Innegabile capolavoro in ogni tipologia di trasposizione mai vista. V per Vendetta di James McTeigue, sceneggiato dai geniali fratelli Wachowki di Matrix, è tratto dal fumetto di Alan Moore e David Lloyd.
Di genere drammatico – distopico, la narrazione ha luogo in un’immaginaria Gran Bretagna del 2020: un futuro in cui la Germania ha vinto la
Insomma, nell’oltre manica nessuno ha il coraggio di contrastare la tirannia. Solamente un uomo mascherato, dinamitardo, maestro di spada e di arti marziali: mister V. Che letteralmente gli dichiara guerra.
V è un anarchico radicale, desideroso di riportare libertà e giustizia, in un paese in cui ormai vivono unicamente autoritarismo e intolleranza verso chiunque si opponga al sistema vigente. La storia di V è cruda, ma allo stesso tempo reale, motivante, salda. La sua vita l’ha temprato e l’ha reso ciò che è: in nome della Libertà, V riuscirà a convincere la giovane e bella Evey – a cui salva la vita all’inizio di tutto – a combattere al suo fianco.
Costato 50 milioni di dollari al produttore Joel Silver, V per Vendetta ha una componente ideologica molto forte, sebbene non sia da prendere troppo sul serio: le fonti indirette sono britanniche in letteratura (Il nuovo mondo di Huxley, 1984 di Orwell, Shakespeare) e in musica (Sex Pistols). La storia di V attinge a piene mani da quella di Guy Fawkes (1570-1606) che doveva essere l’esecutore del Gunpowder Plot (la Congiura delle Polveri) del 5-11-1605, organizzato da un gruppo di altilocati cattolici per distruggere la sede del parlamento e il re Giacomo I Stuart per fomentare un’insurrezione popolare. Memorabile sequenza finale di Londra, invasa da migliaia di insorti con la maschera di V prima dell’ultima esplosione.
La Congiura delle Polveri o Congiura dei Gesuiti fu un complotto che si concluse con un fallimento. Il piano dei congiurati era quello di far esplodere la camera dei Lord e uccidere così il re e far cadere il suo governo proprio durante la cerimonia di apertura del Parlamento Inglese, lo State Opening.
Lo scopo era quello di aprire la strada alla monarchia assoluta di stampo cattolico,
sul modello di Francia, Austria e Spagna.
La cospirazione prevedeva il rapimento dei suoi figli, qualora essi non avessero presenziato alla cerimonia.
Il complotto fu ideato da Robert Catesby, il quale sosteneva che tutte le strade pacifiche per ottenere una politica di tolleranza per i cattolici, di fronte a una persecuzione che non diminuiva e continuava il ricorso alla violenza. I suoi compagni erano, appunto, Thomas Winter, Jack Wright, Thomas Percy e Guy Fawkes: ai cinque ideatori si aggiunsero altri, ma il piano fu svelato da una misteriosa lettera, oggi conservata al Public Record Office, consegnata a Lord Monteangle il 26 ottobre 1605 e presentata al re il 1 novembre 1605. Nella notte del 4 novembre, Fawkes fu trovato in possesso di 36 baliri da polvere da sparo: fu quindi arrestato e torturato. Successivamente, i congiurati furono impiccati.
Considerato nel 1600 un traditore, Guy Fawkes col passare dei secoli è stato rivalutato come un promotore della rivoluzione. Nel 1800 il testo storico Guy Fawkes, or The Gunpowder Treason riabilità la sua figura, tanto da farla diventare un’icona dei movimenti anarchici.
Oggi giorno la maschera di V ha acquisito ancor più significato in quanto è stato adottato anche da Anonymous, la comunità di attivisti online che procedono con spionaggio e divulgazione dati per raggiungere un dato scopo.
Come se l’individuo sotto la maschera potesse anche morire, ma l’ideale no.
Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l’uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d’uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l’uomo, perché l’uomo può fallire. L’uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un’idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un’idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore… le idee non amano. Non è di un’idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.
-Poison ξl
V per Vendetta è uno dei più famosi fumetti di sempre, creato dai geni di Alan Moore e David Lloyd nel 1982 pubblicato per 5 anni da Warrior Magazine. Da quel momento V per Vendetta è diventata un vero e proprio simbolo, un emblema e addirittura un’idea. Una di quelle tante care al personaggio principale: V.
«le idee sono a prova di proiettile».
Nell’edizione Rizzoli Romanzo di V per Vendetta, vi è riportata una interessante introduzione di Moore stesso. Ne riporto qui una piccola parte poiché credo che faccia comprende l’importanza:
“ […] Per questa ragione, tra le altre, nei primi episodi ci sonno cose che tornano strane, quando vengono giudicate alla luce degli sviluppi finali della serie. Spero che rimaniate con noi durante ogni iniziale goffaggine, e che condividiate la nostra opinione che è stato un bene pubblicare questi primi episodi senza alcuna revisione, senza tentare di nasconderne i difetti, piuttosto che tornare indietro e sradicare ogni traccia di giovanile inesperienza creativa. In questi primi episodi, è anche evidente da parte mia una certa inesperienza politica. Nel 1981 il termine Inverno Nucleare non era di uso comune e, anche se la mia congettura sugli sconvolgimenti climatici si è avvicinata molto all’eventuale verità di una tale situazione, […] è possibile scorgere una certa ingenuità nella mia congettura che ci vorrebbe qualcosa di melodrammatico come un conflitto nucleare scansato per un soffio per spingere
l’Inghilterra verso il Fascismo”.Alan Moore
Alan Moore uno dei più controversi, politici e amati/odiati autori di fumetti decide di scrivere un fumetto fortemente politico, con un linguaggio determinato, non commerciale, con una forte critica sociale/politica e religiosa. Questa potrebbe essere una previsione di ciò che accadrà e come dice lui stesso è un futuro non così distopico.
V per Vendetta non è chiaramente la prima Graphic Novel impegnata politicamente di Alan, infatti al suo arco abbiamo grandi storie, tra tutti spicca Watchmen, anche qui l’emergenza, e la paura, del nucleare è evidente e soprassiede tutto.
Ogni autore che si rispetti deve riconoscere che senza un buon disegnatore non sarebbe possibile realizzare ottimi fumetti, in questo caso parliamo del già citato David Lloyd. Un grande disegnatore britannico che ha avuto il talento (e la fortuna) di lavorare con grandissimi sceneggiatori, tra cui: Grant Morrison, Garth Ennis e Warren Ellis.
Il Nabbo della porta accanto!
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