Dangerous Lies: un’occasione sprecata

In questo periodo di lockdown abbiamo cercato film di diverso genere e target e questa volta abbiamo scelto un thriller: Dangerous Lies. Apprezzo abbastanza questo genere e dalle premesse mi sembrava un’ottima proposta di Netflix – tanto da essere anche nella top 5. 

Dangerous Lies è un film di Michael M. Scott.
Katie, alias Camila Mendes, ossia Veronica di Riverdale, è un’ex cameriera che lavora come badante/infermiera di un ricco signore anziano. Lui è interpretato da Eliott Gould ed è un uomo generoso e purtroppo, molto cagionevole di salute. Katie è sposata con Adam (Jessie Usher) visto recentemente in The Boys) e hanno diversi problemi economici. Esasperata, Katie si confida con il suo “paziente” e lui decide di darle una sorta di aumento/prestito per aiutare la giovane coppia. Una volta arrivati alla banca, Katie si accorge dell’“errore” dell’importo, ma ormai non hanno più tempo: devono pagare delle bollette urgentemente e non possono tornare a chiedere spiegazione al padrone di lavoro. Incassano l’assegno, ripromettendosi di parlarne con lui o di restituire l’importo. L’indomani però l’uomo muore improvvisamente e dopo il funerale Katie scopre di essere l’unica erede della sua fortuna.

Per quanto sia meglio aspettare del tempo, i due si trasferiscono nella casa. Una serie di pericolosi segreti vengono a galla e i due restano invischiati in una complicata rete di misteri, bugie e delitti.

Katie sarà costretta a mettere in discussione le motivazioni di chi la circonda, soprattutto di coloro che ama di più.

Commento

Le inquadrature e le scene di Dangerous Lies sanno di già visto e ricordano quelle di Cena con delitto – Knives out ma vengono sviluppate in maniera banale e prevedibile. Certo, se fossero sviluppate darebbero vita a un thriller avvincente e suggestivo, di capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Ma come ci vengono presentati è quello che nasconde un lato oscuro inaspettato.

Per questo, Dangerous Lies non riesce mai a catturare chi lo guarda: troppo facile da prevedere.