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Tidal Lock – The eternal sun il distopico nostrano che cercavi!

Tidal Lock – The eternal sun è un manga italiano scritto da Andrea Kha e disegnato da Sayuki Nanaji, edito da MangaSenapai e pubblicato nel 2019.

Qual è il genere di Tidal Lock?

Partiamo col dire che i distopici – che siano film, libri, manga o anime – non mi sono mai piaciuti. Questo succede perché di solito ci sono tantissime incoerenze che non tollero. Per esempio: avete mai notato come ci sia l’anarchia più totale – quindi niente governi o forze politiche – ma tutto funzioni alla perfezione? L’elettricità presente nei centri abitati e i supermercati sono quasi sempre forniti di qualcosa. Sono elementi che mi fanno un po’ storcere il naso. Tidal Lock invece, grazie al cielo direi, si è tolto tutti questi problemi: siamo in un distopico rurale, le comunità sono tornate a lavorare la terra e allevare animali. Ha senso: ci ritroviamo su una Terra devastata da un lato da un sole che incendia tutto ciò che incontra, e dall’altro i ghiacciai che si estendono a vista d’occhio. Mantenere un’ambientazione post apocalittica avrebbe decisamente svantaggiato il manga in tanti, troppi modi.

Trama e Narrazione

La trama non è molto originale, ma diciamoci la verità: al giorno d’oggi avere una trama originale è improbabile, se non addirittura impossibile, perché abbiamo già visto tutti gli scenari possibili. Secondo il mio parere, l’obbiettivo di un buon storyteller non dovrebbe essere trovare la trama originale del secolo, quanto rendere personale e unica attraverso determinati elementi la trama che si ha a disposizione. Non posso dare un parere completo sulla trama perché Tidal Lock – The eternal sun è soltanto il primo dei due volumi. Mi limiterò pertanto a dire che è una classica trama da distopico: c’è una situazione iniziale d’emergenza e i giovani più forti vengono mandati fuori dal villaggio in esplorazione, per capire se possa esserci un posto migliore per la comunità in cui stare.
La narrazione degli eventi mi è piaciuta, ho apprezzato i vari ritmi scanditi fra una pagina e l’altra, come prima sia lento e poi più veloce. Avete fatto un ottimo lavoro, un bel pollicione in su!

Character Design

Il character design utilizzato da Sayuki è sicuramente inconfondibile: riconoscerei il suo tratto e il suo stile fra milioni. I ragazzi di Tidal Lock indossano tutti la stessa uniforme, che a mio parere ricorda un po’ quella di Naruto. Qui sono gusti: per me è stato un punto a favore, dato che è stato il manga che mi ha iniziata a questo mondo, come credo per altri milioni di ragazzi e ragazze.
Per quanto riguarda i personaggi di per sé, anche qui, non ho molto da dire: per ora rientrano perfettamente all’interno delle varie categorie di personaggi di un classico shonen – manga d’azione e d’avventura. Abbiamo il protagonista Hisao, il fratellino rompiscatole, quello che fa ridere tutti, la ragazza e l’antipatico del gruppo. Ovviamente non possono mancare il love interest del protagonista (lo ammetto, la mia preferita!) e l’anziano saggio. Funzionano bene, e cavallo che vince non si cambia. Spero però che vengano resi un po’ più indipendenti nel secondo volume.

Note dolenti: dialoghi e tagli

Eh lo so, lo so: le note dolenti non sono mai carini, ma prima o poi devono arrivare.
Ora, non è che ci siano degli errori madornali o delle cose che mi abbiano fatto accaponare la pelle, al contempo si poteva fare di molto, molto meglio. I dialoghi all’interno di Tidal Lock sono bana
li, sono frasi che abbiamo già visto e rivisto un migliaio di volte: ragazzi, la lingua italiana è bella perché varia, sfruttatela! Osate un pochino di più, mettete più pepe fra i vostri personaggi e non abbiate paura di far dire loro ciò che realmente pensano, non filtrateli! Fate in modo che siano veri.
PS: di errori grammaticali e ortografici all’interno dei dialoghi purtroppo ce ne sono parecchi. Consiglierei a chiunque sia l’editor di Tidal Lock 2, di farci un po’ più di attenzione, perché sono davvero noiosi da riscontrare.
Un’altra cosa che mi è saltata all’occhio in maniera più che evidente sono i tagli legati alla narrazione: si sente la mancanza di alcune parti all’interno del volume. Vanno a ledere la capacità del lettore di empatizzare con i personaggi e l’ambientazione – cosa che in un prodotto come un manga è decisamente importante. Anche perché è solo grazie a quella, all’empatia, che decido di proseguire con la lettura o se mollare.

Curiosità

Una piacevole sorpresa all’interno di Tidal Lock sono state le pagine del diario. Hisao, durante le esplorazioni, tiene un quadernetto su cui appunta tutto ciò che vede e succede. È bello poter vedere gli sketch del ragazzo, leggere i suoi pensieri ed entrare più a contatto con questo mondo misterioso e i suoi abitanti. Bellissima trovata, non abbandonatela vi prego!

 

Nonostante ci siano un paio di punti a suo sfavore, Tidal Lock – The eternal sun è un primo volume avvincente. Ve ne potrete staccarr solo quando l’avrete finito – e vorrete immediatamente il secondo! Quindi che state aspettando? Cliccate qui per acquistare la vostra copia sul sito di MangaSenpai, qui per seguire Sayuki Nanaji e qui per Andrea Kha!
Non dimenticate di lasciare un like e un commento, alla prossima recensione!

Rainbow Umi

thenerd

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