Nymphs – la nuova serie finlandese ideata da Miikko Oikkonnen
Siamo sempre stati abituati alle serie tv sulle creature sovrannaturali, su qualunque essere mitologico. Dai vampiri ai licantropi, dalle streghe a Xena, dai supereroi ai mutanti. I finlandesi hanno alzato l’asticella: le ninfe. Nymphs, presente nel catalogo di Prime Video.
Le ninfe erano, per gli antichi greci, bellissime fanciulle eternamente giovani, di natura divina. Da un lato erano desiderabili vergini, dall’altro erano il simbolo della sessualità.
Nymphs racconta di 3 giovani donne bellissime – Didì Tasson (Sara Soullé), Katì Ordana (Rebecca Viitala) e Nadia (Manuela Bosco) che possiedono incredibili problemi di guarigione, ma ogni luna piena devono accoppiarsi, altrimenti perdono la vista e i capelli e pian piano invecchiano. Al termine dell’amplesso morirà tra atroci sofferenze e ricoperto di lividi su tutto il corpo.
Commento
Nymphs non è un capolavoro, ma non è nemmeno una schifezza come potrebbe lasciar pensare la trama. Già nei primi 40 min, la serie parte abbastanza bene e getta le basi per farsi che lo spettatore continui a rimanere incollato allo schermo.
Le ninfe sono seguite da una serie di personaggi misteriosi di cui non si sa praticamente nulla, al massimo si può dedurre che siano satiri e che fanno parte di un’ampia organizzazione che vuole catturare queste ragazze per scopi poco limpidi, come girare porno sadomaso per poi guadagnarci.
La serie è ideata da Miikko Oikkonnen e si è rivelata un successo in Finlandia. Oikkonnen è riuscito a sviluppare una trama al limite del trash, senza però caderci pienamente. L’estetica delle riprese è equilibrata e sexy. È sicuramente un prodotto destinato più a pubblico femminile, ma simile alle persone che hanno seguito The Vampire Diaries o True Blood. Nymphs funziona, inutile negarlo. Però qualcuno potrebbe dirmi che ci sono altri motivi per cui guardare questa serie e non posso dire di no: le tre protagoniste sono di una sensuale bellezza.
Ma io voglio dirvi una cosa: belle, ma non brave. Insomma, non si può mica avere tutto! 🙂