Osmosis: tecnologia e emozioni su Netflix
Con Osmosis puoi trovare l’amore perfetto, ma cosa succede se a essere imperfetta è la persona che ne sta facendo uso e si lascia sopraffare dalle emozioni?
La tecnologia funziona, gli umani un po’ meno.
La serie è ambientata a Parigi, in un futuro non lontano. La tecnologia ha conquistato tutto, anche la sfera emotiva. Ma soprattutto: è in grado di decodificare l’amore vero. Osmosis è una nuova app per appuntamenti che analizza in profondità i dati del cervello dei suoi utenti, riuscendo così a trovare un partner compatibile al 100% – o almeno così sembra.
La trama
Esther Vanhove (Agathe Bonitzer) ha progettato un impianto tecnologico in grado di dare a dodici soggetti scelti – e consenzienti – la possibilità di trovare l’anima gemella.
Assieme al fratello Paul (Hugo Becker), brevetta l’applicazione Osmosis e prima di lanciarla sul mercato – tutto questo accade nel primo episodio – la sperimenta su dodici candidati, appunto.
Per trovare l’assoluta compatibilità si avvale dell’aiuto di Martin, l’intelligenza artificiale che gli scandisce il cervello. I candidati credono davvero nel progetto e si affidano completamente a una tecnologia che non conoscono e di cui ignorano i rischi.
Coloro che si apprestano a seguire la terapia, sono tutte persone che hanno subito traumi, sono stati disillusi o sono rimasti semplicemente feriti. Non prendono neanche in considerazioni che l’impianto che gli hanno impiantato nel cervello possa essere hackerato o sortire degli effetti indesiderati. Persino i due creatori Esther e Paul si affidano all’operato dell’applicazione e fuggono da un rapporto reale. A mano a mano i confini tra realtà e fantascienza si assottigliano ed assistiamo all’ennesima osmosi.
Parallelamente, scopriamo che Esther si sta prendendo cura della madre, in uno stato comatoso. Fino a cosa è disposta ad arrivare per svegliarla?
Regia e atmosfera
Audrey Fouché è la sceneggiatrice di questa serie tv, visibile su Netflix. Diventata famosa per Les Revenants e I Borgia, si cimenta in una serie fantascientifica targata dal colosso di streaming più diffuso al mondo. Perfetta sintesi tra Black Mirror e Maniac, Osmosis articola la sua trama in otto episodi dalla durata media di 40 minuti ciascuno. Il regista è Thomas Vincent. Interpreti principali di questo nuovo Netflix Original sono Hugo Becker– noto per il ruolo di Louis Grimaldi in Gossip Girle Agathe Bonitzer.
Le atmosfere dark incuriosiscono e portano lo spettatore in un modo tecnologico, in uci però tutto non è ciò che sembra. Inoltre, gli ambienti claustrofobici ricordano tanto Black Mirror, in quanto la fantascienza gioca un ruolo importante nell’alimentare la paura nei confronti delle nuove scoperte scientifiche. L’intelligenza artificiale creata da Esther, però, viene inizialmente rappresentato come una figura benevola. La scoperta della giovane Vanhovenon è altro che uno strumento per fare del bene, per aiutare le persone a ottenere ciò che vogliono.
Voi? Avete visto questa serie? Che ne pensate?
-Poison El