Sex Education 2, Netflix ricade nell’errore di Thirteen Reason Why?

Sex Education 2, Netflix ricade nell’errore di Thirteen Reason Why?

Gennaio 21, 2020 1 Di Poison El

Dal 17 gennaio è disponibile su Netflix Sex Education 2, la serie tv inglese che ha fatto parlare di sé fin dal primo episodio della prima stagione.

Forse per i contenuti trattati o forse per lo stile narrativo diretto, fresco e giovane. La serie tv parla proprio di giovani adolescenti che esplorano il proprio corpo e scoprono il sesso. Il target è prettamente teen ma strizza l’occhio anche a un pubblico più maturo, intrecciando trame e sotto trame con un forte impatto sociale e educativo.
Sex Education 2
La prima stagione, creata da Laurie Nunn, era riuscita a raccontare il mondo degli adolescenti e del loro rapporto con il sesso. Una storia con tanti messaggi delicati, condita con consigli di esperti. Certo, gli argomenti sempre trattati con una vena ironica, ma anche con tanta superficialità.

Nella prima stagione mi riferisco alla tematica dell’aborto, di cui si è parlato sì, ma il personaggio che ha preso la decisione non ha più pensato/ripercorso/parlato di quello che è successo.
Premetto, evitando fraintendimenti: sono pro aborto, non mi sto nascondendo dietro un dito, sto solamente sottolineando l’ovvio. Insomma, non si sta dicendo che Maeve avesse dovuto avere ripensamenti, si sta dicendo che una seduta dallo psicologo o qualcosa di simile, non avrebbe fatto del tutto schifo, eh.
Ma no, torniamo sempre al fatto che: Otis è innamorato di Maeve, ma Maeve lo nota solamente alla fine, quando ormai lui sembra essere andato avanti e aver trovato qualcuno che, sebbene non gli piaccia quanto Maeve, lo fa stare bene.


Trama

La narrazione ricomincia da dove eravamo rimasti: Otis ha rovinato il suo rapporto con Maeve (Emma Mackey) ha cominciato una relazione con Ola, la figlia dell’idraulico che nel frattempo ha intrapreso qualcosa con sua madre. Ma soprattutto, Otis ha scoperto la masturbazione. Come accade con la maggior parte dei vizi, il ragazzo non può fare a meno di continuare a toccarsi, a scoprirsi, anche nei momenti e nei luoghi meno opportuni, ma nel frattempo la vita sessuale con Ola non riesce a fare passi avanti.
Così, se da un lato c’è un po’ di ansia da prestazione, dall’altra c’è una relazione tra sua madre e Jakob, il padre di Ola. Questo elemento sarà ricorrente e non farà che provocare ulteriori equivoci, gag e momenti assurdi. 

Il primo episodio riprende un po’ tutti i personaggi che avevamo lasciato, a partire da Eric (Ncuti Gatwa) che affronta i suoi sentimenti contrastanti per Adam, ex bullo della prima stagione che ha finito per innamorarsi della sua stessa “vittima”. (NB. Mi riferisco alla scena della prima stagione in cui si dedica al ragazzo, lasciandosi andare completamente).

Nel frattempo Maeve vuole ricostruire la sua vita dopo l’espulsione al Moordale e l’allontanamento sia di Otis sia di Jackson. Nel frattempo lavora in un chiosco di dolci, in un centro commerciale, ma riceve una visita inaspettata da sua madre e così decide di tornare a scuola, tramite un’escamotage ben riuscito. Così Otis Maeve riprendono il business clandestino dispensando consigli amorosi e sessuali agli studenti della Moordale.

Il rapporto conflittuale con suo padre, il preside della scuola, riporta Adam in città. 

Primo episodio 

Il primo episodio in realtà verte su un’epidemia derivante da un’infezione sessualmente trasmissibile: la Clamidia. Tutta la scuola sembra averla e il panico dilaga, ma Otis e sua madre riconoscono subito che si tratta di pochi casi di infezione, il resto degli studenti è semplicemente affetto da isteria di massa. Chiaramente emerge la perdita di controllo sugli studenti della Moordale.
Sex Education 2

Arriva così, per risolvere il caos che perturba la scuola, la presidentessa del consiglio scolastico che comprende quale è la reale soluzione: riprendere il corso di educazione sessuale e farlo in maniera incisiva e competente. Per questo, la madre di Otis verrà chiamata come esperta e come consulente scolastico. 

 


Tematiche 

Non vi ho spoilerato nulla di che ancora, state tranquilli. Ma c’è una cosa che mi preme tantissimo: le tematiche. Laurie Nunn continua e esplorare il mondo dei teen, cercando di raccontare esperienze, disavventure, perversioni e traumi. Si parte sempre alla leggera, ma poi si arriva a toccare temi delicati e profondi.
Come le molestie. Questa tematica è stato un piacere vederla finalmente sul grande schermo. Soprattutto per la protagonista scelta: Aimee Gibbs. Proprio lei. La ragazza spensierata che sembra perdonare tutti ed essere un po’ tonta. Proprio lei.

Sex Education 2
Ed è commuovente il momento in cui si lascia andare, in cui urla al mondo che non solo le “hanno rovinato i suoi jeans preferiti”, ma qualcuno di sconosciuto si è masturbato addosso a lei che ormai, non riesce più a salire sull’autobus.
Una tematica toccante e scene delicate quelle che la ritraggono, come la storia tra lei e il suo ragazzo che, una volta scoperto si comporta in maniera stupenda.

Non pretende, aspetta, le sta vicino, non la tocca. Non finché lei non gli dà il segnale.

Penso di essere pronta per un abbraccio!


Commento 

Ma quindi, cosa non ha funzionato in Sex Education?
In sintesi? La trama inghiottisce completamente l’elemento educativo. Non sparisce del tutto, certo, ma viene adombrato molto spesso da ciò che accade.

Gli Showrunner si saranno concentrati su tutti i personaggi già comparsi nella prima, spingendo al massimo sull’evoluzione, sul tematiche attuali: come il pansessualismo, il gender fluid, il bisessualismo e le perversioni sessuali. Ma non è comunque quello che non ha funzionato in Sex Education 2.
Non è possibile tirare in lungo continuamente la storyline principale  – Maeve e Otis Jean e Jakob – pur di trarne tre stagioni. Il rischio è quello di diventare l’ennesima stagione di Tredici senza capo né coda, senza basi e coerenza.

Non possiamo rovinare comunque un buon prodotto teen – uno dei migliori in circolazione – e soprattutto, potremmo anche pensarlo come a un piccolo gioiellino di Netflix, sperando che tutto non venga rovinato in un’ennesima terza stagione vuota.

Le premesse, però, stanno via via sciamando e dalla prima si stanno facendo piccoli passi indietro – ad esempio sul discorso educativo, che era uno dei fulcri della serie.

Non ci resta che sperare che l’attesa non sia vana e che la terza stagione dia una conclusione degna alle avventure di Otis. 

-Poison ξl