Una mamma per amica – 18 anni fa andava in onda la prima serie

Una mamma per amica – 18 anni fa andava in onda la prima serie

Luglio 15, 2020 0 Di Saeturnus

Gilmore Girls (in italiano Una mamma per amica) è una commedia-drammatica americana, creata da Amy Sherman-Palladino. La serie è stata prodotta e distribuita dalla Warner Bros. Television e ha debuttato il 5 ottobre 2000 su The WB ed è diventato una serie di punta per la rete. In Italia la prima puntata è uscita il 15 luglio 2002.

I critici televisivi hanno elogiato Gilmore Girls per il suo dialogo spiritoso, il fascino intergenerazionale e l’effettivo mix di umorismo e drammaticità.

Gilmore Girls – Una mamma per amica

Il tema principale della serie è il rapporto tra Lorelai e Rory. Lorelai è una madre single, restata incinta di Rory a sedici anni. Decide di portare a termine la gravidanza e di allontanarsi dai genitori, Emily e Richard Gilmore.

Ora Lorelai e Rory vivono a Stars Hollow, nel Connecticut, dove Rory frequenta la scuola superiore. Lo show si incentra sul rapporto tra madre e figlia, e varie questioni di vita quotidiana nella crescita delle due protagoniste, quali amore, amicizia, educazione, delusione e ambizione, insieme a divisioni generazionali e classe sociale. Questi ultimi temi si manifestano attraverso la difficile relazione di Lorelai con i suoi genitori dell’alta società, e le esperienze di Rory al liceo d’elite privato Chilton e in seguito alla Yale University.

La serie si concentra sull’ambizione di entrambe le protagoniste: Rory per frequentare un college della Ivy League e diventare giornalista, e Lorelai per aprire un Inn con la sua migliore amica, Sookie St. James.

Sherman-Palladino, che ha servito come showrunner per la maggior parte della serie, ha infuso Una mamma per amica con dialoghi frenetici distintivi pieni di riferimenti alla cultura pop. Dopo la sesta stagione, quando la serie passò alla sua nuova rete, Sherman-Palladino lasciò lo spettacolo e fu sostituito da David S. Rosenthal per l’ultima stagione.

L’idea dietro la serie

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 Filmmaker Amy Sherman-Palladino 

L’ho venduto con una frase: “Sono madre e figlia e sono più amiche, che madre e figlia”. E tutti si rianimarono e letteralmente dissero: “Fantastico, lo compreremo”. Sono uscita da lì e mi sono rivolta al mio manager in quel momento e ho detto: ‘Questo è tutto quello che ho. Non so quale sia lo spettacolo. ‘

–Amy Sherman-Palladino sul suo lancio iniziale per The WB

Dovendo creare l’episodio pilota, Sherman-Palladino ha tratto ispirazione dall’ambientazione dello spettacolo Stars Hollow, Connecticut dopo aver fatto un viaggio a Washington Depot, nel Connecticut, dove ha soggiornato al Mayflower Inn.

A proposito, Amy Sherman-Palladino ha spiegato in un’intervista: “Se riesco a far sentire la gente così tanto di ciò che ho provato passeggiando in questa città fatata, ho pensato che sarebbe stato meraviglioso… All’epoca ero lì, era bello, era magico ed era sensazione di calore e di cameratismo nelle piccole città… C’era un desiderio per quello nella mia vita, e ho pensato: è qualcosa che mi piacerebbe davvero far conoscere.”

Stars Hollow è stato ispirato e si basa vagamente sugli attuali villaggi di Washington Depot, Connecticut, West Hartford, Connecticut, e la città di New Milford.

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L’obiettivo di Sherman-Palladino era quello di creare “Uno spettacolo per famiglie”. Voleva che la dinamica della famiglia fosse importante perché “È una costante evoluzione… Il conflitto non finisce mai.”

La voce distintiva della scrittura

Una mamma per amica aveva dietro di sé un piccolo staff di scrittori che cambiava regolarmente durante la serie. Gli scrittori però erano sempre guidati da Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino dalle stagioni 1-6. I Palladino hanno scritto un’alta percentuale di episodi, mentre degli episodi scritti da altri hanno sempre curato e rielaborato i dialoghi. Come tale, lo spettacolo è considerato avere una “voce” distintiva.

Sherman-Palladino ha detto “ogni bozza [degli episodi, ndr] è scritta da me o mi passa per le mani per la revisione finale. È molto importante che si senta lo stesso tipo di show ogni settimana, perché è molto incentrato sulle parole.”

Life’s short, talk fast…

Una mamma per amica è nota per il suo dialogo frenetico e spiritoso. Sherman-Palladino voleva una botta-risposta scattante dai personaggi perché crede che “la commedia muore lentamente”. Ciò ha quindi richiesto grandi volumi di dialoghi per riempire la fascia oraria.

Gran parte del dialogo è costellato di riferimenti a film, programmi televisivi, musica, letteratura e cultura delle celebrità. La gamma di riferimenti è ampia: Sherman-Palladino voleva che i personaggi parlassero in questo modo come un indicatore della loro mondanità e intelligenza, e per soddisfare un vasto pubblico.

… but also, take it slow

Contrariamente al dialogo a fuoco rapido, le trame di Una mamma per amica si muovono lentamente. Il motto di Sherman-Palladino era “rendere il piccolo grande, rendere il grande piccolo”.

Ha scelto di essere “molto avara di eventi”, e il dramma è modesto perché “ogni giorno le cose hanno un impatto maggiore”.

