Midge Maisel (aka La fantastica Mrs Maisel) torna in una seconda stagione che, a mio parere, è stata un po’ di stallo – ma ci sta, e se volete sapere perché non smettete di leggere.
! Spoiler Alert !
Se non avete visto questa stagione, non andate avanti con la lettura.
La seconda stagione si apre con Midge Maisel e suo padre Abe che cercano di capire dov’è finita Rose, madre e moglie di casa. Zelda, la domestica, comunica loro che è scappata a Parigi, e che l’ha pure detto al marito, ma lui – come al solito – non stava ascoltando. Ci sono quindi una serie di puntate ambientate a Parigi abbastanza importanti. C’è uno sviluppo significativo per i personaggi di Rose e Abe Weissman: Rose vuole rimanere a Parigi e continuare le attività d’arte che aveva cominciato lì, mentre Abe vuole tornare a New York alla sua vita quotidiana. Si rendono conto di doversi venire incontro per poter mantenere il loro matrimonio, quindi Rose torna a New York e Abe la iscrive a vari corsi d’arte alla Columbia, l’università in cui lui insegna matematica.
Parigi è definitiva anche per Midge Maisel: durante una telefonata a una cabina, Midge e Joel parlano del loro rapporto e Joel fa una cosa – a mia detta – straordinaria, ammettendo una sua debolezza: Joel confessa che non sarà mai in grado di essere il marito di Midge. Ma lui vuole che lei resti sul palco a raccontare e scherzare sulla loro vita privata, e non vuole che lei smetta di fare la comica, perché ne riconosce la bravura. Questo è un passo fondamentale per Joel, che va sempre di più a distruggere quella mascolinità tossica che lo caratterizza inizialmente e diventa più umano. Per Midge invece significa avere una ragione, una ragione concreta e logica, per la quale non potrà mai funzionare fra di loro; deve prenderne coscienza e andare avanti.
Le vacanze sulle Catskill sono un rito per tutti gli ebrei benestanti di New York dagli anni 20 ai 70, di conseguenza non potevano mancare le famiglie Weissman e Maisel. Qui Midge capisce davvero cosa significa essere una divorziata agli occhi dell’opinione pubblica, ma invece che sentirne il peso e farsi abbattere, Midge Maisel si rialza e, con l’aiuto di Susie, riesce persino ad ottenere una serata in un locale lontano da dove soggiorna. (S)Fortuna vuole che in quel locale ci sia anche suo padre Abe e che venga così a conoscenza del grande segreto della figlia: fa la comica di professione. Un qualcosa di assolutamente impensabile – e inaccettabile – in quel periodo storico.
Ma sulle Catskill succede anche un altro evento: Midge incontra Benjamin. All’inizio i due si detestano, ma dopo un viaggio in auto fino a New York sviluppano un sentimento reciproco e iniziano a vedersi più spesso. Midge gli confessa dall’inizio di essere una comica e lui va persino a vederla in un paio di serate – e la ama. La trova esilarante. Lui è bello, ricco e perfetto, e vuole sposarla. Ma Midge sarà davvero in grado di tornare a fare la moglie?
Questa prima parte della stagione, per quanto necessaria, è davvero troppo lenta. Si susseguono molti eventi, ma il loro sviluppo non regge il paragone né con la prima stagione né con la seconda metà di questa. Il ritmo sembra quasi sfiancante e senti il caldo estivo appiccicarsi non solo ai vestiti dei personaggi ma anche ai tuoi occhi che guardano gli episodi.
La seconda metà di questa stagione torna invece ai suoi ritmi classici, a cui ci ha abituato da sempre: parte finalmente il tour di Midge e Susie. I locali sono fuori New York, quindi Susie riesce a raccattare l’auto malandata della madre e prenota in vari motel molto discutibili – in uno di questi Midge nemmeno si appoggerà al letto. Le differenze culturali delle due verranno ancora più fuori, ma invece che separarle le uniranno più che mai. Le uniscono così tanto che Susie riesce a far comparire Midge in tv, al Telethon annuale di beneficenza, dov’è invitata anche Sophie Lennon, nemica giurata di Midge e che ha bannato la giovane Maisel da molti locali.
Qui succedono due cose: da una parte Sophie fa una proposta a Susie, chiedendole di diventare la sua manager; dall’altra, Midge incontra Shy Baldwin, famosissimo cantante nella serie, che la contatterà a fine stagione chiedendole di aprire per lui in tour.
Di passaggio. Questa seconda stagione è piena di stand-up comedy e cabaret, è brillante e sicuramente ha molti spunti di riflessione su tutti i personaggi. Il che è un qualcosa di molto importante, perché senza la loro crescita lo show non avrebbe né senso di esistere, né di andare avanti. Al contempo, manca della penna della Palladino e sembra invece che il marito ne abbia un po’ preso il sopravvento. Sembra una stagione più smorzata, dai toni più pacati e meno ribelli della prima. È certamente godibile e in grado di intrattenere, ma sebbene si riprenda nella seconda metà, avrei preferito che avessero mantenuto le stesse premesse della prima stagione.
Guarda qui il riassunto di Amazon Prime Video per riascoltare le battute più belle:
E voi che ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti!
– Rainbow Umi
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