Ammettiamolo, non è comunque il titolo a fare la differenza in questo caso. Sicuramente è troppo lungo, ma questo non cambia che l’incasso possa triplicare cambiando solamente il titolo.
Nonostante un’ottima accoglienza da parte della critica e del pubblico americano, al suo debutto il film ha incassato solamente 33 milioni di dollari, diversamente erano invece previsti 45 milioni. Se volessimo fare un confronto:
– Joker: 130 milioni.
– Deadpool: 90 milioni.
Certo, non è previsto un completo flop, ma sicuramente non andrà come sperato.
-Le Birds of Prey
Diretto da Cathy Yan, Birds of Prey è ambientato a Gotham City.Il criminale Roman Sionis e il suo braccio destro Zsasz prendono di mira la giovane Cassandra Cain, senza preoccuparsi dei danni che provocano nel resto della città. Harley Quinn racconta di come la sua strada abbia incrociato quella di Huntress – in italiano Cacciatrice, Black Canary e Renée Montoya e della nascita di questo team per fermare Roman.
Sono passati quattro anni da Suicide Squad e Harley Quinn ha abbandonato Joker. Cerca di superare la rottura, mangiando cibo spazzatura, prendendo droghe e bevendo a più non posso. È per la prima volta da sola e così comincia ad assaporare il gusto dell’indipendenza, della libertà. Il suo passato però le ha procurato molti nemici: difatti è perseguitata da molta gente che vuole ucciderla, ad iniziare dal nuovo re del crimine, Black Mask, interpretato da Evan Mcgregor.
Nel frattempo conosciamo: Dinah Lance, Black Canary, dotata di un potente urlo ultrasonico – la domanda è: perché sviene dopo aver usato il suo potere? – ; Huntress, ovvero Helena Bertinelli, un’eccellente combattente discendente di una famiglia mafiosa italo-americana; e l’agente di polizia Renée Montoya.
Black Mask dà la caccia a ognuna di loro ed è per questo che Harley decide di fare squadra per sconfiggere il vero nemico.
Nascono così le Birds of Prey, un team di vigilanti tutto al femminile. Sembra proprio essere l’occasione di dimenticare per sempre il principe del crimine, il suo mad love… insomma, Joker.
-Commento
Margot Robbie è sempre bellissima e brava, lo sappiamo. Ma c’è qualcosa in più in questa pellicola? Tanti potrebbero dirvi di sì, tra cui Shadow e il Nabbo. Ma io, da fan di Harley Quinn, devo dirvelo.
La trama è labile e in qualche modo, come metodo di narrazione è molto simile a Deadpool, in quanto spesso guarda in macchina e a tratti “sfonda la quarta parete”, però non in maniera così evidente e caratterizzante. Si torna indietro nel tempo un sacco di volte, questo perché la sceneggiatura non è particolarmente esemplare. La regia è discreta e l’azione è resa piuttosto bene, ma gli manca qualcosa.
La fotografia è accattivante e simpatica, tanto da essere pienamente nel mood del film pop e coloratissimo.
La prima parte del film non è molto interessante, ma la seconda parte attira molto di più l’attenzione dello spettatore.
Harley Quinn è la voce narrante che accompagna lo spettatore attraverso tutta la trama, per tutto il film.
Quello che non mi è piaciuto è che solo in alcune scene era presente il dolore della Regina del Crimine per la sua storia conclusa. Dimenticatevi della nostra Harley, dimenticatevi di Suicide Squad. O almeno, della nota “positiva” in Suicide Squad. Dimenicatevi del fumetto di Mad Love, Suicide Squad e Harleen.
Mio consiglio ai fan dei fumetti come me: guardatelo fin dall’inizio come se fosse un film qualsiasi e come se non si stesse parlando di Harley Quinn, ma di una criminale che le assomiglia. Molto, molto colorata.
Se per anni la DC è stata rimproverata di poca ironia – non sicuramente da parte mia – qui abbiamo un film con un linguaggio tutto nuovo ed elettrizzante.
Lascio a voi la parola se questa nuova Harley Quinn vi piace, ma secondo me la DC non ha ancora capito la vera forza dei proprio personaggi.
-Poison ξl
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