Leia Organa: Principessa e Generale
Chiunque abbia un minimo di conoscenza nerd generale sa che Leia (una volta Leila) Organa è la principessa più famosa della galassia. Di solito il suo nome viene trovato all’interno delle liste fra i personaggi femminili più badass della storia del cinema: ma perché? Oggi vi parlerò un po’ di lei e capiremo meglio insieme cosa la rende così speciale. Cliccate invece di seguitovper sapere cosa ne pensiamo di Star Wars: The Clone Wars!
Attenzione! Questa analisi è basata solo sulla trilogia originale. Non prende in considerazione né il nuovo canon né l’universo espanso.
Leia Organa come diplomatica, principessa e leader della Ribellione
Questa donna ha quattrocentomila cose da fare e coordinare e ci riesce alla perfezione. Non fatevi ingannare dall’appellativo di principessa: non ce la vedo ad aspettare sognante un qualche ballo per conoscere un principe da sposare. Né a passare le ore davanti a un armadio a scegliere quale abito indossare. Immagino invece una bambina curiosa che socchiude la porta dello studio di suo padre e lo osserva parlare con altri membri del consiglio, imparando la diplomazia; la immagino studiare tattiche di guerra e spionaggio; la immagino quando prende in mano un blaster per la prima volta e non sbaglia nemmeno un colpo. Bail deve averla cresciuta a pane e racconti sulla Prima Repubblica, mi piace pensare che menzionasse Padmé di tanto in tanto. Leia è diventata così il cuore della Ribellione, il Generale a cui tutti fanno riferimento, colei che sa sempre cosa fare durante un’emergenza.
Ma rimane anche una figura pubblica: deve fare il doppio gioco agli occhi dell’Impero, non deve mai farsi scoprire e le persone di cui fidarsi si possono contare sulle dita di una mano. Quando viene presentata a Vader viene detto che è “una senatrice che ritorna al suo pianeta”. Leia è leale e fiera, non cederebbe mai alcuna informazione sulla Ribellione, infatti nemmeno le torture di Vader e vedere Aldeeran in polvere fanno vacillare la sua forza di volontà.
Essere Principessa le dà la possibilità di instillare fiducia e speranza nei suoi alleati. Essere Generale le consente invece di dare la forza per mettere in atto le azioni necessarie per rendere quelle speranze realtà.
La principessa Leia: icona femminile in Star Wars – o per meglio dire, l’unica
Negli anni abbiamo avuto molti personaggi femminili all’interno del franchising, ma quando è stato lanciato Leia era l’unica presenza femminile sullo schermo – oltre alla zia di Luke. Dobbiamo un attimo contestualizzare: fine anni ‘70, film pensati prettamente per un pubblico maschile. Dobbiamo ringraziare che non sia iper sessualizzata già dal primo frame in cui appare. Non è la classica eroina tutta curve e parole dolci; Leia ha una lingua tagliente e non ha paura di utilizzarla. La sua autorità non viene mai messa in discussione – come nella scena in cui dà indicazioni ai piloti su cosa fare, sebbene lei non sia una pilota. Lucas ha fatto davvero un buon lavoro con Leia, peccato che sia stata l’unica e ci siamo dovute accontentare.
Han e Luke: fortunati ad aver incontrato la principessa
Luke ha passato la vita in una fattoria su Tatooine, a lamentarsi dei suoi zii, riparando droidi qua e là e dando la caccia ai topi: non esattamente la persona più preparata su come affrontare un Impero ingiusto.
Han Solo, dall’altro canto, non sa dove sta di casa: passa la sua esistenza a racimolare qualche credito o a scappare da coloro a cui li deve. Impero o Alleanza, per lui sono solo due fazioni che vogliono imporre regole da una o l’altra parte. E lui non vuole essere ristretto in alcun modo. Quando sta nel movimento, infatti, sembra che venga suonata “Should I stay or should I go” ogni volta che lo inquadrano, tanto che non ha idea di cosa stia facendo lì in mezzo.
