Bentrovati carissimi fan! Proseguiamo con le recensione della serie più irriverente di sempre, dalla prima alla quarta, siamo giunti al nostro quinto appuntamento. Sto parlando di Shameless!
Proseguono le avventure della pazza famiglia Gallagher: confusionari, cattivi, inadeguati e senza senso del pudore. Sono solo alcune delle caratteristiche che li contraddistinguono, una delle quali riesce a renderli davvero unici: l’unione, qualsiasi cosa accada, nella buona o cattiva sorte!
O almeno lo era: con la season finale della terza stagione molte sotto trame sono state completamente ribaltate, con cambiamenti radicali nelle aspettative dei protagonisti. Questi sono sempre tornati a quello che fino ad all’ora consideravano il loro nido, un luogo sicuro dove potersi sentire sicuri. Ora non è più così.
La quarta stagione aveva raccontato le nuove vite dei Gallagher&Friends, tutte irrimediabilmente destinate a sfasciarsi, con un ritorno alle origini degno della serie. La prima a crollare è stata Fiona, pietra miliare per tutti i fratelli/sorelle minori, presentando una condotta degna del peggior criminale: prima un tradimento (il minore dei mali), in secondo luogo la vita del piccolo Liam messa in pericolo, causa cocaina. A ruota sono seguiti tutti gli altri: Frank e Monica con le loro pesanti responsabilità come cornice, e in primo piano i Gallagher, caduti uno dopo l’altro come fossero soldati in un campo di battaglia.
Questa quinta stagione di Shameless, quindi, partiva dalle macerie, non riuscendosi a distaccarsi troppo da queste. Se fino a ora si sono alternate una stagione nefasta e una gioiosa, questo strike purtroppo si è interrotto. Abbiamo avuto matrimoni, tradimenti, condanne, presunti omicidi e gravidanze inventate, nonché problemi di salute mentale. C’è la solita follia incontrollata, un’alchimia assurda che permette di vedere gli eventi drammatici con un humor nerissimo, a volte utile a sdrammatizzare la situazione.
Ora che i fratelli iniziano a crescere, a entrare nel periodo dell’adolescenza, Fiona molla la corda con responsabilità e buon senso. Unico problema: non vi è nessuno a tenere le redini, quindi chiunque è allo sbando. Prima un matrimonio nato e costruito sul nulla con Gus, poi il ritorno – anticipato dalla season finale della quarta stagione – di Jimmy (ovviamente non può che mettere in crisi la ragazza). Mi è spiaciuto, però, che la questione sia stata esaminata e liquidata in soli tre episodi netti. Passiamo da un tradimento all’altro, facendo così naufragare un matrimonio di per sé fragile, facendo finire Fiona nelle braccia del suo datore di lavoro.
Per i due fratelli maggiori di casa Gallagher non c’è pace. Il primo vive momenti di alti e bassi nella storia d’amore con Amanda, arrivando addirittura a tradirla con un’insegnante. Ian, d’altro canto, ha passato i momenti peggiori e drammatici. La triste, ma anche tenera, relazione con Mickey viene appesantita dalla malattia ereditata dalla madre, che lo porterà nell’episodio finale a vivere il suo momento più buio.
Inaspettato è il crollo di Debby. Vengono ripresi i problemi della quarta stagione, con l’ansia per la perdita della verginità e il confronto mai negato con Fiona. Devo ammettere che l’ho trovata veramente insopportabile (se la gioca con Sammi, ed è tutto dire), motivo per cui ci viene impossibile perdonarle gli stessi errori commessi dagli altri membri.
Carl, definito zio da Chuckie (figlio di Sammi), finisce in carcere per spaccio, portando con se proprio il malcapitato nipote.
Frank passa meno in sordina rispetto allo scorso anno, complice una vicenda che ci rivelerà il suo lato più umano visto sino a ora. Sammi completamente pazza e incomprensibile è degno rimpiazzo per Sheila. Adorabili come sempre, e come sempre molto sopra le righe, le schermaglie tra Kev e V.
Beh che dire, tirando le conclusioni posso ritenermi soddisfatto di questa stagione di Shameless, che tra alti e bassi ci ha fatto sorridere, ma al contempo stesso commuovere. Spero che anche per voi sia stato così. Noi ci vediamo settimana prossima per un nuovissimo articolo, oltre al consueto #Shadow’sLaboratory di sabato! Un saluto, Shadow!
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