Good Omens o L’epopea di Crowley e Azraphel
Ha da poco debuttato su Prime Video Good Omens, la serie tratta dall’omonimo libro scritto a quattro mani da Neil Gaiman e Terry Pratchett, che in Italia è uscito con il titolo di Buona Apocalisse a tutti!.
La serie, diretta da Douglas Mackinnon, si compone di sei episodi da poco più di un’ora l’uno.
Sin dalla prima puntata il pubblico si ritrova catapultato nelle vicende dell’angelo Azraphel, un tempo custode dell’Eden che ha donato la sua spada angelica a Eva, impietosito dalla sorte che la attendeva dopo la cacciata dal giardino, e del demone Crowley, che nella sua lunga vita ha impersonato, tra le altre cose, il serpente tentatore. Le strade dei due immortali si sono incrociate spesso nel corso dei secoli, e ne è nata una peculiare amicizia, tenuta nascosta per ovvi motivi alle alte cariche di paradiso e inferno.
E ancora una volta i due si troveranno a scontrarsi e collaborare nel tentativo di scatenare e poi fermare l’Apocalisse, alla ricerca dell’Anticristo perduto per distrazione.
Attorno a loro si accalcano una serie di personaggi memorabili, tra cui la defunta ma mai dimenticata Agnes Nutter, profetessa del XVII secolo, e la sua lontana discendente Anathema Device, che ha vissuto tutta la vita seguendo i dettami del libro di profezie dell’antenata; e ancora un programmatore a cui la tecnologia è allergica, un cacciatore di streghe autodidatta e un mastino infernale la cui vita prende una piega inaspettata.
Una serie davvero ben fatta e fedele al libro da cui è tratta, che si avvale della magistrale interpretazione di David Tennant nei panni dei Crowley e Michael Sheen come Azraphel.
Un omaggio dovuto alla memoria di Terry Pratchett, scomparso nel 2015: alla prima mondiale della serie una poltrona ha ospitato il suo leggendario cappello.