Eludere la morte sembra un chiodo fisso per tutta l’umanità. Altered Carbon, serie statunitense creata da Laeta Kalogridis, ci parla proprio di questo.
Tratta dal romanzo cyberpunk Bay City (Altered Carbon) di Richard K. Morgan, la storia parla di un futuro distopico in cui la coscienza umana può essere codificata come I.D.U. (Immagazzinamento Digitale Umano) e caricata su “pile corticali”. Il corpo assume così la mera funzione di una custodia, che può essere cambiata a proprio piacimento o, meglio, in base alla disponibilità economica.
Mi raccomando, se non avete ancora finito di vederla… Fate attenzione agli spoiler!
Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman, mentre Will Lee Yun lo interpreta nella sua prima custodia) viene risvegliato dopo aver passato 250 anni in prigione “sotto ghiaccio” (ossia senza un corpo). La sua colpa era aver tradito i CTAC (le forze armate) per entrare a far parte di un gruppo di ribelli chiamati Spedi, impegnati nella lotta contro il potere dittatoriale del Protettorato. A richiedere il suo risveglio è Laurens Bancroft (James Purefoy), un Mat, cioè uno degli uomini più influenti e ricchi del pianeta, che lo assume per indagare sul suo omicidio/suicidio. Bancroft, infatti, era stato trovato morto e l’ultimo backup della sua pila era stato cancellato. Qualcuno aveva cercato di eliminarlo senza riuscirci o era lui stesso ad aver provato a metter fine alla sua vita? Kovacs deve scoprirlo per avere in cambio la libertà.
In realtà, scopriamo che dietro a tutto questo c’è qualcun altro: la sorella di Kovacs, Reileen (Dichen Lachman), creduta morta in un attacco del Protettorato.
Un nuovo inaspettato amore, il ritorno di un amore antico, degli aiutanti improbabili – tra cui ricordiamo l’Intelligenza Artificiale (I.A.) Poe (Chris Conner) e Elliot (Ato Essandoh) – e un sacrificio finale che segnerà profondamente il nostro protagonista. Ma, per quanto riguarda i dettagli, lascio che siate voi a scoprirli!
Tak, questa volta interpretato da Anthony Mackie per via del cambio di custodia, riesce con fatica a ritrovare la sua amata Quellcrist Falconer (Renée Elise Goldsberry), leader degli Spedi e ancora una volta volto della ribellione contro il Protettorato.
Quell, però, non è la stessa di un tempo. C’è qualcosa dentro di lei che sembra possederla e che le fa commettere omicidi ai danni di altri Mat. La situazione è aggravata dalla presenza di Jaeger, interpretato da Daniel Bernhardt nei flashback e da Torben Liebrecht nel presente, a causa di un cambio di custodia. Jaeger, che ora si fa chiamare Ivan Carrera, altri non è che l’ex comandante dei CTAC di cui faceva parte Kovacs, e che non ha mai perdonato il suo tradimento.
Al fianco di Tak troviamo, anche questa volta, la nostra amata intelligenza artificiale Poe, nonostante sia stata gravemente danneggiata nel finale della prima stagione. A loro si aggiungono la dolce ma decisa Dig 301 (Dina Shihabi), anche lei una I.A., e la tenace Trepp (Simone Missick).
Seguire una serie in cui i personaggi principali cambiano così facilmente non è affatto facile. Non è la prima volta che gli sceneggiatori ci propongono un cambio di corpo, basti pensare a Doctor Who, ma devo dire che per me è stato diverso con Altered Carbon. Spesso sviluppiamo una sorta di attaccamento nei confronti dei personaggi e del loro aspetto.
Questi pensieri mi hanno fatto riflettere su quanto potrebbe essere sconvolgente trovarsi, per davvero, in un corpo diverso dal proprio. Anche questo argomento è stato abbondantemente esplorato dal cinema, ma credo sia un aspetto troppo affascinante per noi esseri umani per diventare obsoleto. Dunque, questa scelta è stata davvero interessante e trovo sia uno dei punti di forza della serie.
Questa è sicuramente una delle serie tv originali Netflix che consiglio se siete amanti del genere distopico e fantascientifico. Intrigante, soprattutto la prima stagione in cui c’è anche il mistero della morte di Bancroft da risolvere.
Il finale ci fa presumere che verrà prodotta una terza stagione, ma è ancora presto per dirlo, visto che ancora non è stato ufficializzato nulla. Non ci resta che aspettare e vedere se le avventure del nostro Kovacs continueranno!
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– Eleven’s Eggo
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