Doom Patrol: uno spin-off decisamente riuscito!
Qualche Informazione di Base
Come la serie dalla quale è nata, è disponibile in streaming sul canale DC Universe, che sfortunatamente non è disponibile in Italia.
Andata in onda dal 15 febbraio al 24 maggio 2019, conta ben 15 episodi, con una durata variabile dai 44 ai 58 minuti.
Una Bella Storia
Personalmente ho trovato il tutto un viaggio decisamente inaspettato, al quale non avrei mai pensato di affezionarmi così tanto a questi strani personaggi. Dopo il pilot, dal quale ero uscito abbastanza frastornato rispetto a quello presentato da Titans, mi ero chiesto se avrebbe retto il confronto. Ebbene, mi ritengo più che soddisfatto del percorso creato.
Ogni puntata ha lasciato senza ombra di dubbio il segno, seguendo le proprio logiche e senza mai tralasciare la crescita dei nostri eroi, prendendosi il tempo necessario per far quadrare il tutto, senza mai accelerare.
Il primo assaggio della pazza squadra protagonista lo abbiamo avuto in Titans, in un episodio intitolato appunto “Doom Patrol”.
Andiamo ora ad analizzare i vari personaggi, senza tralasciarne nessuno!
Cliff Steele, aka Robotman
Inizio col dirvi che fra i 5 membri della Doom, è colui che mi ha colpito maggiormente, interpretato nelle scene in cui è ancora umano da Brendan Fraser. Membro della squadra originale, è un ex pilota di auto da corsa. Dopo un brutto incidente dove hanno perso la vita moglie e figlio, ha visto il suo cervello trapiantato all’interno di un corpo robotico, divenendo così Robotman! L’attore non solo presta il corpo, ma anche la voce a Riley Shanahan, che interpreta la versione metallica.
Successivamente si scopre che durante la tragedia vi è stato un unico superstite: la figlia.
La crescita che accompagna Cliff è senza ombra di dubbio la più commovente, assieme a Negative Man, nonostante rappresenti sia il tipico cazzone. Ciò che è paradossale è che, un robot con un solamente un cervello umano, può presentare un grandissimo cuore.
Larry Trainor, un Negative Man a Tutto Tondo
Come per Robotman, anche qui Matt Boomer interpreta Larry Trainor nella sua parte umana, mentre presta la voce a Matthew Zuk quando veste i panni di Negative Man.
Anche Larry è un ex pilota, ma a differenza del compagno di team, stavolta parliamo di aerei. Rimane completamente ustionato dopo essersi schiantato contro un’energia negativa. Da allora si
ricopre con delle bende bianche, condividendo il suo corpo con questo misterioso nuovo ospite.
Il suo percorso è veramente angosciante, costellato da conflitti interiori, dovuti alla sua omosessualità e ai sensi di colpa che ne hanno condizionato la vita.
Una delle scene più belle è quella del karaoke, durante il quale canta People Like Us di Kelly Clarkson. Altra degna di nota è negli ultimi momenti di vita dell’amato, che durante un suo racconto si spegne beatamente, accanto alla persona che ha sempre tenuto vicino al cuore.
Kay Challis come Crazy Jane
Interpretata da Diane Guerrero, presenta alcune delle 64 personalità di Crazy Jane. L’attrice nota per il suo ruolo in Orange Is the New Black, si supera, gestendo nel miglior modo possibile i vari cambi di personalità dovuti al suo personaggio, tanto da meritarsi il plauso della critica statunitense.
La storia purtroppo non è stata approfondita come dovrebbe: non temete, confido che nella seconda stagione verremo a conoscenza sempre più sul suo passato.
Rita Farr, ovvero Elasti-Woman
April Bowlby interpreta Rita Farr, un’attrice che, a seguito di un incidente, ha sviluppato il potere di allungarsi, rimpicciolirsi e crescere, divenendo così Elasti-Woman.
C’è da dire che all’inizio non mi ha convito appieno. Puntata dopo puntata, ha saputo tirar fuori il meglio di sé, riuscendo a dimostrare un umanità fuori dal comune, permettendomi di cambiare idea. In alcuni momenti potremmo definirla la mamma di casa, sempre pronta con una parola di conforto o ad aiutare chiunque.
Victor Stone, Finalmente Cyborg
Cyborg è stato creato appositamente per Joivan Wade. Attore eccezionale, è riuscito anche ad emozionarmi in alcune scene. Sfortunatamente le origini non sono state approfondite più di tanto, se non proprio il momento in cui nasce l’eroe che tutti conosciamo. Come per Crazy Jane sono fiducioso che ne sapremo di più nella prossima stagione.
Una Serie non Convenzionale
Non appena ho finito l’ultimo episodio della prima stagione, in me è nato un fortissimo desiderio: poter vedere ancora e ancora le loro avventure. Potremmo definire questa serie una magica follia, piena di colpi di scena e momenti emozionanti. Fra i vari eroi comparsi, uno su tutti vi potrà colpire, per svariati motivi: Flex Mentallo. In poche parole, è una ventata di freschezza e per i supereroi, andando a imporsi come uno dei migliori prodotti DC Comics sul piccolo schermo.
Un piccolo consiglio: avvicinatevi alla Doom Patrol con leggerezza e senza grandi aspettative. Ciò vi permetterà di accettare la follia che contraddistingue i personaggi rendendo le puntate uniche nel loro genere.
Da nerd quale mi identifico, e avendo visto i prodotti usciti sul grande schermo, il DC Universe sta riuscendo in quello che i DC Film non sono riusciti a fare. Se prendiamo i primi abbiamo continuità e chiarezza, mentre per i secondi (Wonder Woman e Aquaman esclusi) c’è tanta confusione.
Un Unico, Piccolo Problema
Se sino a ora la serie è stata elogiata, ora arriva un piccolo tasto dolente: la linea temporale. Non Si capisce perfettamente quale essa sia. Mi spiego meglio: il pilot parte con la narrazione degli eventi dagli anni ’40, per assestarsi successivamente nel 2019. Qui non scorgiamo nessuna traccia degli eventi accaduti in Titans, dato che di Beast Boy (Gar, interpretato da Ryan Potter) non è mai menzionato. D’altro canto, nella serie madre, Crazy Jane non compare mai. Qui possiamo azzardare un ipotesi: Doom Patrol si colloca temporalmente dopo la dipartita di Gar. Ma questo non ci è dato saperlo, se non con ulteriori sviluppi durante le stagioni future.
Bene, siamo giunti alla fine. Cosa ne pensate? Vi ha entusiasmato come al sottoscritto? Oppure l’avete trovata noiosa e ripetitiva? Fatemelo sapere! Un saluto, Shadow!