I Puffi
Bentrovati a tutti! Oggi siamo qui riuniti in questo fantasmagorico #SabatoRetròper fare un tuffo assieme nella nostra infanzia (chi più, chi meno) con i magnifici, i fantasmagorici, i meravigliosi Puffi (The Smurfsper l’originale). Serie animata tratta dalle storie a fumetti di Peyoed Yvan Delporte, è prodotta negli USA da Hanna-Barbera. Esordì nel Nord America il 12 settembre 1981 e venne trasmessa sino al 19 dicembre 1990 per un totale di ben 421 episodi, divisi rispettivamente in nove stagioni.
In Italia la serie è diventata molto popolare ed è stata trasmessa inizialmente sulle reti locali dai primi anni ottanta, assieme all’uscita dei 45 giri della prima sigla e il 33 giri Arrivano i Puffi; successivamente è andata in onda sulle reti Mediasetcon sigle diverse, cantate dalla meravigliosa Cristina d’Avena!
Nella prima serie, durante le prime undici storie i personaggi vengono chiamati con i loro nomi statunitensi; successivamente vennero cambiati con quelli attuali, che siamo abituati a sentire ai giorni nostri. Inoltre la caratterizzazione delle voci verrà studiata in corso d’opera, cambiando più e più volte i doppiatori per lo stesso personaggio, fatta eccezione per Grande Puffo, Puffetta, Quattrocchi, Tontolone, Gargamella e Birba. In seguito, a seguito della lunga serializzazione anche per loro si alternarono voci differenti, che però rispettarono la cadenza e la personalità creata dal primo doppiatore.
La struttura delle storie è molto semplice e lineare, basandosi principalmente su scorci di vita di queste creature blu intente di volta in volta a non farsi acciuffare da Gargamella, loro acerrimo nemico, e la gatta di quest’ultimoBirba.
Tutti i protagonisti hanno una forma molto simile tra loro: molto bassi (da qui l’espressione francese “essere alti tre mele”), con la pelle blu, i pantaloni ed il cappello bianco (ad esclusione del Grande Puffo, che essendo il capo porta un cappello rosso), più qualche accessorio personale per indicarne il mestiere, carattere e/o la personalità dalle quali deriva il nome propio del singolo individuo. Non abbandonano mai il loro cappello, cosa che ha sempre integrato gli appassionati sul fatto se essi posseggano o meno i capelli. L’unica eccezione è Puffetta, che come suggerisce il nome è l’unica femmina presente. Inizialmente cattiva, era stata creata da Gargamella per provare a catturare qualche Puffo, ma successivamente il Grande Puffola ha trasformata, rendendola simile agli abitanti di Puffolandia, donandole lineamenti più delicati rispetto agli altri Puffi, i capelli biondi e lunghi, indossa un vestito bianco e scarpe col tacco bianche.
Riproducono gli archetipi della gente comune: c’è Puffo Pigrone, Puffo Burlone(che regala a tutti dei pacchi esplosivi, così per sport), Puffo Inventore(distinguibile per la matita sempre all’orecchio), Puffo Golosone(che presenta il tipico copricapo da cuoco, essendo lo stesso lo chef della comunità), Puffo Quattrocchi (contesta sempre tutto ciò che viene detto o fatto, il quale pronuncia sempre la frase “Che è Meglio”, a volte contrapposta da “Che è Peggio”. A volte riesce a predicare bene ma razzolare male, per questo viene sospinto fuori dal villaggio con il tipico calcio nel sedere); abbiamo altresì Puffo Pauroso, Puffo Tontolone(migliore amico di Quattrocchi, sempre con la testa fra le nuvole e caratteristico per l’esclamazione yup), Puffo Forzuto (con un cuore colpito da una freccia tatuato su di un braccio), Puffo Vanitoso(molto dandy, con un fiore sul cappello, con sempre appresso il suo specchio con il quale poter esercitare il suo narcisismo), Puffo Sognatore, Puffo Lanoso, Puffo Pittore, Puffo Brontolone (con la faccia sempre imbronciata e che dice di odiare tutto quello che sente nominare, uscendosene con espressioni come “Io odio scavare e scavare!”, formando a volte anche frasi sgrammaticate come ad esempio “Io odio FACCIO COSI’”) e via dicendo.
Si dice che tutti i Puffi abbiano 100 anni (tranne Grande Puffoche ne avrebbe, a detta sua, 542), e che nella versione originaria ci fossero solamente 99 Puffi. Col passare del tempo ne sono stati introdotti di nuovi: ad esempio il centesimo nasce dal riflesso nello specchio di Puffo Vanitoso, che viene colpito da un fulmine, prendendo così vita. Un altro personaggio si riscontra in Baby Puffo, piccolo del villaggio, aggiunto in un secondo momento, facendo salire il numero a 102. Bontina è stata invece creata mediante la formula rubata dal libro magico di Gargamella, per dare un’amica a Puffetta, che soffriva di solitudine essendo l’unica femmina in tutto il villaggio. Ve ne sarebbero molti altri da poter conoscere, ma la tireremmo per le lunghe decisamente. Per cui non vi annoierò oltre.
Anche per questo sabato siamo giunti alla fine, per cui vi auguro un buon fine settimana e vi do appuntamento al prossimo articolo. Sempre qua, sempre vostro, Shadow!