In questi tempi di covid-19 bisogna un po’ arrangiarsi, fra reti Wi-Fi che non funzionano e cosplay abbandonati nell’angolo, quest’intervista a distanza è stata battuta sulle pagine di Word. Alice e Federica sono moonsea_cosplay, una coppia strabiliante e piena di talento.
A: È stato un amore maturato attraverso gli anni: mio padre mi portò alla mia fiera del fumetto nel lontano ’95 (ero piccolissima) ma ricordo ancora tutto come fosse ieri. C’erano già i primi cosplayers, ma il vero colpo di fulmine si è verificato fra il 2006 ed il 2007, grazie all’ennesimo Romics a cui ho partecipato assieme a Federica. Ho deciso poi di provare a cimentarmi anch’io assieme a lei con il mio primo costume, e così fra il 2007 ed il 2008 abbiamo sfornato i nostri primi lavori. Ormai possiamo dire di appartenere alla “vecchia guardia” del cosplay ahah!
F: In maniera molto semplice, quasi senza pensarci. Io e Alice siamo sempre state grandissime appassionate di cultura giapponese, manga e anime – abbiamo fatto amicizia proprio parlando di Inuyasha! Spesso ci capitava di ammirare foto di cosplayers giapponesi sul web, chiedendoci cosa si provasse ad indossare i panni del proprio personaggio preferito per qualche ora. Poi ho scoperto le fiere del fumetto grazie a lei, abbiamo sperimentato con mano cosa significasse prendere parte ad un evento in cosplay e immergersi in un’atmosfera particolare, quasi magica. Così abbiamo deciso di provarci anche noi! Era il 2008, per cui ormai – come ha detto anche lei – ci autoproclamiamo “veterane” o “cosplay moms”, ahahah!
A: Sono sempre stata una persona piuttosto interessata all’arte e alla creatività in generale. Fin da piccola creavo dei vestitini per le mie bambole (con scarsi risultati), quindi direi che la decisione di cominciare a realizzare i miei cosplay da sola è stata la conclusione naturale di un percorso durato tanti anni. Purtroppo, nessuno nella mia famiglia sa cucire, quindi ho dovuto apprendere tutto da sola tramite errori ed esperienza maturata. Alla fine però la soddisfazione è tanta, anche se con gli anni mi sono specializzata più nel crafting e nel wig styling. Il cucito invece è diventato il campo di specializzazione di Federica, io principalmente disegno i cartamodelli dei nostri costumi!
F: È stata una specie di conseguenza spontanea: mi è sempre piaciuto pasticciare con stoffe e vari materiali per creare qualcosa di nuovo. Fin da quando ero piccola ogni carnevale era un’occasione in più per indossare un abito fatto a mano da mia madre. Mia nonna e la mia bisnonna cucivano entrambe benissimo, per cui in famiglia abbiamo sempre avuto familiarità con la macchina da cucire. E poi mi sono spesso ritrovata a mettermi in gioco cercando di ricreare i vestiti dei miei personaggi preferiti quasi da zero. Sia perché non trovavo i costumi da acquistare sia perché ho una passione gigante per costumi e stoffe. E riuscire ogni volta a realizzare un modello più complesso del precedente è sempre una soddisfazione immensa! Soprattutto perché sono autodidatta, anche se mi piacerebbe studiare taglio e cucito e ricevere una formazione un po’ più professionale, prima o poi.
A: Se si tratta di un villain/antieroe, allora è roba per me. *ride* No, in realtà tendo ad innamorarmi dei personaggi in cui ritrovo una parte di me stessa oppure dei quali mi piacerebbe condividere qualche tratto del carattere e dell’aspetto. Mi piace provare ad assomigliargli per qualche ora, arrivo addirittura a studiare diversi tipi di contouring per cercare di riprendere al meglio i tratti del personaggio nel caso fossero diversi dai miei (come ho fatto ad esempio per Kylo Ren).
F: Dipende! Generalmente mi innamoro alla follia di personaggi che trovo più simili a me a livello caratteriale: vestirne i panni è anche un modo per sperimentare quei lati di me in modo diverso e vedermi “sotto un’altra luce”… soprattutto quando ho un progetto fotografico in mente e il personaggio diventa un modo per esprimermi, una sorta di musa a cui mi ispiro. Ma ci sono anche personaggi completamente diversi da me che scelgo come una sorta di sfida, magari perché li apprezzo o, semplicemente, l’idea di vestirne i panni per un giorno mi diverte.
A: Grazie a mio padre. Era un grandissimo appassionato sia di Star Wars che di Star Trek, e quando avevo più o meno sette anni ricordo bene che tornò a casa con delle VHS trovate chissà dove della prima trilogia di Star Wars. Era una versione che oggi è praticamente da collezionisti. È stato un vero e proprio colpo di fulmine: mi sono innamorata immediatamente di quella galassia lontana lontana e dei suoi personaggi. Ricordo che all’epoca gli effetti speciali mi lasciarono di stucco, nonostante fossero ormai già abbastanza datati. Insomma, ne conservo un ricordo davvero prezioso.
