Il Castello Errante di Howl – una storia senza tempo
Questo film d’animazione è uno dei capolavori del maestro Hayao Miyazaki, è innegabile: la storia mescola avventura, magia, amore e, soprattutto, accettazione di se stessi.
Ispirato al romanzo di Diane Wynne Jones, il primo, il film è stato prodotto dallo Studio Ghibli ed è divenuto un classico tra i film d’animazione del maestro.
Il Castello Errante di Howl (ハウルの動く城 Hauru no ugoku shiro)è del 2004 e ha come protagonista una ragazza, come Nausicaä della Valle del vento, La città incantata e Kiki – Consegne a domicilio.
Per ambientazione e costume, ricorda l’Europa degli inizi del Novecento, ma in un mondo in cui è presente la magia. Gli avvenimenti si svolgono in una nazione fantastica simile all’Alsazia degli anni precedenti alla prima guerra mondiale.
Molti edifici delle città sono identici a Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come fonte di ispirazione. L’ambientazione ha un’aria della Vienna imperiale tra il tardo Ottocento e il primo Novecento. Come anche le automobili e le macchine da guerra volanti sono tipiche del filone steampunk.
Il film d’animazione è stato riconosciuto come il numero 230 della classifica del “500 migliori film della storia” della rivista Empire. È stato presentato in concorso alla 61° esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, conquistando il Premio Osella per il migliore contributo tecnico.
Uscito in Italia il 9 settembre 2005, Miyazaki è stato premiato alla 62°esima mostra con il Leone d’oro alla carriera.
Howl e Sophie
Il Castello Errante di Howl racconta la storia di Sophie, una giovane fanciulla timida e introversa, che conduce una vita tranquilla lavorando in una boutique modesta di cappelli, l’attività di famiglia.
Sophie non pensa di avere un grande futuro e ha i dubbi e le incertezze tipiche dell’adolescenza: non si vede abbastanza carina o interessante e non pensa assolutamente di essere il genere di ragazza a cui il famigerato stregone Howl ghermirebbe il cuore. Eppure tutto cambia quando la ragazza si imbatte in un misterioso ragazzo dai grandi occhi azzurri e i capelli biondi.
Il loro fugace incontro dà una svolta alla vita di Sophie: purtroppo a causa di questo breve incontro, la Strega delle Lande le getta addosso una tremenda maledizione che la condanna a trasformarsi una versione di sé stessa anziana. È una maledizione di cui non può parlare.
Il viaggio di Sophie ha inizio: l’anziana donnina deve cercare un riparo. E dove lo troverà? Nel magico castello di Howl.
Tematiche
Il Castello Errante di Howl è un emozionante racconto sull’umanità, è il ritratto della dimensione introspettiva dell’essere uomo, una rappresentazione di un mondo quasi onirico, ma con le macchie nere tipiche della guerra.
È un film intriso di magia, con personaggi grigi, con eroi e antieroi, di persone cattive e buone, di persone che crescono e si migliorano, di chi è capace di perdonare e di chi, invece, rimane viziato ed egoista.
Sullo sfondo? Un’eterna lista tra bene e male e un continuo mutamento, in cui le parti in causa non possiedono profili veramente definiti.
La vecchiaia e la giovinezza sono temi presenti nei film, soprattutto per il confine sottile che hanno con il personaggio di Sophie. Ma è l’amore a farla tornare se stessa, giovane. Quando si ama, non si ha età.
Non conta l’apparenza, ma cosa hai dentro. E Rapa lo sa bene. Sono tanti i fattori che possono far cambiare l’aspetto fisico. Il tempo, le ferite, i trucchi, persino gli incantesimi, ma Il Castello Errante di Howl insegna ad essere se stessi, sempre. È proprio quella l’arma vincente: la bellezza della propria “anima”.
La guerra. Ecco l’altra tematica presente in questo film d’animazione ricco di sequenze di bombardamenti dalle quali non si può sfuggire. Una guerra che non è mai sensata e soprattutto in questo scontro non si capisce mai la vera ragione. Per i poveri civili è solo una forza inspiegabile contro cui è impossibile sopravvivere. Non si può combattere qualcosa che esiste senza una ragione.
E non ci sono giustificazioni agli occhi di guarda il film.
Personaggi
- Sophie Hatter (ソフィーハッター Sofi Hattā): ragazza diciottenne che viene trasformata in vecchietta dalla Strega delle Lande. Si innamora di Howl, ricambiata.
- Howl (ハウル Hauru): mago che abita in un castello magico che si muove per le Lande desolate apparentemente senza meta. In realtà Howl è alla ricerca proprio di Sophie, l’unica in grado di sciogliere il terribile incantesimo che lo tiene legato a Calcifer.
- Strega delle Lande (荒地の魔女 Arechi no Majo): vecchia strega che grazie alla sua magia riesce ad apparire molto più giovane di quello che è. Innamorata di Howl e gelosa di Sophie, la trasforma in una vecchia.
- Calcifer (カルシファー Karushifaa): demone del fuoco che in cambio dell’anima e del cuore di Howl ha accettato di diventare suo schiavo.
- Markl (マルクル Marukuru): bambino allievo di Howl.
- Suliman (サリマン Sariman): antica maestra di Howl e maga di corte.
- Heen: cane della maga Suliman, che accompagna Sophie al castello reale.
- Rapa o Testa di Rapa: il suo vero nome è Justin ed è il principe del regno vicino, trasformato in spaventapasseri da un maleficio; solo il bacio della ragazza amata (Sophie) può spezzare la maledizione. È chiaramente ispirato allo Spauracchio, simbolo del 22º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre.
- Honey Hatter: madre di Sophie, compare solamente in due scene; all’inizio del film, quando Sophie è stata appena trasformata in vecchietta, e quando, con la scusa di dire alla figlia che si è appena risposata, si introduce nel castello di Howl.
Howl e Sophie
Il mago Howl è il vero protagonista della vicenda. Bello, ma capace di trasformarsi in un demone, giovane e vanesio, Howl è un meraviglioso esteta che si preoccupa di piacere e di procurarsi godimento. Sfiora le più alte esperienze, ma senza viverle appieno. Ha il terrore della noia, cerca di essere interessante e ricerca di vivere cose e persone interessanti. Prima di Sophie, Howl rifiuta legami duraturi che lo imitano e lo costringono a una forma determinata.
Ma Howl è anche la vera metafora del cambiamento. Howl stesso svela il suo cambiamento a Sophie, quando lei gli chiede di non combattere, di fuggire dalla guerra:
«Perché? Io sono già fuggito a sufficienza. Finalmente ho trovato una persona che sento di dover proteggere. Sei tu, Sophie.»
Howl è come Dorian Gray di Oscar Wilde: volubile, a-amorale, edonista. Si crogiola nel dandismo e nel culto della bellezza.
Come il Faust di Ghoete, perde la propria innocenza (quella rappresentata metaforicamente dal giardino segreto, luogo puro e idilliaco della sua infanzia) in seguito a un patto stretto con un demone.
L’amore di Howl per Sophie è parte di quel processo di maturazione a cui vanno incontro tutti i personaggi della storia e che consiste nella comprensione dei propri sentimenti e delle proprie emozioni.
Inevitabilmente, i due personaggi sono connessi. Entrambi fanno un viaggio di maturazione che li legherà a tal punto da trasformarsi. Da vecchia a giovane, da volubile ad altruista.
Ma alla fine, l’amore vero scaccia tutti i demoni. Persino quelli che ti mangiano il cuore.