Ottobre è un mese che viene quasi sempre associato alla festa di Halloween. Per gli appassionati di letteratura, e soprattutto di gialli, non è solo questo. Proprio nell’ottobre del 1892, Arthur Conan Doyle pubblicava Le avventure di Sherlock Holmes, la sua prima raccolta di racconti che vede protagonista il nostro amato detective. Le 12 storie che la compongono sono state dapprima pubblicate singolarmente sulla rivista The Strand tra il luglio 1891 e il giugno 1892, e solo successivamente vennero raggruppate in un unico libro.
Spesso studiato durante le lezioni di inglese alle scuole superiori, Doyle (1859 – 1930) è considerato come uno dei padri fondatori del genere giallo. Avevate forse dubbi a riguardo?
Non dovreste nemmeno stupirvi nel sapere che, prima di dedicarsi completamente alla scrittura, ha frequentato la facoltà di medicina presso l’Università di Edimburgo. Sherlock Holmes, il suo personaggio principale, spesso sfoggia le proprie conoscenze anatomiche, che gli permettono di notare dettagli fondamentali e di scovare, prima degli altri, i colpevoli dei casi sui quali indaga.
La sua carriera di scrittore comincia nel 1879, a soli vent’anni, quando pubblica il suo primo racconto: Il mistero di Sasassa Valley.
La primissima apparizione del suo personaggio di punta, Sherlock Holmes, risale a qualche anno più tardi. Nel novembre 1887 viene pubblicato, sulla rivista Beeton’s Christmas Annual, Uno Studio in Rosso. In questo racconto, che sancisce la vera e propria nascita di questa personalità leggendaria, assistiamo al primo incontro tra Holmes e quello che sarà il suo assistente, nonché amico, il Dr. John Watson.
La storia ruota attorno alla risoluzione di un caso apparentemente enigmatico, che solo la brillante mente di Holmes potrà risolvere. Tutto ci viene raccontato, come di consueto, dal punto di vista di Watson, che decide di narrare quelle che sono le imprese deduttive di Sherlock.
Il Dr. Watson, ex medico militare sopravvissuto alla guerra in Afghanistan, si ritrova a condividere un appartamento al 221b di Baker Street con il giovane Sherlock Holmes. Pian piano scoprirà, e noi con lui, la meravigliosa capacità deduttiva del suo coinquilino, in grado di capire l’altezza di un uomo dall’ampiezza dei suoi passi (per fare un esempio).
Meravigliato dalle straordinarie doti di Holmes, Watson decide di affiancarlo nelle sue avventure investigative, formando una delle più famose coppie di detective al mondo.
La letteratura basata sulle loro vicende è formata dai seguenti titoli:
Per quanto riguarda lo sbarco di queste sensazionali storie in Italia, per poter leggere la prima versione in lingua italiana di Uno studio in rosso abbiamo dovuto attendere il 1901, ma… Ne è valsa la pena!
Le trasposizioni cinematografiche dei racconti di Arthur Conan Doyle su Sherlock Holmes sono state (e sicuramente saranno) proprio tantissime. Con esse, anche gli attori che si sono cimentati nell’interpretazione di questo astuto detective sono innumerevoli (ben più di 75!). Ci conviene dunque limitarci a ricordare solamente le più degne di nota.
Risale al 1916 il film muto Sherlock Holmes, in cui il protagonista, interpretato da William Gillette (1853 – 1937), assume il famoso aspetto che tutti noi conosciamo, caratterizzato da un deerstalker (così si chiama il suo tipico cappello) e da una pipa ricurva.
Ricordiamo poi la lunga interpretazione di Basil Rathbone (1892 – 1967), che ha vestito i panni di Holmes in tantissime produzioni, al fianco del mitico Dr. Watson di Nigel Bruce (1895 – 1953). Tra i loro film più celebri, citiamo quelli del 1939: Il mastino di Baskerville, diretto da Sidney Lanfield, e Le avventure di Sherlock Holmes, diretto da Alfred L. Werker.
Ma chi, di noi, non è venuto in contatto con questo personaggio grazie a Basil l’investigatopo? Classico Disney del 1986 diretto da Ron Clements e John Musker, questa trasposizione di Sherlock Holmes in versione animata è sicuramente uno dei must see per tutti gli amanti del genere (soprattutto per coloro che sono cresciuti con i cartoni targati Disney).
Passando a tempi decisamente più recenti, non possiamo non menzionare la fantastica interpretazione di Sherlock da parte Robert Downey Jr., al fianco di Jude Law nelle vesti del Dr. Watson. Il giorno di Natale di 10 anni fa, usciva nelle sale cinematografiche statunitensi e italiane Sherlock Holmes, che fu poi seguito nel 2011 da Sherlock Holmes – Gioco di Ombre, entrambi diretti da Guy Ritchie. L’uscita del terzo film della saga è invece previsto per il 2021, dopo alcune posticipazioni. Noi, ovviamente, lo aspettiamo impazienti!
Non mancano neanche le serie tv ispirate a questo personaggio, che probabilmente è stato il più interpretato di tutta la letteratura.
Una tra le più celebri è la serie televisiva britannica Le avventure di Sherlock Holmes, andata in onda dal 1984 al 1994 e che conta 41 episodi, adattati dai racconti di Arthur Conan Doyle. Sherlock viene qui interpretato da Jeremy Brett (1933 – 1995), mentre il suo compagno di avventure, il Dr. Watson, viene interpretato nella prima stagione da David Burke, mentre nelle successive tre da Edward Hardwicke (1932 – 2011).
Ci tengo inoltre a dedicare una breve parentesi alla serie tv americana Elementary, un adattamento in chiave moderna del personaggio di Sherlock Holmes, qui interpretato da Jonny Lee Miller. Il Dr. Watson è, in questo caso, in versione femminile, la Dottoressa Joan Watson (Lucy Liu). Andata in onda a partire dal 2012, la serie si è conclusa nell’agosto di quest’anno. A mio parere, è una trasposizione molto gradevole da guardare, ve la consiglio!
Non potevo, ovviamente, esimermi dal parlare della famosissima serie britannica targata BBC e creata da Steven Moffat e Mark Gatiss. Interamente disponibile su Netflix, Sherlock si ispira ai racconti di Doyle e vede come protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, rispettivamente nei ruoli di Sherlock Holmes e del Dr. Watson.
Sicuramente questo adattamento è il mio preferito. Storie avvincenti, sceneggiatura straordinaria e attori le cui interpretazioni hanno reso il tutto ancora più eccezionale. Insomma, 13 episodi da vedere tutti d’un fiato per rimanere affascinati dal detective più brillante mai creato.
– Eleven’s Eggo
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