Tredici 4: noia, disperazione, segreti e blackout
Se la terza stagione di Tredici mi aveva deluso a livelli cosmici, Tredici 4 mi ha annoiato allo stesso livello.
Tredici 4 è la nuova stagione uscita il 5 giugno su Netflix. Dai toni sempre drammatici e intensi, la serie è continuata per quattro stagioni, con pochi alti e molti bassi. Ma davvero molti bassi.
Eravamo rimasti alla morte di Monty, a cui era stata attribuita la colpa dell’omicidio di Bryce Walker. La situazione a scuola non è cambiata, anzi, è peggiorata: c’è quasi un vero e proprio stato di polizia.
Metal detector, poliziotti a scuola e telecamere.
La trama
La stagione inizia con Justin e Jessica ancora insieme. Justin è appena tornato dalla clinica e si è disintossicato. Capisce a quel punto di non riuscire a gestire una storia quando ancora lui stesso ha un equilibrio precario e lascia la ragazza che non riesce a capire le sue motivazioni.
Clay Jensen non sta bene. I fantasmi sono peggiorati, ora non c’è più solo Hannah, ma ci sono anche Bryce e Monty che non mancano mai di farlo uscire di testa. Ma stavolta Clay ha vuoti di memoria così grossi da non ricordarsi intere azioni. Per farla in breve: ha segreti anche con se stesso.
Alex deve fare i conti con l’insabbiamento delle prove di suoi padre, Tyler non ha del tutto chiuso i conti con il suo passato, ma l’amicizia di Clay continua a mandarlo avanti e a tenere duro. Zach è perso e si rifugia nell’alcool.
I ragazzi tentano di andare avanti, ma c’è qualcuno però che vuole e può provare l’innocenza di Monty: Winston, il ragazzo con cui ha passato la notte prima di essere arrestato. I due si erano innamorati e la morte del ragazzo, ucciso durante una rissa in carcere.
La situazione si complica quando a scuola si aggiunge la squadra di football ai sospetti su chi abbia davvero ucciso Bryce. A un certo punto, compare la scritta che tanto ha terrorizzato i nostri ragazzi.
Da questo punto in poi nulla si sistema e tutto si complica. Tutto diventa noia e ogni episodio sembra dover ammorbare ancor più una trama inesistente. Ogni episodio pare essere incollato con il vinavil, tanto da diventare così irreale da trascendere il confine del trash.
Come se l’oscurità stesse per inghiottirci.
Commento
Come sempre, Alex Standhall è il personaggio che merita una menzione. Il suo interprete, Miles Heizer ha dato vita ha un meraviglioso personaggio che scopre se stesso, vive i sensi di colpa. Il suo coming out e il suo modo di vivere l’amore e la sofferenza. Lui e Charlie sono dolcissimi e anche con Justin, nell’ultimo episodio, sono veramente bellissimi e reali.
Ma soprattutto, il modo in cui Alex alla fine si confessa, dando prova di coraggio, di smarrimento.
Meravigliosa la scena del funerale e l’addio tra Justin e Clay.
Così, tra un mistery inserito male e un tentativo maldestro di collegare tutto, Tredici 4 si rivela solamente un’accozzaglia di messaggi sbagliati e pericolosi. Ah e Clay Jensen ha bisogno di aiuto, smettiamola di negarlo.