Il 7 settembre sapremo a chi – o per meglio dire a quale film – andrà il Leone d’Oro.
In concorso sono nominati 21 film, in giura presente anche Paolo Virzì. Sarà in grado di difendere i tre film italiani?
Ma andiamo per gradi.
I rapporti tra le persone. Cosa ci fa stare insieme tutti i giorni? Noi e la Storia che passa, ci sorpassa, ci supera. Il perché delle guerre e infine la grande domanda che affligge gli esseri umani: perché agiamo, pensiamo, desideriamo, ci guardiamo attorno?
La Verité di Kora-Eda, il regista giapponese più famoso e premiato al mondo, per la prima volta fuori dal suo paese; con Catherine Deneuve – la madre –, Juliette Bincohe –la figlia – ed Ethan Hawke – il genero.
È una storia famiglia, con la figlia costretta a tornare a Parigi dagli USA, ma sempre alle prese con un affare di famiglia
The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour, la regista che ha già sfiorato l’Oscar con La bicicletta verde.
In Arabia Saudita, una giovane medico decide di candidarsi. Vorrebbe andare in vacanza, ma il permesso rilasciatole dal padre non è stato rinnovato. Nel paese più retrogrado, sessista e maschilista del mondo, una donna non può viaggiare liberamente. Così la ragazza decide di darsi alla politica per cambiare il suo paese.
Ad Astra di James Gray, con Brad Pitt, Liv Tyler ,Ruth Negga e Tommy Lee Jones. Se l’anno scorso è toccato a Ryan Gosling andare sulla luna e fare quel «piccolo passo per un uomo e un grande passo per l’umanità» (First Man, il Primo Uomo), quest’anno è il turno di Brad Pitt che si fa lanciare nello spazio per ritrovare suo padre, scomparso anni prima.
Un po’ di Interstellar, un po’ di Solaris e un po’ di Stalker del regista russo Andrej Tarkovskij. Ah, e un po’ di 2001 Odissea nello spazio.
J’Accuse di Roman Polanski, anche se il regista non sarà presente (in Italia rischia l’estradizione e in USA è ancora ricercato per la violenza sessuale su una minorenne negli anni ’70), ma la storia che racconta fa venire i brividi dal tanto che gli è vicina. Ricordare l’affare Dreyfus è facile, in quanto quasi tutti abbiamo avuto modo di sentirne parlare o quasi tutti abbiamo avuto modo di studiarlo. Dicevano che era una spia dei tedeschi per questo lo mandarono all’isola del Diavolo. Zola scrisse il suo J’accuse per difenderlo… e questa è la storia, che passa attraverso il romanzo di Robert Harris.
EMA di Pablo Larrain, con Gael Garcia Bernal. È il racconto di una coppia che scoppia mentre sta cercando di adottare un figlio.
The Laundromat di Steven Soderbergh, con Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderase Sharon Stone. DopoThe Post, torna la magnifica Meryl per raccontare degli scandali politici che hanno sconvolto l’America. Qui si racconta dei Panama Papers. Riguarda l’anno 2015 e si scop che i potenti del mondo, dagli anni ’70, godevano di paradisi fiscali grazie a 11 milioni di documenti confidenziali ritrovati nello studio Panama Mosasck Fonseca.
Che dire, con questo cast ci aspettiamo grandi cose!
Wasp Network di Oliver Assayas,il regista francese più amato del momento,con Penelope Cruz, Gael Garcia Bernal, Edgard Raminez.
Un film tra cronaca e spy story, Wasp Network è la storia di un gruppo di spie cubane imprigionate negli USA, dopo che si erano infiltrate tra gli esuli anticastristi che stavano lottando per far cadere il regime comunista. C’è anche Ana de Armas, la nuova Bond Girl.
A presto con le nomination per i prossimi giorni! Voi che ne pensate?
-Poison El
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