Leia riconosce il valore che hanno e dà loro un motivo per restare: che sia la cosa giusta, la gloria, i soldi, o l’amore.
Han Solo: l’amore non è una debolezza
La cosa bella della storia con Han è che non va ad intaccare la forza di Leia in nessun modo, anzi; la rafforza ancora di più e dimostra come una donna non sia vittima delle sue emozioni. Spesso è Han quello che va in paranoia: quando Leia viene ferita durante la battaglia di Endor, è lei a mantenere il sangue freddo e a tenere sotto controllo la situazione. Iconico il loro “Ti amo” / “Lo so”, racconta come ci sia sempre tensione fra loro, una corda che viene tirata da entrambi ma mai mollata da nessuno. Leia arricchisce il mondo di Han e lo invita a restare, lo influenza con le sue scelte e con i suoi discorsi motivazionali. Han è cosi ammaliato da quella piccola ma grande donna che non può fare altro che arrendersi a ciò che prova per lei e cercare di diventare una persona migliore.
Sì ma è proprio così perfetta Leia?
Purtroppo, sì. E questo è il difetto più grande: non ha lati negativi, quindi può cadere nell’irrealismo. È bella, coraggiosa, intelligente, sa sparare, sa fare politica, è una leader ed è pure figlia di Vader, quindi ha qualche legame con la Forza. Non vi sembra un po’ troppo per un personaggio singolo? (spoiler: sì)
Leia rimane chi è per tutta la trilogia, non ha un vero sviluppo: il viaggio dell’eroe è riservato a Luke e Luke soltanto, il che è un peccato dato che Leia non è un semplice personaggio secondario e meriterebbe un po’ di più di quello che vediamo.
Donzella in difficoltà
Ho sempre detestato come in ogni Episodio Leia venga fatta prigioniera e abbia bisogno di essere salvata. Posso capire quando è al cospetto di Vader e Tarkin: lì c’è poco da fare. Ma un piano per evadere da Cloud City avrebbe potuto escogitarlo, per non parlare di Endor e degli Ewok. Certo, è un’occasione per mostrare quanto la sua dolcezza riesca a conquistare anche quegli (adorabili) mostriciattoli, ma da una principessa ribelle ci si può aspettare di più.
È anche vero che stiamo parlando di un’epoca in cui Lando Calrissian è di colore solo per non attirare accuse di razzismo, quindi mi rendo conto di non potere chiedere tanto. Ma perché sforzarsi di creare un’icona femminile, che uccide il suo rapitore con le stesse catene con cui la imprigiona, per poi darle questi momenti inutili? Per far risaltare il protagonista, okay, l’abbiamo capito, grazie tanto.
Leia è una figura a cui tutte le ragazze degli anni ‘80/’90 sono affezionate. È stata una delle prime a pavimentare la strada per i personaggi femminili di un certo rilievo e non mi stancherò mai di dire quanto sia stata fondamentale per tutte noi. È quella a cui si guarda, quella di cui vuoi fare il cosplay perché ti ha aiutata a crescere. E voglio ringraziare personalmente Carrie Fisher per l’immenso lavoro che ha fatto dandole vita, a nome di tutte quelle ragazze che hanno imparato a tenere testa e non arrendersi mai.
Vi lascio un piccolo video chicca: la doppiatrice italiana parla del personaggio di Leia e di Carrie, non perdetevelo!
E voi che ne pensate di questa Principessa? Fatemelo sapere nei commenti!
– Rainbow Umi
[…] avesse una viso puro e pulito. La scelta ricadde sulla figura di Mark Hamill. Per il ruolo della principessa Leila furono provinate diverse decine di attrici, più o meno famose, ma alla fine fu scelta la nostra […]
[…] un bel personaggio e che sia il legittimo creatore dei pargoli Skywalker. Si vede tanto di lei in Leia, acconciature complicate a parte. Hanno entrambe questo carattere ribelle e cocciuto, dalla lingua […]