Bentrovati a tutti carissimi lettori! Qui è il vostro affezionato Shadow con un nuovo ed entusiasmante articolo per questo primo #SabatoRetrò primaverile! Per quest’oggi ho scelto qualcosa di rilassante, ma ala contempo stesso molto divertente. ve li ricordate gli Animaniacs? No? Bene sono qui per rinfrescarvi la memoria! Partiamo immediatamente e immergiamoci in questo meraviglioso mondo!
Serie televisiva d’animazione prodotta negli Stati Uniti dalla Amblin Entertainment, del famosissimo regista Steven Spielberg, assieme alla Warner Bros. Animation, con la speciale collaborazione dellaTokyo Movie Shinshae distribuita dalla Warner Bros. Television.
Andò in onda dal 1993 al 1998 sui canali ABCe Kids’ WB, contando in totale ben 99 episodi. In Italia è divenuta popolare venendo trasmessa su Rai 2, per la prima volta, il 10 giugno 1996, durante il contenitore preservare Go-Cart in replica durante Go-Cart Mattina. Tra il 1997 e il 1998 è stata spostata nella fascia pomeridiana durante Go-Cart Pomeriggio, successivamente vi sono state le repliche andate in onda nel 2002 prima del TG2 delle 20.30.
Il 30 maggio 2017, IndieWire ha riportato la notizia che un reebot della serie è in pre-produzione. Il 4 gennaio 2018, Hulu (nota piattaforma streaming) annuncia di aver già ordinato ben due stagioni completamente inedite (grazie mi direte voi, è un reboot), con la prima prevista per il 2020.
L’idea di base del programma è molto semplice: Yakko, Wakko e Dot Warner sono i tre fratelli Warner, personaggi a cartoni animati creati tra il 1929 e il 1930 negli studios della Warner Bros. Essi sono tre diavoletti scatenati, in grado di sconvolgere la vita di chiunque passi sotto mano grazie alla loro scanzonata follia. Dimenticati per molti anni, attorno agli anni novanta vennero ritrovati i primi cortometraggi, che diedero loro la libertà tanto agognata. Ogni episodio consiste in tre brevi segmenti, incentrati sulle loro brevi avventure e dei tanti altri personaggi di contorno apparsi nel corso della serie, uniti da piccoli spezzoni di raccordo.
Lo stile può essere definito sostanzialmente di varietà, in quanto presenta sketch più o meno demenziali, parodie di altri spettacoli e film, riferimenti alla cultura pop, stravolgimenti di importanti avvenimenti storici, numerose parti musicali (le mie preferite in assoluto). Inoltre abbiamo la presenza di segmenti educativi, con argomenti portanti come matematica, storia o geografia, sempre visti in chiave umoristica.
Lo stile grafico ricorda moltissimo i fumetti, discostandosi nettamente dagli altri lavori della Warner, traendo ispirazione dai cartoni animati di Chuck Jonese Tex Avery, e altri storici disegnatori della Warner. Lo stile mischia uno slapstick(sottogenere del film comico nato con il cinema muto in Francia nei primi del Novecento e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni venti, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e si articola intorno a gag tanto semplici quanto efficaci) molto spinto con uno stile parodico-caricaturale, sopra citato.
Bene, siamo giunti alla fine anche per questa volta! Vi aspetto numerosi, desideroso di capire le vostre impressioni riguardanti questo show, che ha cresciuto una generazione. Fatemi sapere la vostra nei commenti! Un saluto, Shadow!
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