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“I’m a Derry Girl, motherfuckers!”

Derry Girls è una serie di Netflix, composta da due stagioni da sei episodi l’una – una passeggiata, per noi veterani da episodi di un’ora!

Vi ricordate Skins? Derry Girls è sullo stesso filone.

Quando ho iniziato Derry Girls ho inevitabilmente pensato a Skins: adolescenti con i loro problemi che tentano di condurre la vita seguendo i loro sogni. Derry Girls è la versione irlandese e leggera di Skins, molto più leggera. Riesce a farti ridere anche quando sai che è sbagliato ridere, ma lo fai comunque perché in fondo siamo tutti persone orribili.

Ma quindi cosa devo aspettarmi?

Devi aspettarti di essere trasportato a Derry (Londonderry), una piccola città irlandese nei primi anni ‘90. In quel periodo stavano finendo I disordini (The Troubles), una serie di conflitti che hanno colpito l’Irlanda, causando più di 3000 morti. Si dividevano in due fazioni: gli “unionisti” e i “nazionalisti”, chi voleva che l’Irlanda fosse completa e chi voleva mantenere il nord parte della Gran Bretagna.
Devi aspettarti quattro ragazze – Erin, Orla, Clare e Michelle – vivere come delle normali sedicenni che vogliono andare a vedere i Take That in concerto, vogliono andare a Parigi con il resto della classe, vogliono avere le prime esperienze sessuali. Devi aspettarti un collegio cattolico femminile come scuola – e ti sorprenderai quando Sister Michael sarà il tuo personaggio preferito.

Come fa ad essere divertente se c’è la guerra?

Questa è la magia che la regista, Lisa McGee, riesce a fare: i conflitti ci sono, hanno il loro peso, ma rimangono in una sorta di sottofondo. È come se diventassero parte integrante della routine giornaliera quindi quasi non te ne accorgi. Ed essendo le protagoniste adolescenti, non ridere dei loro casini – interni ed esterni – è del tutto impossibile.

La ciliegina sulla torta?

Secondo me, la classica ciliegina di questa serie, è il perché viene narrata: sicuramente ci sono una serie di motivazioni importanti e profonde, ma ce n’è una che mi ha colpito in particolare. Poche righe sopra vi ho detto che le protagoniste sono quattro ragazzine, ed è vero – in parte. Nella mia modesta opinione, il vero protagonista di Derry Girls è James, il cugino di Michelle, che si trasferisce da Londra. James va a scuola con le ragazze – questo perché tutti avevano paura che se l’avessero iscritto a una scuola maschile non solo l’avrebbero bullizzato, ma anche pestato. Si sa, fra irlandesi e inglesi non scorre buon sangue. James segue le ragazze ovunque ma non si riesce ad ambientare fino in fondo. Solo alla fine capisce che Michelle è la sua vera famiglia.

Beh, presto Netflix ha promesso la terza serie, quindi correte a mangiarvi le prime due e vi aspetto per goderci insieme la terza! Intanto vi lascio qui il trailer!
PS: guardatelo in inglese perché ne vale la pena, ma vi avverto, sarete obbligati a usare i sottotitoli, perché non ci capirete niente.

Rainbow Umi

thenerd

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