Locke&Key: chiavi magiche, ma non è Narnia
Ci sono chiavi magiche che permettono di andare ovunque si voglia, altre che ti permettono di entrare nella tua testa e in quella degli altri e altre ancora che riportano in vita i morti, in un certo senso.
Locke&Key è la nuova serie Netflix tratta dall’omonimo fumetto di Joe Hill, in Italia pubblicato dalla Magic Press, che racconta delle avventure della famiglia Locke. Qui potete trovare il trailer.
Trama
La serie racconta le avventure dei tre fratelli: Tyler, interpretato da Connor Jessyup (Falling Skies), Kinsey (Emilia Jones) e Bode (Jackson Robert Scott). Insieme alla madre, Nina (Darby Stanchfield, Scandal) si trasferiscono in Massachussetts, nella casa in cui è cresciuto il padre, Rendell Locke, e suo fratello Duncan.
Rendell è morto. Assassinato da Sam, uno degli studenti della scuola in cui svolgeva il ruolo di Consigliere Scolastico. Un evento tragico che segna i tre ragazzi e il loro modo di socializzare. Il senso di colpa accompagna Tyler, la paura di non aver saputo reagire Kinsey. Bode è molto giovane, quindi sente solo la grande mancanza della figura paterna. Ognuno di loro reagisce in modo diverso al trasferimento, anche se il sentimento comune è l’odio iniziale per questa casa malandata in un piccolo paese di provincia in cui non passano nemmeno i mezzi pubblici.
La madre fatica a superare il dolore, ma si fa forte per i ragazzi.
Le chiavi
È Bode a trovare la prima chiave. O meglio, è lui a essere attirato nella casetta in mezzo al bosco che cela il pozzo. Lì conosce “la donna del pozzo”, così chiamata da lui, che lo conduce alla scoperta delle chiavi.
La prima chiave che trova è la “Chiave Ogni Dove”, che permette di viaggiare e andare dove si vuole. La donna inganna il bambino, in quanto le serve l’oggetto per scappare da quel luogo in cui è stata confinata.
Chiave testa: utilizzata per la crescita personale dei ragazzi, per superare traumi e per rendere prigionieri.
Chiave fiammifero: sì, fa proprio quello che pensate.
Chiave ombra.
Chiave Eco:
Chiave Ogni Dove.
Chiave ripara tutto.
Commento
Per quanto le chiavi siano parte integrante della trama, in realtà per i primi 4/5 episodi, restano sullo sfondo e rimangono un secondo flusso di narrazione che si intreccia con la prima: la vita quotidiana dei ragazzi. Nei primi episodi si dà spazio al dolore e alla perdita dei ragazzi e alle loro difficoltà di superare la morte di Rendell, andare oltre e socializzare.
Nei primi episodi c’è molto dramma adolescenziale, ma è davvero ben gestito. Soprattutto è una delle poche serie in cui il dolore per la perdita di qualcuno viene gestito in maniera egregia e reale.
All’inizio è difficile e Locke&Key ci mette davvero un po’ a ingranare, ma arrivati all’episodio 7 si arriva al colpo di scena. Resistete!
Locke&Key ha saputo rialzarsi dalla lentezza dell’inizio, creando una serie non originalissima, ma davvero piacevole da guardare.
Adorabili i riferimenti, soprattutto da parte del bambino, a Narnia e alla magia.
Da recuperare.
-Poison ξl