È Quasi Magia Johnny – Orange Road
Bentrovati mie carissimi ed affezionati fan! Per questo #SabatoRetrò vi propongo una serie animata che tutti conoscono: parlo di Orange Road!
Ma come non lo conoscete? Che sbadato: questo non è il titolo con il quale è stato presentato in Italia! Eccovi quello vero: È Quasi Magia Johnny! Ma come mai questo cambio repentino? vi starete chiedendo in questo momento: tempo al tempo, arriverò a spiegarvelo!
Tratto dall’omonimo manga shōnen creato da Izumi Matsumoto e pubblicato in Giappone sul mensile Shōnen Jump, edito dalla Shūeisha da marzo 1984 ad ottobre 1994. A seguito del successo creato dalla serie animata in Italia, è stato pubblicato da Star Comics tra l’ottobre 1992 e l’ottobre 1994.
Dal manga è stato tratto l’anime, prodotto da Pierrot andato in onda fra il 1987 ed il 1988 su Nippon Television; nello stivale, invece, è stato trasmesso con il titolo È Quasi Magia Johnny su Italia 1 nel gennaio 1989 con una numerosa serie di censure ed riadattamenti.
«Da un incontro sbocciano due amori e tre cuori iniziano a palpitare. Mi sembra quasi di sentire il suono gentile delle campane… Io, Kyōsuke Kasuga, 15 anni, sto vivendo la mia adolescenza.»
Ma passiamo alla trama: Kyōsuke Kasuga è un ragazzo quindicenne dai poteri paranormali (in gergo ESP) che a causa delle sue sorelle, le quali utilizzano i propri poteri a sproposito, ha cambiato città. Qui conosce la bella Madoka Ayukawa, la quale gli regala un cappello rosso, e ne rimanendone subito affascinato. Ben presto egli conosce Hikaru Hiyama, amica del cuore di Madoka, che si innamora e si avvicina sempre di più a lui. Nella scuola che frequenta, Kyōsuke stringe poi amicizia con Seiji Komatsu e Kazuya Hatta.
Kyōsuke si fidanzerà con Hikaru, pur essendo innamorato anche di Madoka, ma senza trovare mai il coraggio di rivelare i suoi veri sentimenti. Fra i tre sorgeranno spesso delle incomprensioni, dovute soprattutto alla titubanza di Kyōsuke, il quale sembra preferire Madoka, ma non vuole rinunciare all’amore di Hikaru. Kyōsuke riesce però ad uscire dalle situazioni più scomode grazie all’uso dei suoi poteri o all’utilizzo di stratagemmi come tornare indietro nel tempo.
La serie è composta da 48 episodi, con la regia di Osamu Kobayashi e il character design di Akemi Takada. In Italia è stata trasmessa nel contenitore Bim Bum Bam, come detto prima, subendo numerose censure, fra cui il cambio del titolo. I poteri paranormali di Kyōsuke sono in parte l’argomento principale della serie, e per questo Orange Road avrebbe potuto ricordarli (spiegatemi ora come diamine sia possibile, ma lasciamo perdere). Abbiamo anche il cambio dei nomi da orientali ad occidentali, spaziando da quelli italiani come Sabrina per Madoka o Tinetta (ora seriamente: che nome è??) per Hikaru a quelli anglosassoni come Johnny per Kyōsuke.
La maggior parte dei tagli riguarda scene non adatte ad un pubblico di bambini, causando incomprensioni fra gli spettatori: l’originale era indirizzata verso un pubblico di adolescenti. Due episodi sono stati completante eliminati – il 35 ed il 37 – poiché contenenti scene di nudo o azioni irrispettose verso la sfera femminile.
Ma veniamo alla parte importante è che la sigla sia stata cantata dalla mamma di tutti quanti noi, la bravissima Cristina d’Avena, che con la sua magica voce è riuscita più volte a farci diventare pazzi per le sigle della nostra infanzia!
In ogni caso, la serie ha avuto un importante impatto su un’intera generazione di giovani, che hanno potuto magari ritrovarsi all’interno dell’opera.
Bene siamo giunti anche oggi alla fine: voglio sapere da voi pareri riguardo questa meraviglia. Commentate mi raccomando! Un saluto, Shadow!