Agatha Christie, Signora del Giallo
Sono onorato di svolgere il primo editoriale dell’anno! Quale argomento ho deciso di portarvi? Ovviamente una delle mie scrittrici di libri gialli preferite: sto parlando di Agatha Christie!
Biografia: la vita di Agatha Christie
Dame Agatha Christie, il cui nome completo è Agatha Mary Clarissa Christie, Lady Mallowan, originariamente Agatha Mary Clarissa Miller, nasce a Torquay il 15 settembre 1890. È stata una scrittrice e drammaturga britannica. Conosciuta ai più per i suoi romanzi e racconti gialli, si annoverano anche moltissimi racconti e opre teatrali, nonché romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Hercule Poirot e Miss Marple
Nel 1920 viene pubblicato il suo primo romanzo poliziesco, Poirot a Styles Court, con protagonista Hercule Poirot, ex ufficiale della polizia belga – noto per i suoi magnifici baffi e la testa a forma di uovo. L’ispirazione derivò da molti rifugiati belgi che vivevano in Torquay e dai soldati belgi che aiutò a curare come infermiera volontaria durante la Prima Guerra Mondiale. Appare in 33 romanzi e 54 racconti.
Nel 1927 uscì Miss Marple e i tredici problemi, che vedeva Miss Jane Marple alle prese con diversi casi. L’idea nacque quando Agatha vide sua nonna con le comari: sia Jane che la nonna “si aspettano sempre il peggio di tutti e di tutto, e furono, con un’accuratezza quasi spaventosa, di solito nel giusto.” Compare in 12 romanzi e 20 racconti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale vennero scritti Sipario e Addio Miss Marple, ultimi casi di questi due grandissimi detective. Non vennero mai pubblicati, se non alla fine della sua vita, quando la Christie si rese conto di non poter più scrivere altri romanzi.
Opere celebri
Come ogni grande autore, anche la Christie vanta un annovero di opere più conosciute di altre. Eccone alcune:
- Poirot Indaga – 1920: primo scritto della Christie e relativa comparsa di Hercule Poirot;
- Miss Marple e i Tredici Problemi – 1932: prima opera dove appare Miss Marple;
- Assassinio sull’Orient Express – 1934: divenuto famoso per l’adattamento cinematografico del 1974, ha ricevuto un remake nel 2017;
- Dieci Piccoli Indiani – 1939: “Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un po’: un si fuse come cera e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino si impiccò, e nessuno ne restò.”
- Le Fatiche di Hercule – 1947: ispirato alle Fatiche di Ercole, ne riprende le caratteristiche;
- Tre Topolini Ciechi e Altre Storie – 1950: raccolta di 9 racconti. I tre topolini ciechi apparsi in Shrek sono un chiaro riferimento al racconto;
- Appuntamento con la Paura – 1961: otto diversi racconti, con altrettanti protagonisti.
Agatha Christie: una rivoluzione del genere
Agatha Christie ha da sempre avuto la reputazione di regina del crimine, costruita grazie al gran numero di trame classiche che introdusse. Alcune di esse divennero esempi famosi, che tutt’ora vengono studiati da tutti coloro che si cimentano nella scrittura di un testo simile. La formula era abbastanza banale: un omicidio è commesso, vi sono dei sospettati che nascondo dei segreti, il detective scopre mano mano questi segreti, rivelando il più intrigante alla fine, che si può ricollegare all’assassino. I colpevoli spaziano da bambini a poliziotti, passando per narratori, individui già defunti. Molte volte essi comprendono sospetti noti, come nel caso di Dieci Piccoli Indiani, oppure tutti i sospettati, come in Assassinio sull’Orient Express. Alla fine il detective riunisce i sopravvissuti in una stanza, sperando con estrema perizia il ragionamento deduttivo e rivela infine il colpevole. Solo raramente lascia al malfattore l’onere di spiegare come sono avvenuti i fatti (Dieci Piccoli Indiani e Nella mia Fine è il mio Principio).
Sono entusiasta di aver potuto dedicarmi alla scrittura di questo editoriale, tenendoci moltissimo. Spero vi possa essere piaciuto, Shadow!
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