V Wars – Nuovi vampiri all’orizzonte
V Wars è una nuova serie televisiva disponibile sulla piattaforma streaming Netflix creata da William Laurin e Glenn Davis.
Io, che ogni volta che leggo “distopico” non capisco più niente, non potevo perdermi questa produzione, tratta dall’omonimo fumetto di Jonathan Maberry.
La trama
Il protagonista della storia è il Dottor Luther Swan (Ian Somerhalder – che di vampiri se ne intende), scienziato che si occupa di studiare i possibili (tremendi) effetti che i batteri presenti nei ghiacciai potrebbero provocare se rilasciati nell’ambiente. Naturalmente, questo avviene proprio nella prima puntata.
Dei prioni (particelle infettive) vengono rinvenuti nei ghiacciai e, se entrano in contatto con esseri umani portatori di un particolare gene, producono una mutazione genetica che modifica l’apparato digerente, portando le persone a nutrirsi di sangue umano.
Luther viene ingaggiato (o, meglio, sequestrato) dal Dipartimento Nazionale della Difesa degli Stati Uniti, per trovare la causa di questa “malattia”. Il vero problema è la divergenza di interessi: Luther vuole trovare una cura, mentre il Dipartimento vuole neutralizzare la minaccia uccidendo chiunque possa divenire pericoloso.
Ovviamente, il tutto viene complicato dal fatto che il paziente zero (il primo contagiato dai prioni) sia il migliore amico di Luther, Michael Fayne (Adrian Holmes), che fonda la Nazione dei Blood.
La chiave della risoluzione potrebbe essere Dez Swan (Kyle Breitkopf), figlio di Luther, che si rivela essere immune alla mutazione.
V Wars- Niente di nuovo all’orizzonte
Nonostante le premesse fossero buone, questa serie si riduce a una storia di vampiri, per quanto ben scritta.
Non presenta colpi di scena particolari e di certo non stuzzica l’ingegno dello spettatore, che sa (quasi) sempre che cosa sta succedendo, chi sono i buoni e chi sono i cattivi della storia.
Questo, però, non vuol dire che io non l’abbia trovata interessante.
Anche se, di certo, non rientra nelle serie tv che consiglierei, V Wars risulta essere un ottimo prodotto che invoglia a essere guardato. Si dispiega in modo lineare, con un piccolo salto temporale di qualche mese alla fine, che serve ad aumentare la curiosità e il desiderio di vedere la seconda stagione.
Scenografia ed effetti speciali sono sicuramente degni di nota. Non siamo davanti ai classici vampiri, ma a creature che trasformano la propria fisionomia per potersi nutrire delle proprie vittime, divenendo spaventosi in brevi istanti.
Solo un particolare mi resta inspiegato e oscuro: la presenza dei Verdulak. Qui ci avviciniamo maggiormente ai vampiri dai canini appuntiti a cui siamo abituati, che succhiano sangue alle loro vittime senza necessariamente ucciderle e che iniettano nei loro corpi un veleno che crea assuefazione. Ma perché sono diversi dai Blood? Che cosa cambia nel loro organismo?
Sperando ci venga chiarito nella seconda stagione, non ci resta che aspettare per sapere se il Dottor Swan riuscirà a trovare una cura… O forse dovrà arrendersi e combattere la minaccia rappresentata da questi “mostri”?
– Eleven’s Eggo