DC’s Legends of Tomorrow
Bentrovati a tutti! Come ben sappiamo la The CW, sforna anno dopo anno serie una migliore dell’altra. Oggi siamo qui per parlare di una che a mio avviso trovo decisamente innovativa: come ben sappiamo, sia in The Flash, Arrow o Supergirl sono presenti un personaggio principale (il supereroe di testata) e tutta una serie di personaggi di contorno che, con il passare degli episodi, andranno a comporre il team del protagonista divenendo indispensabili gli uni per gli altri. Invece qui si parliamo di un gruppo di 8 persone, tutti personaggi principali! Non avete ancora capito di che serie stiamo parlando? Beh, nulla di più semplice: eccovi la recensione di DC’s Legends of Tomorrow.
Trama di DC’s Legends of Tomorrow
La prima stagione vede il viaggiatore del tempo Rip Hunter tornare nel passato per creare una squadra di eroi. Essi avranno un unico obbiettivo, ovvero quello di fermare il criminale e tiranno immortale Vandal Savage, che nel 2166 conquisterà l’intero pianeta. Oltre a Rip, il team sarà composto da: il supereroe Atom, i leggendari Hawkman e Hawkgirl, Sarah Lance aka White Canary; Jefferson Jackson e Martin Stein alias le due metà che compongono Firestorm ed infine Captain Cold e Heatwave. Durante i 16 episodi dela prima stagione dello show, il gruppo viaggierà in epoche passate e future come il Vecchio West o la Star City del 2046. Instaureranno nuove alleanze, alterando il corso del tempo stesso, scatenando l’ira dei Signori del Tempo, ex colleghi di Rip.
I protagonisti funzionano, un gruppo ben assortito di personaggi con background differenti, le cui personalità per quanto diverse non si sovrastano l’una con l’altra. Vi è una piccola pecca: i personaggi meno interessanti attorno ai quali ruota tutta la vicenda sono Hakwman e consorte e il villain della situazione, tale Vandal Savage.
Eccellono le varie avventure: i viaggi nel tempo sono il pretesto ideale per poter sperimentare come mai prima d’ora. Queste avventure, però, sono fortemente penalizzate da alcune forzature. A esempio in cui i nostri eroi invece di sfruttare i propri poteri preferiscono agire in modi totalmente illogici senza una vera spiegazione.
Quante volte Ray Palmer avrebbe potuto evitare qualsiasi tipo di problema rimpicciolendosi invece di doversi travestire nemmeno fosse Lupin? O quante volte Jackson e Stein potevano fondersi in Firestorm per porre termine a inutili lotte? Sono domande alle quali non troveremo mai risposta, dato che gli sceneggiatori hanno così deciso.
Ho altresì apprezzato il lavoro che è stato fatto sui personaggi, apprezzando moltissimo quello svolto su White Canary e Mick Rory (personaggio che porto nel cuore sin dalla prima stagione di The Flash). Particolare anche l’evoluzione subita da Cold, specialmente il magnifico rapporto creatosi con Stein e Jackson.
Mi sento di dire che DC’s Legends of Tomorrow rappresenta al meglio la continuity che si è creata, avendo legami con entrambe le serie facenti parte dell’Arrowverse in cui hanno debuttato quasi tutti i protagonisti ponendo le base per il futuro, tanto da poter finalmente parlare di un universo. Cose che probabilmente non vedremo mai al cinema con la DC.
Siamo giunti alla fine. Spero di non avervi sconvolti troppo oppure annoiato a morte (in questo caso chi seguirebbe più il nostro blog?). Un saluto dal vostro amatissimo Shadow!
Io adoro questa serie <3
Anche a me! Devo recuperare la quarta stagione ora!
[…] Sono queste le parole di Keto Shimizu, showrunner di Legends of Tomorrow. […]