MOSHI MOSHI di Yoshimoto: la recensione

MOSHI MOSHI di Yoshimoto: la recensione

Giugno 22, 2020 0 Di Saeturnus

Banana Yoshimoto - moshi moshi

 

Moshi moshi è un romanzo pubblicato nel 2010 dall’autrice giapponese Banana Yoshimoto (nome d’arte della scrittrice Mahoko Yoshimoto).

L’amato padre musicista di Yoshie è morto in quello che sembra un doppio suicidio d’amore con una donna sconosciuta, con la quale da tempo aveva una relazione. Trascorso un anno dall’incidente, Yoshie, decisa a superare il dolore e a dedicarsi alla sua passione per la cucina, si trasferisce dalla sua casa d’infanzia. Un minuscolo e vecchio appartamento a Shimokitazawa, un famoso quartiere hipster di Tokyo.
All’improvviso sua madre le comunica di volersi trasferire a vivere da lei. Una decisone inizialmente osteggiata da Yoshie ma tuttavia condivisibile, perchè la donna è ancora vulnerabile e scossa per poter vivere da sola in una casa grande e piena di ricordi.

Nonostante i tentativi di portare avanti la sua vita, nella sua personale elaborazione del lutto, Yoshie è perseguitata da incubi in cui suo padre le grida “moshi moshi”: cosa significano questi sogni? Forse suo padre sta cercando il telefono che ha lasciato a casa il giorno della sua morte? O forse sta cercando di comunicarle qualcosa?

 


L’autrice 

“Moshi moshi” in giapponese significa “pronto” al telefono. I fantasmi possono dire “Moshi” solo una volta, motivo per cui i giapponesi rispondono al telefono “Moshi moshi”, per dimostrare che non sono fantasmi.
Yoshimoto (Tokyo, 24 luglio 1964) è figlia del famoso poeta e critico Takaaki Yoshimoto, e sua sorella, Haruno Yoiko, è una nota fumettista in Giappone.

Yoshimoto si laurea all’Art College della Nihon University con una specializzazione in letteratura. Lì adotta lo pseudonimo di “Banana”, dopo il suo amore per i fiori di banana. Con la leggerezza della sua scrittura pacata e la sensibilità che la caratterizza, Banana Yoshimoto ci racconta la complessità dei rapporti umani e la fragilità della vita attraverso il percorso lento della rinascita.

-Saeturnus