Recensione: Elektron
Cosa accomuna archeologia e fantascienza? Apparentemente molto poco, ma non nell’universo di Elektron, romanzo di Cinzia Baldini pubblicato da Linee Infinite Edizioni.
Elektron appartiene infatti al genere che si definisce fantarcheologia. La sua protagonista è Nur Hammad, una giovane archeologa del Cairo che viene coinvolta in un traffico di reperti archeologici. Questo però si dimostrerà essere molto di più: le indagini porteranno alla scoperta di un misterioso e antichissimo sepolcro, tuttavia ben diverso da quelli a cui la studiosa è abituata.
Parallelamente alle avventure di Nur, ma in un altro tempo, in Elektron si raccontano anche le vicende di un gruppo di scienziati. Provengono da un pianeta ormai dimenticato, e sono alle prese con una missione cruciale per la sopravvivenza della loro stessa razza.
Come sono legate le due storie e i loro protagonisti? E perché questa scientifica missione è così importante?
Il lettore è condotto dalla prosa di Cinzia Baldini alla scoperta delle risposte a queste domande. Fa da sfondo un mondo affascinante, quello dell’Egitto e dei suoi misteri, del quale la Baldini stessa è appassionata conoscitrice. Ogni pagina trasmette tale passione, che non è però la sola: la fantascienza, altro tema caro all’autrice, si mescola armoniosamente con l’archeologia, senza stacchi. Ugualmente, la narrazione da punti di vista alternati non stanca, ma incalza il lettore, tenendolo avvinto alle pagine. La vena thriller che va ad aggiungersi e che permea le indagini di Nur e dei suoi collaboratori per scoprire il mistero dietro il traffico di reperti, completa l’elaborato quadro di genere del romanzo. Elektron si trasforma così in una lettura davvero coinvolgente.
La narrazione al tempo presente, che personalmente non apprezzo molto, è l’unico elemento che mi pare stridere. Tuttavia è valsa la pena superare l’iniziale fastidio per scoprire questa storia, che al suo interno contiene anche un non troppo implicito avvertimento contro lo sfruttamento incondizionato delle risorse del nostro pianeta e una “apologia della conoscenza”, intesa come mezzo di progresso: temi quanto mai attuali, sui quali ognuno di noi è chiamato a riflettere.
La letteratura è anche questo, un veicolo di coscienza sociale, strumento di comunicazione per aiutare il lettore a guardare oltre quello che succede nel suo ristretto angolo di mondo.
Cinzia Baldini, Elektron, Linee Infinite Edizioni, 2014. Pagine 448, 15 €.