uomo con la barba ma senza capelli (Richard E. Grant) e la Donna coi capelli ma senza la barba (Beth Grant). Questi due loschi figuri sono nientemeno che coloro che hanno insegnato ad Olaf l’arte di appiccare incendi. Ma c’è qualcun altro che i nostri orfani incontrano sulle pendici di quel monte, qualcuno che non avrebbero voluto incontrare mai più, e noi con loro. La tremenda ed insopportabile Carmelita Ghette (Kitana Turnbull).
Nel quartier generale dei VF, incendiato dall‘uomo con la barba ma senza capelli e dalla donna coi capelli ma senza la barba, i Baudelaire riescono a decifrare un ultimo messaggio in codice firmato J.S., che comunica a tutti i Volontari di trovarsi nell’ultimo posto sicuro il giovedì seguente.
Intenti, per l’ennesima volta, a scappare dalle grinfie del malvagio Conte Olaf, gli orfani Baudelaire (che recuperano Sunny, ma si perdono Quigley per strada, letteralmente e non in senso figurato) si ritrovano a bordo di un sottomarino, capitanato da Fiona Controsenso (Kassius Nelson), una giovane VF che si trova nel bel mezzo di una missione per recuperare la zuccheriera (che nel frattempo Kit è riuscita a perdere).
Naturalmente Olaf non tarda a raggiungere gli orfani e li costringe a recuperare la zuccheriera per lui. I tre fratelli vengono preceduti da Quigley, che riesce a portar via l’oggetto dalle grinfie del malvagio conte. Ahimé, per i Baudelaire le sfortune non finiscono: la piccola Sunny viene contagiata dal Mycelium Medusoide, un fungo velenosissimo il cui antidoto è il rafano. In mancanza di quest’ultimo, i Baudelaire trovano un surrogato per curare la sorellina minore: il wasabi.
Una volta seminato Olaf, gli orfani Baudelaire si ritrovano dove tutte le loro sfortune sono cominciate: Spiaggia Salmastra. Qui, incontrano la dolce Kit, che li porta nell’ultimo posto sicuro, ovvero l’Hotel Climax, e verso quello che sarà il loro Penultimo Pericolo.
Per ora, ci fermiamo qui! A settimana prossima con le ultime sfortune dei nostri orfani!
– Eleven’s Eggo
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