I miei personaggi preferiti sono diversi sia come “allineamento” che carattere. Probabilmente Kylo Ren è uno dei miei personaggi maschili preferiti, assieme ad Obi-Wan Kenobi e Luke Skywalker. Asajj Ventress regna sovrana nel mio cuore assieme a Padmé Amidala, Leia Organa e Ahsoka Tano.
F: Tutto è iniziato quando avevo dieci anni: stavano trasmettendo Episodio I in televisione e ricordo ancora come spalancai gli occhi davanti al crawl e a quello che seguiva, tra battaglie a bordo di astronavi, spade laser e senatrici dagli abiti meravigliosi. Qualche anno dopo ho recuperato la trilogia classica, e la mia passione non ha fatto altro che aumentare, arrivando a farmi scegliere la saga come argomento portante della mia tesi di laurea in Lingue Orientali. Si può decisamente dire che mi abbia accompagnata negli anni, insomma.
Il mio personaggio preferito in assoluto è, come forse avrete capito, Rey. Mi rivedo così tanto in lei e nelle sue difficoltà da considerarla una sorta di mio “alter ego”. Mi ha accompagnata in più di un’occasione facendomi sentire più sicura di me e del mio carattere.
F: L’idea di poter rendere felici altri appassionati come me, grandi ma soprattutto piccini. Non appena ho scoperto che molti eventi si svolgono in ospedale o presso altre associazioni benefiche mi sono immediatamente interessata su come entrare in Legion. Infatti tra i miei eventi preferiti ci sono quelli trascorsi in corsia, come il primo in assoluto a cui ho preso parte. Vedere i bambini (e non solo!) sorridere e posare per una foto accanto ai loro personaggi preferiti, chiedere se possono tenere la spada laser e sentirsi salutare con un “Ciao Rey!” sono sempre soddisfazioni meravigliose.
F: Fortunatamente mi sono ritrovata tra persone straordinarie – la sezione romana di cui faccio parte – che mi fanno sempre sentire a mio agio durante gli eventi! Sono un tipo schivo e non sempre per me risulta semplice fare amicizia “al primo colpo” e dal vivo. Per cui sono davvero contenta di aver trovato tante persone così amichevoli e gentili, che mi hanno sempre fatto sentire accettata e rendono quelle giornate una gioia 😀
F: Generalmente l’evento – che sia in ospedale, in fiera, al Disney Store o al cinema – viene deciso un mese o qualche settimana prima, e sul forum ufficiale si apre una discussione in cui si “segna” chi potrà partecipare. I turni e le adesioni sono organizzati con molto rigore, alla fine si tratta di rappresentare un gruppo di costuming internazionale e quindi è necessario stabilire regole e un “piano d’azione” da rispettare per non creare confusione. Per il resto l’atmosfera che si crea è molto tranquilla e informale, tanto che a volte mi sono ritrovata a chiacchierare con persone che conoscevo solo di vista nel modo più naturale possibile!
A: Con la quarantena purtroppo abbiamo dovuto rallentare forzatamente il ritmo dei nostri lavori, ma stiamo preparando diversi progetti per il futuro, sia a livello di cosplay completi che di make-up complessi. Mi sono assolutamente innamorata di Death Stranding e dei suoi personaggi, quindi ho deciso provare a realizzare il costume di Higgs Monaghan assieme a Federica. Probabilmente sarà il costume più complesso mai realizzato finora. Se parliamo di Star Wars, mi piacerebbe tantissimo realizzare un photoset nei panni di Ben Solo ispirato ad una delle ultime scene di Ep.IX. Per il resto, ho in progetto diverse versioni di Crowley da Good Omens, Elsa da Frozen 2, Balalaika da Black Lagoon (un dream cosplay storico) ed altri cosplay in forse o da definire. Vedremo cosa ci porterà il futuro!
F: Innanzitutto, quello che doveva essere il nostro progetto numero uno del 2020, Fragile da Death Stranding, videogioco meraviglioso che Alice mi ha fatto scoprire e amare. La quarantena l’ha purtroppo rallentato, ma ho già acquistato il mio costume. Mancano solo la parrucca e i materiali del mio ombrello/trasporto da realizzare, una sfida che Alice ha accettato molto volentieri! Poi ci sarebbe la versione femminile “base” di Aziraphale di Good Omens e altre sue versioni originali, Revy da Black Lagoon, Anna da Frozen 2. Un dream cosplay che mi piacerebbe tantissimo concretizzare è Motoko Kusanagi da Ghost in the Shell, almeno la versione del film anime del 1995. Sono tanti, ma speriamo possano venire tutti bene come sogniamo!
Vi siete persi la nostra ultima intervista? Nessun problema, è proprio questa!
Cliccate invece qui e qua per supportare Alice e Federica nei loro lavori meravigliosi!
(ps, tutte le foto sono di Alice, diamole i credits che si merita!)
– Rainbow Umi
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