L’artiglio d’argento: la recensione del fantasy di Biblion Edizioni

L’artiglio d’argento: la recensione del fantasy di Biblion Edizioni

Giugno 17, 2019 1 Di Poison El

Eccoci qui per il nuovo, fresco e fantasioso, lunedì libri che vi avevo già anticipato: L’artiglio d’argento di Alida Bruni.

Trama

artiglio d'argentoIl libro narra le vicende di Elian, una giovane mezz’elfa che lasciata la sua casa e il regno materno, intraprende un viaggio alla ricerca di suo padre, Lasdht-Lahd Silverclaw, un famoso guerriero elfico.
Dopo aver subito un furto, è costretta a fermarsi nella città di Elbunden, dove finisce per diventare l’apprendista dell’incantatore della città, Abel, il quale però non sembra intenzionato a impartirle alcun insegnamento sulle arti arcane. Così, per quanto la giovane mezz’elfa si annoi e continui a sognare di abbandonare quella città, è costretta a rimanere ancorata a Elbunden. Una mattina come tante, il suo maestro le comunica che in città stanno giungendo nuove carovane: si tratta di mercanti di spezie che provengono da Sud, carichi di tesori e in viaggio verso Samiria. Elian crede sia arrivato il suo momento. Viene mandata da Abela prelevare dall’armaiolo un pugnale per conto suo. Dopo aver svolto l’incarico, la ragazza viene seguita dall’hafling Korae finisce per ascoltare uno strano discorso tra due nani: un dignitario, Padre German – dal tempio di Toradil – e un altro nano. Stanno discutendo di una missione importante e di un viaggio a Samiria, per cui sono alla ricerca di compagni di viaggio.Elian è sempre più interessata: il piano di lasciare Elbunden non è più solo un’idea, ma è realizzabile. Dopo aver consegnato il pugnale a Abel, viene nuovamente mandata in città con lo scopo di informarsi su ciò che sta accadendo: in realtà vuole rimanere da solo con il pugnale. Elian però non ha scelta e deve ubbidire.
Tornata alla locanda, si ritrova a discutere della missione – importante e segreta – con Kora, il nano Magùte Durlum che è un servitore di Rameneth, ed è il nano che stava parlando con Padre German.
Non si può rivelare molto sulla missione.

“Bisogna ripristinare una certa situazione, non posso dire di più” le dicono.

Elian porta tutti a casa del mago, per discutere della questione, al riparo da orecchie indiscrete.  L’appuntamento è alla Porta Nord.
Tornata a casa, trova tutto buio e silenzioso, ma Abel è più che sveglio e la raggiunge. È già al corrente di quanto successo e decide di aiutare Eliana fuggire dalla città, con una magia.
Dopo una serie di avvenimenti, Eliane i suoi compagni riescono a fuggire incolumi da Elbunden. Si dirigono quindi a Samiriaper portare a termine la loro missione segreta: passano quindi dalla Grande Foresta.


“La Grande Foresta si espandeva da Elbunden a Samiria e circondava con le sue chiome secolari le pendici della cordigliera montuosa che gli umani chiamavano Dorsale. Quasi completamente inesplorata, la selva era accessibile per qualche centinaio di metri dove crescevano rigogliosi i lecci, le roverelle ed i ginepri, In questa area la luce filtrava ancora abbastanza, illuminando i residui erbosi con raggi biancastri simili a spade, che attraversavano qua e là le fronde appesantite dalla neve.
Più avanti, oltre la quota dei castagneti, il sotto bosco si rabbuiava e si intricava a tal punto da rendere quasi impossibile il movimento.
Benchè nessuno si fosse mai addentrato nella foresta, le dicerie su questi boschi misteriosi si sprecavano. Il più delle volte leggende, narrate spesso da forestieri che parlavano di intere civiltà di creature mitologiche che ci vivevano e di improbabili mostri, di cui non esisteva un reale riscontro.”


Nella Grande Foresta la compagnia viene presa e portata via dagli elfi silvani. Prelevati per essere portati al cospetto dei Saggi. Inizia così l’avventura de L’artiglio d’argento.

Conclusioni

Edito da Biblion Edizioni, L’artiglio d’argento ha un buon livello. Lo stile di scrittura è scorrevole e il testo è corretto – le sviste sono pochissime e non impediscono la lettura. È un libro di buona qualità, nonostante l’inizio un po’ lento e descrizioni non richieste all’inizio. Mi riferisco soprattutto a quella dell’aspetto fisico di Elian. Chi legge questo genere, sa bene come sono fatti i mezz’elfi. I personaggi sono ben scritti e interessanti, riescono a coinvolgere il lettore.

È una bella lettura, gradevole e scorrevole, piena di fantasia e creatività.

 

Consigliatissima!

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Insomma, reperibilissimo!

-Poison El