Puntavo molto su questa serie tv perché a mio parere la trama e gli attori avevano ottime probabilità di sorprenderci: mi sbagliavo di grosso.
Ancora una volta, Netflix non ha saputo gestire una trama interessante e fantascientifica.
La prima stagione di Another Life è composta da 10 episodi ed è stata distribuita quest’anno su Netflix. Un artefatto alieno giunge sulla Terra e la comandante Niko Breckinridge viene inviata con l’astronave Salvare in missione per stabilire un contatto con il pianeta madre dell’oggetto, il luogo in cui il segnale si blocca. Nel frattempo, suo marito, lo scienziato Erik Wallace e il suo team cercano di comunicare con esso.
Una volta iniziato il viaggio però, cominciano i primi problemi: tra un capitano inadatto e un equipaggio perennemente in conflitto, bisognerà proseguire la missione e tornare in tempo per avvertire su quello che sta veramente accadendo.
Il problema non è la trama di Another Life, se detta a grandi linee, sono i personaggi che danno origine a situazioni inverosimili.
Primo tra tutti Ian (Tyler Hoechlin, già famoso per Supergirl e Teen Wolf) che dà origine a uno dei colpi di scena più inverosimili mai visti: l’ammutinamento.
La scena si può riassumere così: la navicella deve passare vicino a una sorta di sole, le cui onde potrebbero rompere in maniera poco riparabile il motore. Da un lato troviamo Niko (Katee Sackhoff, vista in Battlestar Galattica) che preferisce aumentare, anche se le costa molto emotivamente, la durata del viaggio, e dall’altra c’è Ian che vuole assolutamente tentare ad ogni costo.
Ora, ma perché ti devi ammutinare? Che senso ha?
Insomma, la reazione di Ian e quella sua squadra è di farla addormentare di nuovo in un sonno criogenico. Dopo il suo risveglio, possibile grazie all’intervento dell’intelligenza artificiale William (Samuel Anderson – Mr Pink in Doctor Who) l’unico che sembra volerla aiutare, è tutta una serie di comportamenti nevrotici e surreali.
Ai tanti comportanti inverosimili, Niko reagisce solamente in un modo: picchiando qualcosa o qualcuno. Tradita e poi di nuovo appoggiata dalla sua crew, deve affrontare tutte le conseguenze di comportamenti illogici e impulsivi: malfunzionamenti catastrofici, glitch di William, virus alieni, presenze fantasmagoriche e fughe da pianeti popolate da insetti giganti.
Mentre i membri della sua squadra muoiono, uno dopo l’altro.
I cliffhanger provano a esserci e prontamente iniziano in un episodio e si concludono nella puntata successiva, che introduce una nuova minaccia da debellare nel corso dell’episodio per poi concludersi in un ciclo continuo e ripetitivo che non stupisce lo spettatore e arriva ad annoiarlo. Certo, è un format tipico dei telefilm che spopolavano gli anni ’80, ma non è una scelta all’avanguardia, specialmente per una serie destinata a una piattaforma sviluppata sulla fruizione del binge-watching.
Another Life ha toppato su tutti fronti con la linea primaria di narrazione, ma ha attira l’interesse sulla seconda: quella legata al marito di Niko, Erik Wallace (Justin Chatwin, La guerra dei mondi, Shameless). Speriamo che nella seconda stagione, se ci sarà, si concentreranno soprattutto su di lui e sulla bambina.
Per quello che mi riguarda credo sia forzato l’inserimento di coppie LGBT soltanto per manifestare il completo inserimento delle stesse all’interno della società e per dimostrare che la produzione è favorevole ai diritti arcobaleno.
Nella mia opinione, è forse peggiore inserirli in maniera forzata all’interno di una trama che ha già enormi problemi, piuttosto che ometterli. Alla fine, le coppie LGBT sono e dovrebbero essere normalmente riconosciute all’interno della nostra quotidianità, e per me sovrabbondare nel mostrarle potrebbe essere un “troppo” che ne enfatizza la diversità, anziché eliminarla. Perché inserire il resto in maniera così forzata, in una trama che già ha i suoi enormi problemi? Oltretutto, stonando.
Non fraintendetemi, sono la prima che scende in piazza per i diritti arcobaleno e ci credo fermamente, ma appunto perché ci credo, non mi piace vedere questo genere di forzature.
So che molti di voi non saranno concordi con questa affermazione, perciò vi invito a farmi sapere cosa ne pensate e se è un fenomeno che avete notato anche in altre serie.
-Poison El
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