Bentrovati a tutti! #SabatoRetrò? Per questa occasione ho deciso di portarvi la recensione di una serie animata che ha allietato – e che tutt’ora allieta – i nostri pomeriggi post-pranzo. Avete capito di cosa sto parlando? No? Vi posso fornire un indizio: è stata creata da Matt Groening. No, non sto parlando de I Simpson, bensì dell’ irriverente Futurama!
È una sitcom animata statunitense, trasmessa per la prima volta nel 1999 sino al 2003 per la Fox, successivamente riproposta da Comedy Central dal 2008 al 2013. In Italia è andata in onda da Italia 1 e Fox.
La serie è ambientata nella New York (chiamata Nuova New York, o come nell’originale, New New York) dell’anno 3000.
L’elemento caratteristico della serie è rappresentato dalle molte allusioni e parodie ispirate dalla letteratura e cinematografia fantascientifica. Molti sono gli spunti umoristici che nascono da una visione assurda ed esasperata della tecnologia (a esempio le cabine automatizzate per il suicidio, o l’albero bonsai di macedonia) e di come gli uomini si trovino a convivere con robot e creature aliene che posseggono i loro stessi vizi e virtù.
Philip J. Fry, il 31 dicembre 1999, si trova a consegnare una pizza al laboratorio di criogenia applicata. Durante i festeggiamenti per l’anno nuovo, cade accidentalmente dalla sedia su cui si era seduto pochi secondi prima, dopo aver capito di essere stato vittima di una burla, finendo accidentalmente in una delle capsule, rimanendo così congelato per 1000 anni. Uscito dalla capsula il 31 dicembre 2999, conosce Turanga Leela, impiegata del laboratorio che si occupa di trovare lavoro ai nuovi arrivati.
Appena scopre che sarà obbligato per sempre a fare il fattorino, decide di scappare con l’aiuto del robot Bender, il quale diventerà con il tempo il suo migliore amico. Leela riesce infine a ritrovare Fry, il quale cede e accetta a malincuore il lavoro. Leela decide di dimettersi perché odia il suo lavoro, e si ritrova costretta a trovarne uno per se stessa, per Fry e per Bender. Per poter fare ciò decide di analizzare i discendenti di Fry e ne contatta il pro-nipote, il prof. Farnsworth, proprietario dell’azienda di spedizioni spaziali Planet Express che assume Leela come capitano della navetta, Bender come robot tuttofare, e Fry come fattorino (lavoro che ormai lo perseguita da una vita).
Gli altri dipendenti della Planet Express, comprimari delle storie, sono: l’assistente Amy Wong, il medico John Zoidberg, il burocrate Hermes Conrad e il custode dell’azienda, nonché inserviente, Scruffy Scruffyngton.
Inoltre c’è anche Mordicchio, animale domestico di Leela, i cui escrementi sono in realtà carburante per la navetta. Successivamente si scopre che Fry è stato inviato nel futuro proprio dallo stesso Mordicchio, perché il paradosso temporale che l’ha fatto diventare il nonno di se stesso, ha fornito l’immunità alle onde cerebrali inviate da una razza aliena, capace di rendere stupidi gli abitanti della Terra, riuscendo così a sconfiggerli senza problemi.
I produttori della serie animata sono David X. Cohen e Matt Groening: il primo è stato assunto nel 1996, in qualità di sceneggiatore e produttore televisivo (aveva all’attivo la scrittura di numerosi episodi de I Simpson), come aiuto nello sviluppo e nella creazione della serie. I due avevano pensato a una serie futuristica, ma questo richiedeva delle conoscenze fantascientifiche per realizzare il mondo nel futuro. Per creare questo spesero molto tempo leggendo libri di fantascienza, guardando show televisivi e tantissimi film che trattassero l’argomento. Nell’aprile del 1998, Matt e David avevano creato diversi personaggi e molte trame, sino al primo lancio della serie su Fox.
Curiosità: la serie prende il nome da un padiglione della famosa – per l’epoca – fiera di New York del 1939. Progettato da Norman Bel Geddes, il padiglione Futurama ha raffigurato come si sarebbe immaginato il mondo nel 1959, cioè 20 anni dopo.
Giunti alla conclusione, vi chiedo cosa ne pensate della serie. Preferite I Simpson o Futurama? fatemelo sapere nei commenti! Un saluto, Shadow!
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