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Cambio di showrunner e dissapori

Nell’aprile del 2006, fu annunciato che Amy Sherman-Palladino e suo marito Daniel non potevano raggiungere un accordo con The CW e avrebbero lasciato lo spettacolo alla scadenza dei loro contratti. Il giornalista Michael Ausiello ha dichiarato in merito: “Il pensiero di Una mamma per amica che si sta dirigendo verso quella che è probabilmente la sua ultima stagione (e la sua prima su una rete nuova di zecca) senza la sua mamma o il suo braccio destro è insondabile.”

Sherman-Palladino più tardi in un’intervista con Vulture avrebbe detto: “Era una trattativa mal riuscita. Si trattava davvero del fatto che stavo lavorando troppo. Stavo per diventare la persona pazza che era chiusa in casa e non usciva mai. Ho sentito dire frasi come “Amy non ha bisogno di uno staff di scrittori perché lei e Dan Palladino scrivono tutto!” Ho pensato che era una grande mentalità da parte loro, ma anche che se vuoi continuare lo spettacolo per altri due anni, devi lasciami assumere più scrittori. Hanno dovuto farlo comunque quando abbiamo lasciato lo show. Hanno assunto questo grande staff di sceneggiatori e un produttore-regista sul palco. Questo è ciò che mi ha infastidito di più. Hanno finito per fare comunque quello che avevamo chiesto, e io non ero lì.”

David S. Rosenthal, che ha lavorato allo show come sceneggiatore e produttore per la stagione 6, è stato scelto da Sherman-Palladino per sostituirla come showrunner.

La cancellazione di Una mamma per amica

Durante le riprese della settima stagione, girarono voci che dicevano che sarebbe stato l’ultimo anno dello spettacolo, poiché i contratti di Graham (Lorelai) e Bledel (Rory) stavano entrambi per concludersi. Mentre i negoziati continuavano tra le attrici e la rete, Rosenthal pianificò un finale che sarebbe servito da fine o inizio di un nuovo capitolo e una nuova stagione. Graham in seguito ha detto che entro la fine del programma delle riprese “c’era una probabilità che saremmo tornati”, e ha chiesto che il finale fornisse “un’opportunità per dire addio” ai personaggi, in caso di cancellazione.

Gilmore Girls: a year in the life

Nel 2016, il cast principale e Sherman-Palladino sono tornati per un revival in quattro parti della miniserie intitolata Gilmore Girls: A Year in the Life, trasmesso in streaming su Netflix.

La miniserie revival, è stata girata da febbraio a maggio 2016. A parte Edward Herrmann (che nella serie interpretava il nonno, Richard Gilmore), che è morto un anno prima, ogni membro del cast che ha ricevuto un credito principale nello show è tornato per almeno una scena, e anche molti personaggi secondari sono comparsi.

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In sintesi

Inizialmente sono rimasta affascinata dalle prime serie, dall’umorismo e dai numerosi riferimenti alla cultura pop. È divertente vedere le prime stagioni: le prime prese di coscienza di Rory, che è un’adolescente dolce e timida ma con le idee ben chiare sul suo futuro, e sua mamma Lorelai, una giovane trentaduenne che vede la sua adorata figlia intraprendente crescere e formarsi, nella tranquillità della loro casa.

Ammiro piacevolmente l’idea di base, la differenza generazionale del tipo di rapporto che si vuole instaurare con i propri figli all’interno dell’ambiente domestico. Il punto principale della serie è lo speciale rapporto madre-figlia tra Lorelai e Rory. Ed è un punto molto importante, perché la serie si basa sul fatto che Lorelai vuole essere pienamente sincera con la figlia, vuole un rapporto limpido affinché Rory si senta sempre in grado di poter parlare di tutto con lei. Ciò è influenzato dal brutto rapporto che Lorelai ha con i propri genitori, due membri dell’alta società, che non hanno saputo darle lo spazio di espressione personale che desiderava e hanno sempre deciso per lei cosa dovesse fare, direttamente o indirettamente.

Unpopular opinion

Personalmente penso che la serie parte bene e finisce male, perde tono e sento che c’è del potenziale sprecato. Più va avanti la serie, e più non ho visto cambiamenti e crescita personale dei personaggi. E rivedendo la serie in età adulta, ho solo riconfermato le mie opinioni iniziali.

Lorelai, per quanto abbia dei dialoghi divertenti e accattivanti, manca di brevità in situazioni che lo richiederebbero e non sembra avere consapevolezza di sé. Continua ad avere problemi con i genitori senza assumere comportamenti adulti, ma continuando ad avere discussioni e a ribattere come una sedicenne ai commenti o alle malefatte subite. Inoltre, sebbene faccia di tutto per Rory, pur di essere sua “amica” ha usato a malapena la carta della mamma. Rory è sempre stata coccolata perché non voleva che la odiasse nello stesso modo in cui lei odiava sua madre e, di conseguenza ha sempre scusato il comportamento sbagliato di Rory invece di fare la madre quando era doveroso farlo.

Il punto di Lorelai è allontanarsi dai genitori perché vogliono insinuarsi nella sua vita e prenderne il controllo, ma appena ha bisogno di soldi torna da loro e se li fa prestare cedendo alle richieste che accompagnano il denaro che le serve. E così sempre si ripete.

Certamente i genitori e nonni, mentre è chiaro nel profondo che inevitabilmente si amano, sottopongono le due protagonisti a ricatti emotivi continui. Sono comunque alla mercé dell’adorata nipote sia emotivamente che finanziariamente, in caso di sua necessità.

L’impressione che ho avuto è che entrambe le protagoniste non sono in grado di prendere una decisione globale.

Ma soprattutto, perché ordinano così tanto cibo in quella serie e poi non mangiano?

 

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