Dopo Cinquanta sfumature di grigio con Dakota Johnson, è il turno di 365 giorni con Michele Morrone e Anna Maria Sieklucka.
Netflix stavolta ha puntato sul trash e sul mainstream a livelli massimi, non c’è che dire. Però, se il film sta facendo impazzire il web… beh, solo una piccola percentuale ha apprezzato il film, o meglio, ha apprezzato Michele Morrone.
365 giorni è un film che viene direttamente dalla Polonia, basato sul primo libro di Blanka Lipińska, 34enne di Pylawy con un passo di estetista, terapista-ipnotista e manager di locali notturni a Sopot.
Ecco una breve guida con tutti i libri (non ancora editi in Italia) e le loro trame.
Tutto comincia da qui: la vacanza in Sicilia di Laura, insieme al suo ragazzo Martín e a due amici. Nel giorno del suo ventesimo compleanno, Laura, giovane e tosta, ma soprattutto affascinante, manager di hotel, viene rapita da un giovane capo di una potete famiglia mafiosa, Massimo.
Cinque anni prima, lo sparo di un fucile ha tolto la vita a suo padre. Don Massimo è stato colpito e il suo cuore a quasi smesso di battere. Prima però ha visto una bellissima ragazza davanti ai suoi occhi: è Laura.
Il boss rinchiude Laura nella sua lussuosa villa e le dà 365 per innamorarsi di lui. Fino a quanto lei non vorrà, lui non la toccherà.
Il primo libro, da cui è tratto 365 giorni, Laura vive una favola e sta organizzando un matrimonio. Massimo si prende cura di lei, si gode i regali e soprattutto la gravidanza.
Ma mentre la trama diventa sesso senza limiti e come riempitivi di trama, arriva il colpo di scena: il villan!
Marcelo “Nacho” Matos, un uomo che tenta continuamente di rapire e uccidere la donna del boss.
Tutto sarebbe perfetto, se non fosse per la malavita: Massimo ha tanti nemici, su tutti il villain Marcelo “Nacho” Matos, e qualcuno cerca continuamente di rapire e uccidere la donna del boss. Laura comincia a capire quanto sia doloroso vivere da moglie dell’uomo più pericoloso e minacciato della Sicilia.
Un film mediocre. Un film porno ha una (finta) trama più articolata. La recitazione di entrambi è priva di sostanza e immedesimazione. Soprattutto le espressioni di lei… quasi quasi rimpiango Bella di Twilight. (Ho detto quasi).
Una pellicola di Barbara Białowąs che attira, seduce, ma che non ha niente dei film erotici che ormai possiamo solo rimpiangere. 365 giorni non ha niente della prova registica di Lars Von Trier in Nymphomaniac. Nemmeno di 9 settimane e mezzo di Adrian Lyne.
In 365 giorni ci sono solamente lunghi piani e primi piani in cui Laura e Massimo continuano a fare sesso in ogni posizione visibile e su ogni superficie possibile. Il classico in tutti luoghi, in tutti i modi, in tutti i laghi.
Rotten Tomatoes gli dà 1,7 su 10. E credo che alla fine, se lo meriti davvero tutto.
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